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CAPITOLO VII

POTENZA DIRETTA DELLA VOLONTA SUGLI ALTRI

 

1. IL POTERE LEGGENDARIO DEI MAGHI. - La magia è comunemente definita: « arte presunta di compiere prodigi contrari alle leggi della natura ».

  Chi, malgrado ciò, vorrà leggere le opere della Scuola neo-occultista contemporanea, di Wronski, Lacuria, SaintYves, d'Alveyndre, Eliplias Levi, Stanislao de Guaita, Encausse, Péladan e di qualcun altro, vi troverà, con una seria documentazione, confermato che l'Antichità conosceva il segreto d'uno sviluppo psichico datore d'un reale potere d'influenza volontaria sugli altri.

  « La magia presso i Persiani costituiva un sacerdozio, « la cui pratica era affidata a dotti, a sapienti, che ri« cevevano la qualifica di maghi. La parola magica evoca. « dunque un'idea di grandezza, di maestà! La scienza « occulta era insegnata soltanto in seno ai santuari, nel « più assoluto segreto, talchè il manuale operatorio do« Vette fatalmente sparire colle antiche civiltà.

  « Gli storici, i filosofi, i medici, i poeti citano fatti « numerosi; le tavolette coperte di iscrizioni, gli ex-voto « sospesi ai muri dei Tempi, i geroglifici dei bassorilievi « e i diversi monumenti sfuggiti alla distruzione del tem« po e delle guerre ci hanno edotto che le pratiche mi

« steriose dell'occultismo erano diffuse ovunque, sopra« tutto in Egitto, in India, in Caldea, in Grecia » (1).

  Nel primo secolo della nostra era, 'esistevano ancora due strani tipi di iniziati, gli ultimi probabilmente ai quali sia pervenuta nella sua integrità la sapienza dei vecchi Tempi: Apollonio di Tiana e Simon Mago. Il primo, stimato per la sua potenza, ebbe come storiografo Filostrato, che racconta così uno fra i mille fenomeni ai quali, Apollonio dovette la sua celebrità:

  « Una fanciulla nubile era creduta morta; il suo fi« danzato seguiva la bara gemendo come avviene quan« do la speranza di un matrimonio è fallita, e tutta Roma « piangeva insieme a lui perchè la fanciulla era di fa« miglia consolare. Apollonio di fronte a tanto dolore « ordinò: 'Posate la bara, m'incarico di far cessare le « vostre lacrime'; e chiese il nome della fanciulla. Qua. « si tutti coloro che assistevano al funerale credettero « che stesse per cominciare un discorso, come si usa in « simili occasioni per eccitar le lacrime. Ma Apollonio « toccò soltanto la fanciulla e pronunciò qualche parola. «All'istante la presunta morta parve uscire dal sonno. « Essa cacciò un urlo e tornò alla casa paterna simile « ad Alceste restituita alla vita da Ercole ». ~(« Apollonio di Tiana. La sua vita i suoi viaggi », ecc. Tradotto da Chassang, 1862, pag. 184).

Simone Mago (come abbiamo scritto con Ettore Dur ville nella nostra « Storia ragionata del Magnetismo »), uno dei fondatori della Scuola gnostica, acquistò egualmente una riputazione assai estesa operando come Cristo e gli Apostoli, di cui era contemporaneo, prodigi e guarigioni numerose. Ma, ad onta del suo potere, fece capire che stimava superiore il potere degli Apostoli al suo. Infatti con danaro volle comprare da Pietro i segreti della sua potenza, da qui il nome di Simonia dato

(1) Duaviu.E et JACOT, Storia ragionata del Magnetismo al traffico delle cose sante. Gli fu elevata una statua con questa iscrizione: A Simone Dio.  Le invocazioni, gli scongiuri, le imprecazioni, le benedizioni, le maledizioni, in uso presso gli antichi, pronunciate con la fede che solleva le montagne, in mancanza di conoscenze precise, riservate ai privilegiati del sacerdozio, apparivano come mezzi primitivi per mettere in opera le forze intime proiettate dalla volontà.

  Questa concezione fu condivisa da numerosi pensatori d'ogni epoca. Disse Coethe: «Un'anima può con la,sua « sola presenza agire fortemente sopra un'altra anima.

«Abbiamo in noi come delle forze elettriche e magne« tiche simili alla calamita stessa. Secondo che noi ve« niamo in contatto con corpi simili o dissimili, li atti« riamo o li respingiamo ».

2. I TEORICI DEL PSICHISMO NEI SECOLI XVI E XVII. - Le principali chiavi del potere della volontà, come l'hanno esercitata gli antichi, sembrano irrimediabilmente perdute dai primi secoli dell'era nostra. Di tempo in tempo qualche spirito intuitivo ha tuttavia intravisto la realtà dell'azione esercitata -anche a distanza dell'essere umano sui propri simili.

  Marsilio Ficino afferma (1433-1499, « Opere complete » in due volumi in folio, Bàle, 1651) che « lo spirito « essendo agitato da violenti desideri può agire, non solo « sul proprio corpo, ma anche su di un corpo vicino, « specialmente se questo corpo è uniforme per sua na« tura ed è più debole ». Pomponazzi (1462-1525).

  «'De naturalium affectuum admirandorum causis seu « desincantationibus', Bàle, 1517) sostiene una tesi situi« le: l'anima opera modificando. i_ corpi per mezzo di «emissioni fluide, che hanno la proprietà di agire a ,di« _stanza. Esse non hanno la medesima forza presso tutti « gli individui; in altre parole: vi sono uomini che pos « seggono assai sviluppato il potere di agire sui loro si« mili, mentre altri ne sono completamente sprovvisti. « L'anima esercita il suo comando per mezzo della tra« emissione di certi vapori molto sottili, che essa invia « agli altri ». Agrippa (1436-1535, « Filosofia occulta », La Haye, 1727), la cui riputazione di mago fu colossale, scrisse: « le passioni dell'anima che seguono la fantasia, « quando sono violente, possono non solo trasformare il « proprio corpo, ma sono capaci anche di operare su « corpi altrui, oppure in corpi estranei, di modo che si « producono meravigliose impressioni negli elementi e « nelle cose. Non bisogna meravigliarsi se lo spirito può « agire sul corpo e sull'anima altrui ».

  Nella nostra Storia del Magnetismo, già citata, il lettore desideroso di seguitare lo studio di questa documentazione, troverà un insieme di numerosi fatti e d'opinioni simili alle precedenti.

3. I MAGNETIZZATORI. - Dopo Paracelso che guariva a distanza, fino a Du -Potet, autore di un vero corso d'influenza psichica a distanza pubblicato sotto il titolo « La magia svelata », tutti i magnetizzatori hanno conosciuto ed apprezzato l'azione caratteristica della volontà.

  Mesmer provocava delle crisi presso i suoi pazienti, stando nascosto in una camera vicina ed agendo attraverso le mura. Camillo Flammarion racconta nel suo ammirevole lavoro, « La morte ed il suo mistero », secondo il dottor Kerner, come alla Corte di Ungheria venisse chiesto a Mesmer dal dotto Seiffert di riprodurre l'esperimento di cui abbiamo testè parlato e come vi riuscisse con grande meraviglia di quest'ultimo.

  De Puységur suggestiona mentalmente i suoi sonnambuli e distingue con cura, nella sua teoria, il magnetismo caratteristico dell'organismo, dall'influenza psichica messa in movimento dalla volontà. Il già citato Du Potet opera guarigioni a distanza.

  Infine Durville assai più esperto dei precedenti in ciò che concerne l'azione della volontà a distanza, sostiene arditamente, con gli occultisti ed i teosofi, ch'ogni pensiero s'esteriorizza da chi lo emette per raggiungere colui al quale si riferisce.

4. I FATTI MODERNI DI COMUNICAZIONE DEL PENSIERO. -

Nel nostro « Metodo scientifico moderno d'ipnotismo, magnetismo e suggestione » abbiamo ricordato un certo numero di questi fatti. Esempi di tali fenomeni abbondano talmente, ch'essi non vengono quasi più messi in dubbio da alcuno. Ogni giorno, nuovi documenti si aggiungono alla massa di quelli già raccolti.

  Camillo Flammarion, cui spetta l'onore d'essersi dato per primo ad una inchiesta sistematica in materia, almeno in Francia, con la sua opera già citata, dà un novello contributo allo studio della 'telepatia. Per quei nostri lettori che non si sono ancora interessati a questo studio ecco due estratti di osservazioni pubblicati da Flammarion: una relazione comunicata dal dottor Poirson de Passavant:

  « 1) Due mesi fa, trovandomi a Belfort, mi misi a pen« sare d'un tratto e con singolare intensità ad un mio collega del Giura al quale non penso neppure una « volta all'anno. Qualche minuto dopo mi trovai in fac« cia a lui ad un crocevia e, siccome egli veniva in bici« eletta per una strada perpendicolare, era impossibile « che io l'avessi potuto vedere da lontano.

  « 2) Medico di professione, sono esposto ad essere so« vente scomodato durante la notte. Passa molta gente « davanti alla mia porta; ma se giunge una persona che « deve bussare ad essa, mi sveglio da me stesso quando « dista ancora una ventina di metri dalla mia casa: io « so in anticipo che suonerà il campanello. Questo fatto « l'ho constatato non una volta, ma un centinaio di volte, « da dodici anni a questa parte ».

Secondo caso di comunicazione di pensiero, in sogno questa volta. « Il 9 gennaio 1909 ero venuto a Montiers « per passare qualche ora coi miei genitori e li lasciai « in buona salute. Qualche giorno- dopo mia madre mi « dava notizie sue e di mio padre: stavano bene. Nella « notte fra il 30 e 31 gennaio sogno di giungere presso « i miei genitori. Nel salotto vedo una folla curvata so« pra un letto improvvisato; scanso le persone che at« torniano il letto e vedo mio padre disteso morto su « di un materasso posato sopra cavalletti. Il giorno se« guente mi comunicano che mio padre era stato indi« sposto la vigilia, nella sera, verso le 11, ed era morto « alle 5 e mezzo, precisamente nel momento in cui ebbi « questo triste incubo; lo avevano disteso su di un letto « simile a quello da me visto in sogno, e nel salotto « come l'apparizione me lo. aveva mostrato ».

  Ripetiamo che a migliaia sono stati raccolti simili fatti che dimostrano bene come alle volte, senza intenzione deliberata, il pensiero di un essere si comunichi ad un altro e s'imponga alla sua attenzione.

5. LA SUGGESTIONE MENTALE. - Gli autori dei prolegomeni dell'ipnotismo moderno sembrano non essersi curati della possibilità di fare eseguire le suggestioni, formulandole esclusivamente nel pensiero.  Il professor Carlo Richet, ebbe per primo, a conoscenza nostra, l'idea d'addormentare a distanza alcuni dei suoi soggetti all'ospedale, e vi riuscì subito.  Un po' più tardi, il dottor Ochorowicz, dell'Università di Lemberg, effettuò una serie di esperienze e di ricerche sulla suggestione mentale.  Nel nostro « Metodo scientifico moderno di magnetismo, ipnotismo, suggestione » abbiamo riprodotto la relazione delle esperienze dette dell'Havre tanto concludenti: ecco intanto riportato qualcuno dei tentativi fatti dall'Ochorowicz.  Postosi ad una distanza di più metri da uno dei suoi pazienti, e fingendo d'essere occupato a scrivere, dà al paziente una serie d'ordini che ottengono gli effetti 'se. guenti:

  « 1) Alzar la mano destra (egli guarda il soggetto attraverso le dita della mano sinistra appoggiata sulla fronte).

  « Primo minuto : azione nulla. Secondo minuto agi« tazione della mano destra. Terzo minuto: l'agitazione « aumenta, il malato aggrotta le ciglia ed alza la mano « destra.

  « 2) Alzarsi e venir da me. Egli lo riconduce al posto « senza dir nulla. Il paziente aggrotta le ciglia, s'agita, « s'alza lentamente e con difficoltà va da lui con la mano « tesa.

  .« 3) Togliersi il braccialetto con la mano sinistra e « darmelo. Azione nulla. Stende la sua mano. sinistra, sì « alza e si dirige verso una spettatrice, poi va ad un « pianoforte e questo probabilmente urtando il suo brac« cio destro lo spinge verso la direzione del braccio sini« stro, concentrando il pensiero del paziente sull'ordine « ricevuto. Il paziente si toglie il braccialetto, sembra riflettere e lo consegna.

  « 4) Alzarsi, avvicinare la poltrona alla tavola e sedere «vicino a noi.

  « Aggrotta le ciglia, si alza e cammina verso il medi« co. Dice: 'devo fare ancora qualche cosa'. Cerca, toc« ca un vassoio, sposta un bicchiere di thè, rincula, « prende una poltrona, la spinge verso la tavola con un « sorriso di soddisfazione, e si siede non potendone'più dalla stanchezza ».

  Come in tutti i casi di trasmissione spontanea del pensiero non mancano documenti sulla suggestione -men. tale e occorrerebbero dieci volumi come questo per riunire, i principali. Non bisogna supporre che abbiamo riprodotto gli esempi più straordinari. Anzi abbiamo preso esempi a caso.

  Dalla massa dei fatti verificati non da sperimentatori professionisti ma _da ricercatori indipendenti prendiamo il seguente, come ce lo.riporta Flammarion. È dovuto ad un suo collega, il signor Schmoll: « in data 9 luglio « 1897, era tempo caldo e, coperto. Facevo il chilo, don« dolandomi in un'amaca sospesa nella mia sala da « pranzo e leggendo un opuscolo di Edmondo Gurney; « suonavano ad una pendola le 3 del pomeriggio. Non « lontano da me riposava mia moglie in una poltrona « dormiva profondamente. Vedendola così, mi venne il « pensiero di intimarle mentalmente l'ordine di svegliar« si. La guardai dunque fissamente e, concentrando tutta « la mia volontà sull'ordine imperioso, le gridai nel pen« siero: 'svégliati, voglio che ti svegli'. Passarono tre o « quattro minuti senza che io avessi ottenuto il minimo « risultato: mia moglie continuava a dormire tranquil« lamente. Rinunciai allora all'esperimento, dicendomi « che dopo tutto mi sarei molto meravigliato nel vederlo « riuscire. Lo ricominciai tuttavia qualche minuto più « tardi senza maggior successo. Quindi mi rimisi a legge« re, e dimenticai completamente il tentativo infruttuo« so... D'un tratto, dieci minuti più tardi, mia moglie si « sveglia, si stropiccia gli occhi e, guardandomi con aria « di sorpresa ed un po' annoiata: - Che vuoi da me, « perchè mi svegli? - mi dice.

 « - Non ti ho detto nulla.

 « - Ma sì, mi molesti per farmi alzare.

 « - Tu scherzi, non ho aperto bocca.

  «  Avrei dunque sognato? - diss'ella esitando. - « Sì, è vero, mi ricordo adesso, ho semplicemente so. « guato.

   «  Dimmi ciò che hai sognato, può essere interes. « sante - le chiesi sorridendo.

 « - Ho avuto un sogno assai sgradevole, - disse ella, « - mi sembrava di essere al Rond-Point di Courbevoie. « Tirava vento ed il tempo era pesante. Ad un tratto vidi « una forma umana, era un uomo od una donna?, avvolta  « in uno straccio bianco rotolare per la china. Essa la. « cena molti sforzi per alzarsi. Volevo accorrere in suo « aiuto ma mi sentivo trattenere da un'influenza di cui « non mi rendevo conto in principio e finii per capire che « eri tu che volevi farmi abbandonare l'immagine del « sogno. Andiamo, svègliati! mi gridavi con tutta la tua « forza, ma io ti resistevo ed avevo perfettamente co« scienza di lottare vittoriosamente contro il risveglio che « m'imponevi. Pertanto, quando mi sono destata or ora, « il tuo ordine: 'andiamo, svegliati!', mi risuonava an« Gora all'orecchio.

  « Mia moglie fu molto meravigliata di sapere che le « avevo realmente col pensiero comandato ,di svegliarsi; « essa non sapeva che libro leggessi, ed i problemi psi« chici. non l'hanno mai troppo interessata; non è stata « mai ipnotizzata, nè da me nè da altri ».

  Un processo verbale fin data 9 gennaio 1886 firmato da A. Liebeault e da Stanislao di Guaita, il famoso autore della « Chiave della Magia nera ») certifica la realtà del successo completo nelle varie suggestioni mentali imposte ad un paziente addormentato di sonno sonnambulico provocato. Per esempio, il signor Guaita, avendo pensato, rivolgendosi mentalmente al soggetto: Tornerete la settimana prossima? Il paziente rispose: Può darsi.

  Guaita allora pregò il soggetto di dirgli a quale domanda avesse risposto. M'avete chiesto, replicò il soggetto, se tornerete la settimana prossima.  La lieve confusione occorsa nell'interpretazione della domanda proposta, proverebbe che questa fu percepita letteralmente.

6. L'ANALISI DEI FATTI. -- Appare chiarissimamente da quanto precede, che il pensiero di un individuo può influenzare l'altrui pensiero e modificarlo in un senso determinato. Tutta la questione, praticamente parlando, è di sapere se si deve generalizzare questa legge e trarre una conclusione applicabile alla realizzazione dei nostri scopi; se sopratutto è possibile esercitare sopra terzi una influenza a distanza. Osserviamo che in tutti i casi di comunicazione del pensiero o di suggestione mentale, uno o l'altro degli elementi seguenti appare costantemente. O (da parte dell'individuo da cui l'azione mentale,è trasmessa) uno stato danimo particolarmente vibrante, intenso, energico, concentrato: .emozione dovuta ad un accidente, all'imminenza della morte, allo sforzo volontario dello sperimentatore, ecc. Oppure una recettìvitii momentaneamente eccezionale (da parte della persona raggiunta a distanza dal pensiero altrui: nel sonno naturale o provocato, per esempio).

  Vediamo così conciliarsi molto bene i dati della scienza detta occulta (la quale pretende che tutti i nostri stati di mente, tutte le nostre idee, tutti i nostri desideri, tutte le nostre volizioni si esteriorizzino da noi e tendano a ripercuotersi nelle mentalità interessate), le osservazioni dei moderni che hanno trattato dei fenomeni esterni suscettibili di rendere evidente l'azione psichica a distanza.

  Se non avvertiamo l'invisibile influenza dei cervelli che pensano a noi, questo non vuol dire che una lenta infiltrazione di questa influenza non ci tocchi. Se con la propria tensione psichica una persona di carattere debole, d'insufficiente volontà, di scarsa tenacia, di poca risolutezza, non è capace di dominarne un'altra fermamente decisa da motivi imperiosi ad agire secondo le proprie ispirazioni, per questo solo fatto non bisogna concludere che il fenomeno telepsichico non ha trovato le condizioni indispensabili per la sua completa rea-lizzazione. La ricettività anzitutto stabilita dalla simpatia, dall'affetto, dalla somiglianza d'idee, accorda due mentalità in modo tale che, senza sforzo speciale da una parte e dall'altra, una interpretazione spontanea delle vibrazioni dell'uno ha luogo alle volte nell'altro. Inversamente come càpita a due uomini che parlano un dialetto differente e non possono comprendersi, due caratteri che presentano differenze fondamentali emettono pensieri troppo radicalmente dissimili per fare intercomunicare i loro movimenti ondulatori rispettivi.

  Dobbiamo differenziare dalla, semplice comunicazione, l'influenza imperativa, l'irresistibile ascendente della volontà di alcuni su persone psichicamente più deboli. Non più l'analogia fra i due. toni di movimento spiega il fenomeno, ma la superiorità dell'intensità volitiva dei dominatori sui dominati. Tutto l'allenamento esposto nei libri della magia tende a creare questa superiorità secondo principi precisi, cioè abituando l'allievo a volere nettamente, lungamente, fortemente. Un carattere energico, volontario o passionale emette forti pensieri che ,agiscono, scrivemmo nella « Psicologia dell'amore ».  Stabilite le direttive e solidi principi, molta determinazione ci rendono invulnerabili all'influenza mentale degli altri.

7. ALLENAMENTO PRELIMINARE. - Se si tratta di occuparvi delle esperienze di telepsichia, d'intraprendere una presa d'influenza sopra un individuo determinato, riportatevi al nostro « Metodo scientifico moderno di magnetismo, ipnotismo, suggestione » dove troverete una serie di esperienze graduali specialmente combinate per ottenere i fenomeni citati. Per l'applicazione alla vita corrente dell'influenza diretta della volontà sugli altri, non potreste meglio prepararvi che dandovi alle pratiche menzionate nei capitoli precedenti. Infatti queste pratiche, indipendentemente dall'effetto proprio a ciascuna d'esse, creano a poco a poco l'abitudine di pensare e di volere nettamente, ugualmente, con continuità ed energia. Tale educazione della volontà sviluppa l'intangibile magnetismo psichico dell'individuo e, senza che egli abbia da compiere cose speciali per imporsi, gli conferisce una specie d'ascendente generale.

  Cercare d'influenzare un tale che ha una grande cultura psichica omogenea, significa disporre le proprie forze mentali con proprio svantaggio. Infatti la spesa enorme, richiesta da questo tentativo, ci arrecherebbe una depressione corrispondente e ci lascerebbe insufficientemente armati per gli altri sforzi e per isolarci dalle ,influenze che ci circondano

  Ciascuno, sia per scopo ricreativo, sia per verificare la realtà dell'azione della volontà a distanza, può tuttavia darsi ai seguenti tentativi che non arrecano inconvenienti nè all'operatore nè al soggetto.

  1) Avete scritto a qualcuno la cui risposta si fa attendere; vi viene in mente di reclamarla. Invece di scrivere una seconda lettera, suggeritegli di darvi soddisfazione. Per questo, prendete una posizione comoda e immagi. nate il vostro corrispondente che sta scrivendogli. La immagine mentale non si forma in qualche secondo. Bisogna più volte chiamare la propria attenzione per fissarla su questa idea, ma dopo qualche sforzo si riesce bene. Dieci o quindici minuti di questa contemplazione bastano per assicurarvi un risultato.

  2) Per istrada, quando vedrete venirvi incontro una persona, suggeritele da quale lato volete che essa vi incroci. Come prima, non limitatevi ad una ingiunzione, ma rappresentatevi concretamente il soggetto spinto da un impulso irresistibile verso la vostra destra o la vostra sinistra.

   3) Dalla vostra finestra, più lungi che potete guardate fisso una persona, volendo fortemente che nel momento in cui essa passerà alla destra della vostra casa alzi la testa e vi guardi. Non occorre dire che questo tentativo può anche riuscire senza che la finestra sia aperta e senza che si possa vedervi dal di fuori.

  4) L'esperienza inversa può anche servire come esercizio, badando di non alzare la testa e di non attirare l'attenzione su qualche manifestazione esteriore.

  5) In un veicolo pubblico, facendo finta d'essere completamente assorti nella lettura di uno stampato qualunque, dirigete la vostra energia verso uno dei vostri vicini di lato o di faccia, poco importando che egli sia lontano o vicino, e intimategli di guardarvi o almeno di voltare la testa verso di voi. Reiterate più volte questa operazione per esser certi che i movimenti del vostro soggetto non avvengano per caso. Quando capitate con qualcuno, facilmente influenzabile, proseguite i vostri esperimenti, variandoli. Se il soggetto tiene qualche oggetto in mano, rappresentatevi mentalmente il movimento che dovrebbe fare questa mano per farsi sfuggire l'oggetto, e, ripetendo continuamente con calma ed energia questa finzione, vedrete che la cosa si realizzerà.

  6) Quando qualcuno s'interrompe parlandovi per cercare un'espressione, suggeritegliene una appropriata, non. formandovene l'immagine mentale « grafica » ma « sonora ». Questo tentativo durante un colloquio, una lezione, una conferenza, dà risultati sorprendenti. A_ proposito di ciò, osserviamo elle càpita frequentemente che appena uno dei nostri familiari ci indirizza una frase, siamo colpiti dalla somiglianza del suo pensiero col nostro. Lo esprimiamo dicendo « mi dite quel che pensavo ».

  7) Presso un infermo del cui stato ci siamo fatti presso a poco un'idea esatta, manteniamo il nostro pensiero sull'idea di miglioramento, facendo appello a tutta la compassione che ci ispira. Emettiamo pensieri di calma, di benessere, d'attenuazione progressiva dei turbamenti. 111 paziente sarà sempre influenzato da questa azione mentale ed alle volte in misura considerevole. Potremmo moltiplicare l'indicazione di esercizi simili, ma l'inge. gno3ità del lettore se ne suggerirà facilmente altri.

8. I METODI SECONDO I DIVERSI AUTORI. -- Le regole dello sviluppo della volontà restano a un dipresso le stesse in tutti i corsi o trattati pubblicati sull'argomento. I metodi preconizzati per proiettare la propria influenza mentale sugli altri variano invece con gli autori. Durville considera che, allenandosi nelle disposizioni di calma benevolenza, ottimismo, energia, si attraggono individui suscettibili di esserci utili e si respingono quelli che potrebbero nuocerci. Secondo lui, ognuno deve preoccuparsi quasi unicamente di sviluppare la propria forza mentale e di darle un buon orientamento, senza cercare di influenzare qualcuno particolarmente: « ad un certo grado di cultura, eserciteremo allora, ci dice egli, un'azione attrattiva su tutti quelli coi quali dovremo trattare senza intenzioni particolari verso ciascuno di essi ».

  Turbull ci raccomanda prima di tutto la « fotografia mentale » che consiste nello scrivere quello che si vuole sopra un pezzo di carta e nel contemplare questo pezzo di carta. Per esempio, se voi avete una contestazione col signor X; per tentare di far nascere nello spirito di quest'ultimo pensieri suscettibili di modificare il suo parere, scriverete su un grande foglio di carta « voglio che il signor X cambi opinione a proposito di tale affare ». Porrete lo scritto di fronte a voi e vi assorbirete nella ripetizione del senso delle parole tracciate.

  Lo stesso autore afferma che il principio della trasformazione delle forze di cui abbiamo già parlato si applica efficacemente alla suggestione a distanza. Così, dopo avere contratti i vostri muscoli, rilassandoli, espri. mete mentalmente l'intenzione di vedere la forza-espres. afone fisica così creata, trasformarsi in forza-espressione mentale e proiettarsi da voi alla persona sulla quale desiderate agire.

  La Motte-Sage prescrive come mezzo per aiutare la concentrazione mentale, di fissare il centro di una caraffa piena d'acqua.  Filiàtre ordina una pratica analoga usando un globo di cristallo. Tutti questi metodi hanno il loro valore e fra i numerosi individui che ci hanno detto di avere usato l'uno o l'altro, ben pochi non hanno raggiunto un preciso risultato.  A nostro parere però tali sistemi sono suscettibili di una messa a punto. Così per tutto ciò che vi interessa, la meditazione pregiornaliera indicata nel precedente capitolo, per cui passate in rivista successivamente i differenti individui che figurano nella vostra vita, vi fornisce un'eccellente occasione per esercitare su di essi una influenza metodica.

  Ci sembra d'avervi mostrato che la nettezza delle, volizioni, la persistenza colla quale sono sostenute e l'intensità del desiderio che le accompagna sono le condizioni necessarie alla loro efficacia. Ma la principale di queste tre qualità è certamente la persistenza. Così, ripetendo giornalmente l'affermazione di ciò che si vuole, si giunge poco a poco a dirigere in una certa misura l'atteggiamento verso di noi di coloro che sono oggetto dei nostri pensieri.

  Durante le meditazioni generali, se ci applichiamo a definire assai precisamente nei particolari i piani cui miriamo, emettiamo certamente delle vibrazioni, le quali agiscono su quelli che per una ragione qualunque hanno rapporto coi nostri progetti. Più generalmente ancora,. intrattenendoci nelle disposizioni energetiche di cui abbiamo già abbastanza parlato nella prima parte di questo volume: fiducia in se stessi, determinazione a riuscire, autocontrollo, paziente attività ecc., ecc., si agisce costantemente sugli altri in senso proficuo.

9. RIASSUNTO ED ISTRUZIONI PER L'USO CORRENTE DELLA TELEPSICHIA. - Azione a distanza del pensiero. Gli stati d'animo intensi, i-pensieri ardenti, sostenuti, volontari, agiscono invisibilmente, a qualsiasi distanza, su coloro che ne sono l'oggetto. Questo fatto è stato conosciuto da un certo numero di scienziati di ogni epoca della storia ed in ogni paese; è oggi studiato dalle più alte notabilità scientifiche. Sono state pubblicate a questo proposito opere di Edison, Crookes, Boirac, Ch. Richet, Flammarion, Maxwell.

Una specie di telegrafia psichica. - Come per la maggior parte delle scoperte, la scienza libera ha preceduto la scienza ufficiale anche in materia di telepsichia. Un nostro volume da poco pubblicato (« Ipnotismo a distanza, trasmissione del pensiero e suggestione mentale ») tratta la questione con precisione rigorosa. La presente. istruzione ha per iscopo di dare a coloro che non vogliono dedicarsi allo studio completo delle scienze psi. chiche, indicazioni semplici e pratiche per agire a distanza.

  L'attività mentale, emozionale o ragionante sviluppa una forza di energia chiamata « forza psichica » che trasmette sotto forma di movimenti ondulatori, analoghi alle onde erziane, la modalità esatta dei nostri pensieri all'esterno di noi stessi. Tale trasmissione ha luogo. circolarmente, intorno alla persona alla quale pensiamo e tende a sviluppare in essa pensieri analoghi.

  Se pensate che un Tizio debba scrivervi, questo pensiero s'accompagna con uno sviluppo d'energia psichica che si propaga fino ad incontrare quel Tizio ed a suscitare nella sua materia mentale delle vibrazioni che la sua coscienza percepirà sotto la forma d'incitamento a scrivervi. Supponete che nel momento nel quale riceve l'incitamento quel Tizio sia preoccupato da un'altra cosa; può darsi che non ubbidirà alla vostra suggestione, ma se voi ripeterete l'ordine mentale energicamente, lungamente, frequentemente, essa s'imporrà implacabilmente a lui. Per influenzare una persona a distanza, per suggerirle delle emozioni, dei desideri, dei sentimenti, delle idee, ecc., non basta averne l'intenzione e pensarvi in modo disordinato (perchè allora le vostre vibrazioni mentali sono troppo fuggitive e diverse per imporsi); bisogna lare uno scorzo per concentrare tutta la propria energia mentale su ciò che si vuole, durante un certo tempo giornaliero. Questa istruzione vi spiegnerà tutto, punto per punto. InolLre, bisogna disporre di una riserva di forza nervosa abbastanza considerevole per poter sosLenere fissamente e lungamente le rappresentazioni menLati messe in attività.

  Dispendi inutili. - La maggior parte di noi ha la tentazione di sparpagliare le proprie forze psichiche pensando a troppe cose differenti : ' anche pensando ad una cosa alla volta siamo indotti a vederla sotto ogni sorta di aspetti. Per questo, ci sembra che la nostra volontà non agisca per proprio conto. in realtà, sprechiamo la nostra forza* nervosa, anemizzando il potenziale della volontà. Vedremo il modo per

1) accumulare questa forza

2) e proiettarla utilmente ed efficacemente.

Superproduzione della forza nervosa. - La forza nervosa si elabora nella massa del sangue; per conseguenza, se desiderate praticare un'influenza a distanza, occorre anzitutto conformarvi a tutto ciò che è stato indicato nel capitolo secondo per aumentare il « tono » vitale ed arricchire il sangue. Una alimentazione razionale, una respirazione attiva, ed una buona circolazione sono i trepilastri della forza mentale. Se queste tre funzioni sono assicurate perfettamente, l'organismo produrrà una grande quantità di forza nervosa ed il pensiero sarà facilmente sostenuto ed energico.

Soppressione dei dispendi inutili. - Ogni manifestazione d'espansività costituisce un dispendio di forza nervosa. Vegliate dunque prima di tutto a contenere i vostri movimenti espansivi. Concentratevi in voi stessi: non dovete cedere al bisogno di confidarvi, di mettere al corrente gli altri dei vostri stati d'animo, dei vostri pensieri, delle vostre opinioni, ecc. Ciò è certamente naturale e piacevole, ma prendendovi questa soddisfazione spenderete senza il minimo profitto quell'energia di cui avete bisogno per influenzare le persone.

   Non prestate attenzione a soggetti vani, nulli o insignificanti, qualunque piacere possa ciò comportare. Quanti impulsi vi rifiutate di soddisfare, altrettante volte aumentate la vostra riserva di forza nervosa.  Evitate di porre nei vostri atti e nelle vostre parole la menoma animazione irriflessiva. Non reagite a ciò che vi si dice, siate impassibili. Non commentate le parole che vi vengono indirizzate.

  Non manifestate esteriormente il vostro stato d'animo. Non dite nulla per determinare simpatia, adulazione, stupore, approvazione. Ogni volta che reprimerete un impulso a parlare senza utilità, conserverete in voi una quantità di forza nervosa che altrimenti sarebbe spesa senza profitto. Dopo avere praticato tali massime, soltanto per quattro o cinque giorni, proverete nel vostro intimo il sentimento di possedere una riserva di forza. Il vostro cervello funzionerà con meravigliosa elasticità, le vostre idee saranno chiare, la vostra memoria rapida.

Ogni desiderio deve essere considerato come un impulso. - _Ogni desiderio il cui compimento è inutile o dannoso (cioè il 907o) dovrebbe essere soppresso, re-stare insoddisfatto perchè la sua soddisfazione è una perdita d'energia preziosa.

Come influenzare una persona presente. - Parlandole, badate a pensare fortemente quel che volete inculcarle. Ciò vi sarà facile se eseguirete le nostre precedenti indicazioni per la produzione intensiva e l'accumulo di forzanervosa.

  Le vostre parole siano accompagnate dal pensiero. Cercate di tradurre sotto forma d'immagine mentale ciò che volete ottenere dal soggetto. Per esempio, se dite « avrò la soddisfazione di vedervi domani ad una data ora? » Immaginatevi come se lo vedeste anticipatamente, il momento del giorno seguente o la persona tornerà, ed immaginatevi questa persona. che arrivi sorridente tendendovi la mano, esattamente come al solito. Se dite: « andrò tal giorno a tal luogo », e desiderate di ottenere che anche la persona alla quale parlate vi convenga per vedervi, figuratevi mentalmente il sito dove volete andare, il soggetto che vi giunge, vi vede, vi parla, ecc. ecc. Questo procedimento crea le vibrazioni necessarie per fare nascere nella mente del « soggetto » quella stessa immagine che vi rappresentate.

  Non dovete mai dimenticarvi dando una suggestione mentale, di figurarvi il « soggetto » che compie questa sugestione ed è soddisfatto di compierla. Nella vita corrente allenatevi ad accompagnare con la suggestione mentale le vostre parole. Vogliate fortemente che si acconsenta a quel che dite.   Se volete suggestionare una persona presente senza parlarle, rappresentatevi mentalmente questa persona che pensi a ciò che volete, provi i desideri che si riferiscono a quel che pensate, li compia... ecc.

Procedimento per agire a distanza. - Ritornando sulla nostra decisione di non porre alla portata di tutti, i procedimenti esatti per influenzare a distanza, ve liesporremo senza lasciar nulla all'oscuro. È meglio che questi procedimenti siano divulgati anche se si produrrà qualche abuso, perchè questa scienza arrecherà alla mente umana possibilità di progresso di cui ha gran bisogno, dato che gli uomini si uccidono ancora a vicenda per ragioni materiali. Il nostro metodo sostituisce mezzi d'azione sottili a mezzi materiali: obbliga inoltre la persona che vuol servirsene per controllarsi, a volere energicamente, a ragionare.

  Affinchè i vostri pensieri, si trasmettano e vadano a solleci are con sufficiente potenza la mente della persona cui pensate, sono necessarie quattro condizioni:

   1) la precisione : dovete considerare quel che volete con precisione e chiarezza sotto forma d immagine netta e precisa.

2) la fissità concentrativa: tutta la vostra attenzione deve essere concentrata sull'immagine succitata che man. terrete fissa nel vostro spirito.

   3) la continuità: non basta mantenere fissa l'immagine durante qualche istante, bisogna farlo lungamente durante quindici, trenta, quarantacinque minuti, o più se è necessario, e ricominciare ogni giorno finchè il risul. tato sia raggiunto.

  4) l'intensità volontaria: dandovi alla concentrazione, dovete mantenere il desiderio ardente, la volontà imperiosa d'ottenere dal soggetto ciò che volete. iTenende conto di tutto questo, ecco esattamente il modo di pro. cedere.

     1° tempo: sedetevi comodamente in luogo calmo, chiudete gli occhi, rilassate i muscoli ed imponetevi cinque' minuti di completa immobilità.

     2° tempo: immaginatevi che la persona che volete influenzare vi sia vicina od anche che la vediate dove si trova realmente. Rappresentatevi mentalmente il suo viso, i suoi tratti, la sua sagoma. Non preoccupatevi durante, dieci o quindici minuti-che di farvene un ritratto esatto, vivente, preciso. Aiutate i vostri ricordi, se volete, guardando una fotografia.

     3° tempo: adesso mmaginate che il vostro soggetto si trovi all'improvviso colpito dal vostro ricordo, che la vostra immagine gli venga alla memoria, ch'egli vi veda in idea, che pensi a voi, che non possa distaccarsi dalla visione della vostra immagine, che si compiaccia a con siderarla... ecc. Continuate durante dieci o quindici minuti: non vi agitate, pensate con calma a quel che fate, ditevi continuamente: lo obbligo a pensare a me... non può fare altrimenti.., questa immagine si impone al suo spirito... ecc. Naturalmente tutto ciò deve essere da voi visto sotto forma d'immagine, come se lo vedeste al cinematografo.

     4° tempo : immaginatevi quindi che il soggetto pro. vi le sensazioni, gli impulsi, gli stati d'animo che vorreste che avesse nei vostri confronti. Immaginatelo pensieroso con la vostra immagine davanti agli occhi, dicendosi: mi sento attratto da questa persona, desidero vederla... sto bene presso di .essa... desidero esserle gradito, o qualche cosa d'analogo. Seguitate durante venti o trenta minuti o più. Ricominciate tutti i giorni.

  Particolari delle suggestioni. - Più lo stato reale dei sentimenti del soggetto nei vostri confronti è differente da quello che gli suggerite, più bisogerà ripetere la seduta per ottenerne il risultato.

   Come spiegammo nel libro intitolato : «Psicologia dell'amore » la vostra azione psichica a distanza incontra nella mente del soggetto una maggiore o minore resistenza, che si attenua a poco a poco sotto l'effetto delle ondulazioni psichiche da voi proiettate, che finiscono per imporsi e modificare il tono vibratorio della mente del soggetto.

  Può il soggetto resistere? - La resistenza del soggetto è incosciente, quando esiste. Proviene soprattutto dalle tendenze del suo carattere che sono antagoniste a quello che volete. Ma la vostra azione psichica a poco a poco modifica le determinazioni del soggetto, e, a meno che esso sia al corrente della scienza psichica, non ha neppure l'idea di resistere: poichè ignora che si possa influenzarlo in modo invisibile.

   Ognuno può riuscire. - La facoltà di agire a distanza col pensiero mosso dalla volontà è inerente all'essere umano. Non vi è il minimo dubbio a questo proposito. Potete perfettamente riuscire; questo fenomeno, insomma, nulla ha di straordinario. Si esplica del tutto naturalmente. Ancora poco conosciuto, costituisce, per quelli che vogliono fare uno sforzo, un mezzo d'azione singolarmente prezioso.

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