IPNOTISMO E SUGGESTIONE

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La teoria dell'ipnotismo

Per spiegare teoricamente la fenomenologia dell'ipnotismo è necessario partire dalla suggestione, che ne costituisce la base.

La suggestione si può definire come l'azione sull'immaginazione di un uomo diretta ad imporre alla sua mente una determinata idea. Tale imposizione avviene senza il concorso della sua volontà e talvolta anche contro la sua volontà. Con ciò si avvia la sua mente ad un ordine di pensieri, che puo condurre anche a determinate azioni Per la suggestione è perciò necessario: 1) un soggetto che suggestiona, 2) una persona che è oggetto della suggestione e 3) un'idea suggerita.

Il soggetto che suggestiona può essere anche la stessa persona suggestionata e allora si tratta di auto-suggestione, la quale può essere prodotta scientemente oppure incoscientemente.

La suggestione è un'azione psichica di un uomo sull'altro, che ha il suo effetto dappertutto dove c'è una convivenza umana. A differenza dalle altre specie di azioni psichiche, come la persuasione, l'insegnamento 1 ammonizione, la suggestione limita il controllo normale del nostro pensiero, e non ammette la critica dell'idea suggerita.

Si tratta di un offuscamento della coscienza, che fa aumentare l'effetto della suggestione.

Perché la suggestione possa aver luogo è necessario che il soggetto si trovi in un determinato stato psichico Ogni uomo ha la tendenza ad accettare senza una critica severa le idee di un'altra. Così il bambino riconosce senza discussione l'autorità dei genitori, e ne assimila le idee senza vagliarle colla propria mente. Ognuno di noi ha una certa credulità, la quale mantiene anche nella vita dell'adulto la potenza dell'autorità di certe persone; quest'autorità rende possibile la suggestione.

La suggestionabilità della gran parte degli uomini si può facilmente constatare in qualsiasi momento. Se dite ad una persona durante un discorso : « Ma voi arrossite improvvisamente», osserverete quasi sempre che le sue guance si copriranno di rossore.

Se appare un uomo allegro in una compagine di persone annoiate si può osservare istantaneamente un cambiamento di umore.

Da ciò risulta che nella nostra anima ci devono essere degli accessi nascosti, attraverso i quali possono infiltrarsi delle idee, dei sentimenti, senza che noi ce ne rendiamo conto. Per rendere più chiara quest'idea consideriamo il fenomeno dell'attenzione. Prestar attenzione ad un determinato oggetto significa separare un pensiero da tutti gli altri e concentrare la niente su quel pensiero. Quando uno, si occupa di un problema che lo interessa particolarmente, si [sola da ciò che lo, circonda e la concentrazione può essere spinta lino al punto che egli non percepisce neanche forti stimoli dei suoi sensi. Questa concentrazione del proprio pensiero su un determinato oggetto è un atto cosciente, un atto determinato liberamente dalla nostra volontà. Accanto a questa specie di atti dobbiamo ammettere anche degli atti che sfuggono alla nostra attenzione, e che avvengono incoscientemente; in questo caso si tratta di atti che sono chiamati subcoscienti. Tutti noi sappiamo ad esempio che degli interi ordini di pensieri e di ricordi svaniscono completamente e ci sfuggono, per poi affiorare dopo qualche tempo per una causa occasionale oppure anche senza una ragione apparente. Quante volte non riesciamo a, ricordare un nome od una parola, e tutti gli sforzi per richiamarli alla memoria riescono vani. E spesse volte ci vengono alla mente improvvisameiite delle idee che avevamo completamente scordato, senza che possiamo trovare una spiegazione di questo fenomeno.

Da ciò dobbiamo dedurre che il nostro io si può considerare diviso in due parti, una cosciente e una incosciente. Attraverso quest'ultima parte giungono tutti gli stimoli, gli affetti, le idee alla nostra « subcoscienza ». Essi rimangono ivi registrati e influiscono sui nostri atti senza che noi ce ne rendiamo conto. Per questa via giungono alla nostra psiche le idee, gli stati d'animo, gli affetti che ci sono suggeriti da un'altra persona. Attraverso la subcoscienza giungono a noi tutti gli avvenimenti e tutti i minimi particolari della nostra esistenza e vengono ivi registrati senza il concorso della nostra volontà. Ma quello che e più importante, tutte le funzioni fisiologiche del nostro organismo dipendono dalla subcoscienza e sono da essa regolate automaticamente, senza l'intervento della nostra volontà cosciente.

Così ad esempio il nostro cuore batte senza che ci sia bisogno dell'intervento della nostra volontà per farlo funzionare. Così pure l'assimilazione del nutrimento nello stomaco e nell'intestino avviene senza il concorso della nostra volontà. Tuttavia siamo sempre noi che provvediamo a far battere il cuore e a far funzionare il nostro stomaco, ma ciò avviene automaticamente per effetto della nostra subcoscienza alla quale la nostra volontà non può comandare direttamente.

Ognuna delle idee depositate nel cervello che abbiano lasciato l'impronta in tutti e due stati quello cosciente e quello subcosciente può affiorare nel campo della coscienza per effetto di sollecitazioni sensorie o psichiche. Si può considerare il nostro io subcosciente come un terreno che alla nascita è ancora vergine e che può essere coltivato colla certezza di farlo germogliare.

Possiamo perciò dire che in senso più esteso la suggestione è costituita da un'idea non dettata dalla ragione, non assoggettata ad un giudizio critico, e sulla quale non si ha un'opinione fondata. Quest'idea è penetrata nel nostro cervello quasi a nostra insaputa.

Nella suggestione si agisce sulla subcoscienza. Tale azione può essere esercitata da un'altrapersona oppure dal soggetto stesso. Nel primo caso si tratta di suggestione nel secondo di autosuggestione.

Possiamo ora ritornare all'ipnosi che trova la sua spiegazione nella suggestione. Nel produrre il sonno ipnotico si mette in riposo il cervello del soggetto e si elimina ogni cosa che può disturbare. In queste condizioni si possono suggerire al soggetto delle idee di minor conto, e (piando queste hanno preso posto nella sua mente 1' ipnotizzatore ne aumenta un po' alla volta l'effetto, finche gli riesce ad eliminare completamente l'attenzione del soggetto Con ciò è tolto ad esso il dominio sulla propria volontà, che passa invece all'ipnotizzatore. La coscienza viene assopita completamente e tutti gli ordini dati dal o sperimentatore giungono alla sua mente attraverso la subcoscienza. Quando poi subentra anche il sonno la coscienza di tutti i processi psichici viene eliminata complemente; quanto più il sonno è profondo, tanto maggiore è il dominio dell'ipnotizzatore sul soggetto.

L'eliminazione della coscienza può spiegare anche 1 fenomeni della catalessi. La posizione di un arto o di un'altra parte del corpo non giunge alla coscienza del soggetto e manca perciò ogni volontà e la decisione di cambiare la posizione. Perciò esso rimane senz'altro nella posizione in cui è stato messo dall'ipnotizzatore. Cosi pure tutti gli stimoli, le sensazioni non giungono più alla coscienza e il soggetto non li percepisce, mentre percepisce quelli che gli sono suggeriti. Assumono invece una maggiore importanza durante l'ipnosi i fenomeni e i movimenti riflessi nei quali avvengono automaticamente senza il concorso della nostra volontà. Sugli stessi si può facilmente influire colla suggestione dato che gli stessi cometutte le funzioni organiche sono emandate dalla subcoscienza.

La subcoscienza spiega anche i fenomeni post-ipnotici. L'ordine di eseguire una determinata azione dopo cessato il sonno ipnotico viene registrato dall'io subcosciente, il quale fa poi eseguire l'azione all'io cosciente, che ritiene sempre di aver agito di propria volontà.

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