Come si produce il sonno ipnotico
Metodi diversi. Chi può ipnotizzare. -
Durata dell'ipnosi.
Il
sonnambulismo.
I sistemi per produrre il sonno magnetico si possono dividere in due
gruppi, di cui l'uno comprende quelli in cui sono usati i mezzi somatici o
materiali, i cosidetti passi magnetici ecc. e l'altro quelli in cui sono usati
i mezzi puramente psichici.
Ai tempi di Mesmer, quando si credeva al passaggio di un fluido magnetico
dall'operatore al soggetto, si riteneva indispensabile l'applicazione dei passi
magnetici, che consistono nel far scorrere le mani longitudinalmente o talvolta
anche traversalmente sul corpo del soggetto. Oggi è dimostrato che l'ipnosi è
effetto della suggestione esercitata dall'operatore sul soggetto e si fa perciò
uso dei mezzi psichici che consistono semplicemente nel suggerire al soggetto
di addormentarsi. Anche con questo sistema si ottiene
infatti lo stesso effetto di produrre il sonno ipnotico.
Sia che si proceda con un sistema che con un altro, è preme ih essenziale per la riuscita
dell'operazione che la persona da ipnotizzare sia consenziente. Ipnotizzare una personacontro la suà volontà oppure che non assecondi pienamente
l'ipnotizattore e quasi
impossibile e può riescire soltanto in casieeccezionali ad ipnotizzatori provetti.
E perciò necessario innanzi tutto istruire il soggetto sul genere dell'esperimento rassicurarlo che la rosa non rappresenta alcun
pericolo e pregarlo di assecondare l'operatore in tutto ciò che sarà per
richiedere, senza opporre alcuna resistenza. Il soggetto
deve essere ben persuaso.
Dopo di ciò l'operatore lo tirerà indietro per le spalle cercando di farlo cadere e
accogliendolo fra le braccia.
Fig. 2. - Come vanno tenute le mani per
far cadere indietro il soggetto.
Gli si dirà poi di chiudere
gli occhi e si metterà il pugno della nano destra sulla nuca ela
mano sinistra sulla fronte (fig. 2), Si pregherà il oggetto di pensare che
cadrà indietro, e che deve arare nella mente soltanto questo pensiero, non deve riflettere ad altro e non dovrà dubitare se cadrà
realmente o se si farà mala; gli si dirà che non deve lasciarsi cadere con intenzione, ma soltanto di non opporre
resistenza quando sentisse una certa attrazione che lo spinge indietro. Indi
gli si ripeterà ancora :
Fig. 3.
- In un secondo tempo l'ipnotizzatore cerca di far cadere il soggetto
tenendo il pugno sulla nuca.
« Pensate ora : cado indietro, ora sto per cadere, voi ora le.... », e si
farà passare la destra dalla fronte sopra il capo, ritirando nello stesso tempo
il pugno (fig. 3). L'operatore dovrà esser pronto a raccogliere nelle braccia
il soggetto al primo accenno della caduta.
Quasi sempre quest'esperienza riescirà e il soggetto cadrà indietro. Se sì
dovessero avere delle difficoltà si può ripetere una, due volte,
l'esperienza fino alla riuscita completa.
Fig. 4 -
Quando e stabilito
ilrapporto l'ipnotìzzatore puo produrre
la caduta del soggetto senze nemmeno toccarlo.
Dopo questa prima prova si potrà farne una seconda
mettendo il soggetto nella te a posizione in cui si trovava nella prima
esperienza, cioè ritto in piedi con le mani pendenti. L'operatore gli si
metterà davanti e fissandolo con lo sguardo cercherà di farlo cadere indietro
oppure si sposterà leggermente indietro facendo avanzare il soggetto, tutto ciò se
possibile senza comando ma semplicemente con un suggerimento mentale
accompagnato dallo sguardo fermo.
Dopo la riuscita di questa seconda prova si potrà senz'altro ritenere che
il soggetto è adatto alle esperienze di ipnotismo e che può essere immerso nel
sonno ipnotico. Già dalla descrizione di queste due semplici prove risulta la
necessità che l'operatore abbia un buon grado di energia e di sicurezza di sé
stesso e sia capace di concentrare il suo pensiero con un atto di volontà. È
poi indispensabile che il principiante in questo campo abbia la convinzione e
la fiducia che l'esperienza riescirà, perché la minima incertezza o titubanza
comprometterebbe il successo.
Dopo queste prime pròve si potrebbe già procedere all'applicazione
dell'ipnosi, tuttavia per la sicura riuscita dell'esperienza è utile fare
ancora qualche altra prova di suggestione sul soggetto perché ciò aiuterà a
stabilire il necessario rapporto fra il soggetto e l'operatore e faciliterà poi
l'ipnosi.
Una delle prove più comuni e più note è quella di riunire al soggetto le mani e
ordinargli di credere che non le può più disgiungere.
Allo scopo si procede analogamente seguendo il metodo già descritto per le altre esperienze. Ilsoggetto deve incrociare le mani e stringere bene le dita. L'operatore lo
fisserà ed eventualmente terrà una mano sopra le mani del soggetto. Gli si
suggerirà ad alta voce di
pensare : « Io non posso
separare le mani, non lo
posso.... » e gli si dirà poi che quando avrete contato fino a tre egli dovrà
tentare di separarle. Quando l'operatore avrà constatato che il soggetto ha
pensato intensamente come gli è stato suggerito, egli conterà uno, due, tre, e
vedrà che il soggetto pur facendo tutti gli sforzi possibili non sarà in grado
di disgiungere le mani.
Successivamente l'operatore gli dirà : « Pensate che notete staccare le mani una dall'altra, pensate: ora posso! », ed egli sarà
in grado di allargare le dita e disgiungere le mani.
In queste esperienze il
soggetto va sempre fissato intensamente con lo sguardo diretto alla radice del
naso, senza che l'intensità dello sguardo diminuisca e quanto meno senza
deviarlo da quella direzione.
Analogamente l'operatore potrà tentare anche delle altre prove di
contratture muscolari, cercherà di paralizzare qualche arto o la mascella
procedendo sempre nel modo descritto cioè fissando bene il soggetto, e
suggerendogli di dirsi che non è capace di eseguire il movimento in questione.
Tutti questi atti preparatori sono sempre della massima utilità e si
possono anche ripetere in due giorni consecutivi prima di procedere
all'ipnotizzazione. Questa riescirà tanto più sicuramente quanto più il
soggetto ha assecondato l'operatore nelle prime prove.
Dopo questo stadio di preparazione descriveremo il modo di procedere per
produrre il sonno ipnotico; faremo precedere il procedimento coi passi
magnetici e descriveremo poi quello puramente suggestivo, che è ora più in uso
e che i medici applicano di regola al soggetto da ipnotizzare.
Per favorire il sonno ipnotico è necessario creare innanzitutto le condizioni d'ambiente adatte. In un posto
rumoroso e alla presenza
di terze persone le difficoltà sono
tali che il principiante non riescirebbe ad
ottenere dei buoni risultati.
Si scegliera possibilmente un posto silenzioso lontano dal
rumori della tradii La luce dovrà essere smorzata
e il soggetto dovrà
edere comodamente su una poltrona
o su un divano, con i muscoli completamente rilassati.
L'operatore terrà ancora al suggetto un breve discorso spiegandogli come si
dovrà svolgere l'esperienza, e invitandolo a mantenersi perfettamente tranquillo
e a seguire
lutti gli ordini e i
suggeriménti dell'operatore e a ubbidirgli senza opporre alcuna resistenza.
Fig. 5.
- Modo di applicare i passi magnetici.
In queste condizioni l'operatore prenderà le mani del getto e lo inviterà ad addormentarsi. Per aiutare quest'operazzioneeseguirà i passi
longitudinali nel modo seguente. Con le braccia distese l'operatore terrà le mani
aperte ad una distanza di qualche centimetro dal capo e
scenderà sempre alla stessa distanza dal
corpo fino al
tronco; indi non ritornerà in alto allo stesso modo ma chiuderà i pugni e
rimetterà Le mani come la prima volta distese sopra il capo del soggetto
ripetendo l'operazione. Questo movimento chiamato passo magnetico va ripetuto
più volte però sempre dall'alto in basso, e mai in senso inverso né
traversalmente. Nello stesso tempo l'operatore suggerirà al soggetto di
addormentarsi, dicendogli: «Voi avete sonno, voi dormite, ecc. ». Se il
soggetto cercherà di rispondere facendo uno sforzo, è seguo che sta per
prendere sonno e si continuerà con questo procedimento finché sarà
completamente addormentato.
L'operazione potrà durare da qualche minuto fino ad una mezz'ora perché il
soggetto si addormenti. Ciò dipende dalla sua sensibilità e dal rapporto fra
l'ipnotizzatore e il soggetto. In ogni modo i passi e i suggerimenti vanno
continuati finché il soggetto non sia completamente preso dal sonno.
Eventualmente i suggerimenti saranno fatti a voce bassa.
Il procedimento puramente suggestivo è poco diverso da quello descritto ora
e si svolge nel modo seguente. Dopo fatto sedere comodamente il soggetto su una
poltrona in un luogo tranquillo gli si spiegherà lo scopo dell'esperimento e lo
si inviterà ad ubbidire ai suggerimenti e a non opporre resistenza.
L'ipnotizzatore invita il soggetto a respirare tranquillamente e profondamente
fissandolo per alenili secondi negli occhi. Cercherà poi di persuaderlo che i
suoi occhi sono slancili e che si chiudono dal sonno, e che sente stanchezza in
tutte le membra. Cercherà di fargli abbassare le
palpebre ricorrendo al
Seguente mezzo. Alzerà
una mano e inviterà il soggetto a
fissarla; Indi la abbasserà lentamente facendo sempre che gli occhi del
soggetto rimangano fissati sulla mano. Otterrà così che seguendo il movimento della mano le sue
palpebre si chiuderanno lentamente. Cercherà poi di agevolare il sonno
con le parole; « Voi siete preso dal
sonno,
le vostre palpebre si chiudono, voi state ora per addormentarvi » ; e
simili.
Tanto nell'un caso come nell'altro il sonno sopraggiungerà in breve tempo.
Se si dovesse incontrare qualche resistenza conviene insistere e influire sul
soggetto affinché si mantenga inerte e passivo e obbedisca agli ordini
dell'operatore.
Con questi e con simili procedimenti che vanno adattati di volta in volta
all'indole del soggetto, si produce il sonno ipnotico. Come si vede non vi è
nulla di sopranaturale in tutto ciò e l'esperimento non richiede speciali messe
in scena, né che l'ipnotizzatore oppure l'ipnotizzato abbiano delle qualità
speciali. Non sono necessarie delle doti di natura particolari per produrre il
sonno ipnotico. Ogni uomo dotato di una certa energia e sicuro di sé, in
ispecie poi l'uomo abituato al comando, e che si sappia imporre agli altri, è
di solito anche un buon ipnotizzatore.
E evidente d'altronde che l'ipnotizzatore deve essere dotato di un certo
tatto, deve conoscere un po' le qualità del soggetto e deve adattarsi alla sua
mentalità. In ciò staprincipalmente
il segreto del successo.
'tulli questi esperimenti vanno Calli soltanto da persone che abbiano le
necessarie cognizioni della fisiologia e cioè principalmente da medici o da
altre persone dotate di sufficiente esperienza. Nessuno dovrebbe prestarsi ad
esperimenti di ipnotismo se l'ipnotizzatore non-desse sufficiente garanzia di
esperienza e di serietà, perché con persone inesperte si potrebbe anche
compromettere la salute del soggetto.
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I progressi realizzati
negli ultimi tempi col perfezionamento dei metodi di ipnotizzazione a mezzo
della suggestione e le esperienze degli ultimi decenni hanno dimoforme di sonno con la stessa frequenza. Nella gioventù hanno la
preponderanza gli stadi più profondi, nell'età avanzata gli stadi medi.
La durata del sonno ipnotico può variare ma si estende sempre a pochi
minuti. Di solito il sonno non si prolunga oltre una ventina di minuti.
L'operatore sveglia la persona ipnotizzata mediante la suggestione. Il comando
: « Svegliatevi », oppure : « conterò fino a tre, quando sarò giunto a tre vi
sveglierete », ed altri simili sono sufficienti.
Molte volte il soggetto può passare dal sonno ipnotico al sonno naturale.
In questo caso il risveglio è reso, s'intende, più facile.
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