Breve storia dell'ipnotismo
L'ipnotismo nei tempi antichi fino a Paracelso,. - L'ipnotismo moderno.
La fenomenologia dell'ipnotismo non è una scoperta recente. Essa era nota
fin dai tempi della più remota antichità; non era però di dominio pubblico ma
costituiva il retaggio di una casta ristretta di iniziati, che si dedicavano al
sacerdozio.
Gli antichi egizi erano particolarmente versati in materia. I sacerdoti egiziani avevano una profonda conoscenza
della psiche umana e delle sue facoltà latenti, che seppero portare ad uno
sviluppo tale da imporsi alle masse con atti che allora erano ritenuti
miracolosi, e che erano in gran parte basati sulla suggestione e in genere
sulla potenza
della volontà di cui la suggestione è una delle manifestazioni. Questa arte di
produrre degli effetti anormali era chiamata magia.
La magia era coltivala pure dagli ebrei, i quali ne avevano attinto i
principii in Egitto. Tanto Mosè che Giuseppe erano degli adepti per iniziazione
e tramandarono agli ebrei la scienza e la saggezza degli egizi.
Una forma diversa assume l'iniziazione nell'antica Grecia di cui le
tradizioni mistiche e religiose rivelano pure l'origine egizia. I misteri di Eleusi ed altri riti consimili
costituivano il fulcro dell'iniziazione greca.
Le guarigioni miracolose, delle quali ci sono state tramandate numerose
relazioni, sono dovute all'effetto della suggestione. Tali guarigioni
avvenivano nel tempio di Esculapio in determinati periodi in cui si svolgevano
speciali cerimonie. In Grecia il culto si svolgeva in diversi essi stessi imezzi curativi che dovevano
essere applicati agli ammalati.
Tutte queste manifestazioni mistiche degli antichi non erano altro che
l'applicazione dell'ipnotismo e della suggestione in una forma che si adattava
al grado di evoluzione dei popoli. Gli iniziati custodivano gelosamente il
segreto dei loro successi e lo tramandavano ai loro successori. I testi scritti che riassumevano i riti e la chiave
dei misteri erano redatti in forma tale da poter essere compresi soltanto dagli
iniziati.
Fra i paesi d'Oriente l'India è stata fin dai tempi antichi la sede di
prestigi. La magia indiana è la sola che si è conservata quasi intatta
dall'antichità fino ad oggi. Gli yoga e i fachiri, i cui prodigi sono ben noti,
rappresentano i continuatori delle antiche tradizioni. Un fachiro è capace di
mettersi da solo nello stato di catalessi e di resistere in quelle condizioni
per dei mesi e anche per degli anni, di solito sepolto in una tomba, e di
rivivere poi al momento stabilito. Questi ed altri esperimenti non sono altro
che applicazioni del sonno ipnotico e della suggestione e sono dovuti allo
sviluppo enorme delle facoltà psichiche e delle volontà, ottenute con una
educazione rigorosa che S'inizia con la prima gioventù e che viene
continuata per tuttala vita.
Nel medioevo la magia assume un aspetto diverso per le sue applicazioni non
sempre dirette al bene. I
processi per stregoneria ne
fanno testimonianza. Pur ammettendo che si sia esagerato nella persecuzione
degli infelici accusati di stregoneria, non si deve credere che si trattasse
sempre di una mera superstizione senza un fondamento di verità. È certo che in
quel periodo e almeno all'inizio una serie di iniziati ha abusato delle proprie
facoltà psichiche a scopo non sempre corretto. Si tratta anche qui, non già di
forze sopranaturali, ma di fenomeni di suggestione, che oggi non destano
impressione ma che in quel tempo venivano attribuiti a delle forze diaboliche.
templi dedicati ad Esculapio fra i quali il più importante era quello di
Epidauro. Questo culto fu continuato dai Romani che avevano dei templi dedicati
alla stessa divinità.
Gli ammalati che si recavano nei templi praticavano la cosidetta incubazione;
dopo una preparazione l'alia con riti speciali essi si recavano a dormire
in un posto a «dò destinato nel recinto sacro e attendevano i sogni inviati
dagli dei che dovevano portare la guarigione. In questo sonno si avevano delle
visioni con apparizione di qualche divinità che indicava il mezzo per ottenere
la guarigione.
Numerose iscrizioni contengono la descrizione dei casi piu notevoli di queste guarigioni alle qualisi deve prestar fede, tanto più che sono
frullo della suggestione di cui la potenza ci è nota, e della
quale
I in
segnilo.
Essa ci dà la spiegazione di questimiracoli che, del resto, si ripetono ancor oggi in molli santuari.
Citiamo una delle iscrizioni
rinvenute su un caso di guarigione.
«A Valerio Afro, soldato cieco ,il Dio disse di
venire nel tempio e di prendere del sangue di un
gallo bianco assieme a del miele, e fare con cio un unguento, e con questo ungersi gli occhi per tre giorni: ed egli ricuperò la vista e ringraziò pubblicamente il Dio. L'incubazione si conservo anche nei primi tempi
del
cristianesimo e si praticuva nelle chiese piu
importanti,
particolarmente a Bisanzio.Numerose tavole votivedell'epoca pagana edi quella cristiana sono conservate fino
ad oggi, le quali ci forniscano una copiosa casistica di
queste guarigioni.
Molte volte i sogni non erano cosi chiari da permettere un'interpretazione che insegnasse la via della guarigione
e in questi casi si ricorreva al sacerdote, il quale interpretava il sogno.
Altre volle i sacerdoti stessi sognavano.
All'inizio del secolo 16° Teofrasto Bombaste Paracelso, il quale si
occupava dei fenomeni di ipnotismo, espresse per primo una teorìa secondo la
quale l'uomo conterrebbe in sé un magnetismo malato e un magnetismo sano.
Egli spiegava la guarigione
delle malattie sostenendo che il magnetismo di un uomo sano attirerebbe a sé
quello del malato, e lo renderebbe innocuo. Tale processo si sarebbe potuto
ottenere mediante imposizione delle mani sopra il soggetto.
Nel secolo 17° una setta della Massoneria, i Rosacroce, si occupavano di
ipnotismo, chiamato allora magnetismo, e fra questi citeremo Roberto Fludd il
quale fa una distinzione fra il magnetico fisico e il magnetico psichico. Lo
scozzese Maxwell proclamò il magnetismo la panacea contro tutti i mali. Secondo
il suo modo di vedere tutte le malattie sarebbero prodotte da un esaurimento
del magnetismo nel corpo e la guarigione si potrebbe ottenere soltanto
reintegrando con mezzi adatti questo magnetismo deficente.
Quello che segnò la via all'ipnotismo moderno è stato un medico viennese,
Francesco Mesmer (1733-1815). Anch'egli chiamò magnetismo tutto il complesso
della fenomenologia ipnotica e riteneva trattarsi di un fluido che veniva
trasmesso dall'ipnotizzatore al soggetto. A parte la sua teoria il Mesmer si
dedicò con ardore allo studio dei fenomeni che applicò alla medicina ottenendo
notevoli successi Ma
gli fu di danno l'eccessiva
propaganda e lo sfruttamentoaffaristico delle sue scoperte.
Tuttavia lo scalpore
suscitato in quell'epoca dalle sue esperienze attrasse l'attenzione di
molti studiosi i quali si dedicarono alle ricerche e
cercarono di dissipare il mistero
di cui erano
circonfusi tutti questi fenomeni. Un allievo del
Mesmer,
il marchese de Puysegur, otteneva con un suo procedimento uno sialo
simile al sonno, che chiamò sonnambulismo. Nel 1819 il portoghese Faria riesci
a dimostrare che lo stato di sonnambulismopoteva essere prodotto col
semplice comando, e che l'effetto era dovuto soltanto alla forza di immaginazione
del soggetto e non già del fluido mistico.
La teoria del Mesmer fu però definitivamente confutata dal medico inglese James
Braid, chirurgo a Manchester, il quale scoperse un'affinità degli stati
chiamati allora magnetici col sonno naturale e riassunse la fenomenologia col
termine « ipnotismo ». Da quell'epoca tutti i fenomeni chiamati in altri tempi
magnetici o attribuiti alla magia od a forze diaboliche sono chiamati ipnotici.
Infine le osservazioni precise del Liébault, che fu medico a Nancy, portarono
un po' di luce in questo campo oscuro. Egli fu il primo a riconoscere il nesso
fra ipnosi e suggestione, e può essere considerato come il fondatore della
moderna scienza della suggestione. Il suo studio intitolato « Il sonno e gli
stati affini al sonno » fornisce una spiegazione di tutti i fenomeni ipnotici.
Da allora l'ipnotismo è considerato come una scienza ed i più illustri
filosofi e medici ne fecero oggetto di studio sia dal lato psichico sia dal
punto di vista somatico.
Ormai l'ipnotismo non è più oggetto di discussione ma è entrato in uno
stadio di applicazione pratica, che è riservata ai medici ed eventualmente ai
magistrati. Non così la suggestione, che è un fenomeno della vita quotidiana,
applicato, per lo più inconsciamente, alle più svariate vicende della nota. La
suggestione ci dà la spiegazione di una grandissima parte dei fenomeni sociali;
e costituisce la chiave dei più brillanti successi nella vita. Tutti gli uomini
che seppero elevarsi dalle origini umili ai più alti fastigi della gloria lo
devono per lo meno in gran parte alla loro forza di suggestione.
Che deve obbedire a tutte le ingiunzioni dell'operatore e mantenersi
completamente passivo per tutta la durata dell'esperimento.
Allo scopo di stabilire se un soggetto sia più o meno adatto alle
esperienze ipnotiche è utile qualche breve prova preliminare, dalla cui
riuscita si potrà trarre una conclusione sull' esito dell' esperimento.
Allo scopo si ordina al soggetto di mettersi in piedi con il corpo rigido,
con i piedi uniti da un'estremità all'altra, e mantenendo sciolte le
articolazioni delle caviglie in modo da poterle piegare facilmente. Egli deve
considerarsi come una sbarra con un' articolazione alla base che stia in
equilibrio, ritta sul suolo. Gli si fa presente che spingendolo avanti o
indietro esso si sentirà cadere, e che a questa spinta non dovrà opporre alcuna
resistenza ma lasciarsi andare completamente, dato che l'operatore penserà a
sostenerlo. Nel cadere il soggetto dovrà tenere le piante dei piedi ferme sul
suolo (fig. 1).
Flg.
1. - Posizione dell'ipnotizzatore e del
soggetto nell'esperimento preparatorio.
|