La suggestione e l'ipnosi nella medicina
L'autosuggestione quale messo terapeutico. -
Le guarigioni miracolose.
La suggestione e l'ipnosi ha la massima importanza e trova la più vasta
applicazione nel campo della medicina. La suggestione costituisce la base di
ogni attività terapeutica ed è stata impiegata con successo fin dai tempi più
antichi. Se anche le forinole magiche e gli scongiuri dei tempi passali hanno
ceduto il posto all'applicazione sistematica della suggestione e dell'ipnosi
tuttavia si tratta sempre della stessa forza che agisce sull'organismo e gli
effetti sono in gran parte analoghi. Ogni medico deve ammettere nella sua
pratica professionale l'elemento suggestivo ha un'importanza di primissimo
ordine ed è basato principalmente sulla sua autorità. Il medico interviene con
la sua personalità presso al malato, e la sua influenza costituisce il più efficace
fattore curativo. La comparsa del medico, il suo referto rassicurante esercita
sul paziente, che ha in esso fiducia, un effetto benefico e ristabilisce di
solito l'equilibrio nella psiche del paziente. Il suo umore si eleva e l'ansia
scompare. Questo intervento morale ha l'effetto di far migliorare lo stato
generale e di creare nell'organismo le condizioni necessarie per la resistenza
fisica al male. L'effetto delle medicine viene in gran parte favorito dalla
convinzione del paziente che gli porteranno giovamento.
Non sempre si dà da parte del medico la necessaria importanza al fattore
psicologico nella terapia e forse è questa la causa per cui molti ricorrono
all'aiuto degli empirici e dei ciarlatani, i quali sanno sfruttare molto bene
il loro ascendente e raggiungono anche dei successi insperati che sono dovuti, almeno in gran parte,
all'elemento gestivo.
Se parlate in presenza di una persona sensibile dei intomi di una malattia,
questi ben presto crederà di ricontrare gli stessi sintomi nel suo organismo.
Si sono dati dei casi in cui taluno si è ammalato realmente per effetto di tale
autosuggestione e che soltanto l'intervento energico del medico ha potuto
sradicare l'idea suggerita e creare così le condizioni necessarie per il
risanamento.
La psiche e il corpo sono tutt'uno, e la prima domina completamente
l'organismo. Sappiamo infatti che tutte le funzioni fisiologiche sono comandate
dal nostro io subcosciente, il quale ha altresì il potere di far risanare il
corpo come d'altro canto di produrre delle malattie. Come si possa intervenire
presso questo io sub-cosciente avremo occasione di vedere in seguito.
Il medico deve perciò tener conto innanzi tutto della parte psichica e deve
uniformare il parere espresso a tali esigenze. Talvolta anche una sola parola
oppure un cenno possono produrre sul malato un danno incalcolabile. Succede
molto spesso che un paziente chiede al medico di non nascondergli la verità.
Anche in questi casi è necessaria la massima cautela. Se il medico esprime i
suoi dubbi sull'esito delle malattie si priva di un mezzo di cura che potrebbe
favorire in misura considerevole la sua opera. Egli deve vagliare la situazione
di caso in caso e soltanto quando delle esigenze superiori lo' rendano
necessario può dire al malato tutta la verità. Tutto ciò dipende dal suo tatto
e dalla sua esperienza. Del resto ogni medico esperto è sempre molto cauto nel
pronunciare la prognosi perché la sua esperienza gli ha insegnato che
l'organismo umano può presentare molte volte delle sorprese, e che la
vita si può conservare in qualche caso oltre ogni previsione
ragionevole.
La stessa cosa vale anche per i consulti medici, in cui la parte suggestiva
ha una funzione di primo ordine anche per l'autorità che rappresenta la
personalità dello specialista chiamato a dare il suo parere.
La suggestione produce degli effetti maggiori quando è accompagnata da
metodi di cura speciali. Così ad esempio le cure balneari, il trattamento con
le correnti elettriche, hanno indubbiamente i loro vantaggi, e il loro valore
terapeutico non va assolutamente disprezzato; ma anche in questi casi la
suggestione ha una parte non indifferente. Gran parte delle cosidette cure
naturali è basata sulla suggestione.
Dal punto di vista del malato è indifferente in quale modo egli abbia
riacquistata la salute; in lui ha solo importanza il fatto di essere risanato.
Ma l'applicazione sistematica della suggestione e dell'ipnosi ha già
raggiunto una grande diffusione. Abbiamo visto che il fattore decisivo per la
guarigione è la suggestione. L'ipnosi non è altro che un mezzo per far entrare
nella psiche l'elemento suggestivo; ma il sonno ipnotico in sé stesso non
produce mai effetti di guarigione. È riconosciuto dai più autorevoli medici che
l'applicazione dell'ipnosi è in moltissimi casi di grande utilità e non porta
comunque mai un danno. È premessa, si intende, che l'ipnosi sia applicata dal
medico e non da persone inesperte, le quali possono produrre dei danni.
Dice in proposito il noto medico psichiatra Krafft-Ebing: «È deplorevole
che esistano ancor oggi dei medici che sia per ignoranza sia per pregiudizio
non tengono nel debile conio le applicazioni della suggestione ipnotica, e
rinunciano cosi ad un potere terapeutico di grande importanza, a loro danno ed
a discapito di numerosi fra i loro clienti ».
Forse questo punto di vista ostile alla suggestione ipnotica è dovuto in
parte al fatto che a questa parte non si dà alle Università il peso necessario
che il medico non
ha avuto in questo campo la dovuta preparazione. Certo e però che negli
ultimi tempi si è fatto un passo innanzi che questi sistemi hanno acquistato
una diffusione sempre maggiore, e che molti medici si sono addirittura
specializzati in questo campo.
Si è opposto all' applicazione della suggestione per copi curativi, che la
stessa elimini bensì i sintomi delle malattie ma non curare la loro origine. A
ciò si può obiettare innanzitutto che anche i mezzi normali di cui dispone
finora la scienza sono diretti in gran parte contro i sintomi e il loro effetto
sulle cause del male è molto limitato. Quasi sempre il compito del medico
consiste nell'a ssecondare la forza medicatrice della natura stessa. Ciò
avviene appunto con la suggestione. In ogni modo è evidente che il malato
risente già un enorme vantaggio se si fanno scomparire le manifestazioni più
moleste del male, come il dolore, l'insonnia, l'inappetenza ecc. Con ciò tutto
il tono dell'organismo subisce un'elevazione e viene messo in grado di
combattere con maggiore efficacia il male. Qui va ancora menzionato il metodo
di Freud della psicoanalisi, a mezzo del quale è possibile penetrare nella vita
psichica del paziente e scoprirne eventuali difetti e inconvenienti che si
possono poi eliminare a mezzo della suggestione.
Esistono poi numerosissimi casi in cui l'ipnosi ha dato dei risultati
sorprendenti. Particolarmente Forel cita una serie di
questi. Nel caso delle
malattie nervose la
suggestione costituisce forse il migliore rimedio. L'insonni;}, i dolori di
ogni specie, le nevralgie, il dolore di denti, i disturbi della digestione sono
in molti casi la conse-guenza o sono per lo meno favoriti da sofferenze di nervi. Nel caso della corea
(ballo di San Vito), del mal di mare, del vomito delle puerpere, si hanno
senz'altro dei risultati ottimi. Così pure nelle malattie e nelle aberrazioni
sessualicome impotenza,
omosessualità, si ottiene di solito la perfetta guarigione. Anche i disturbi di orìgine isterica sono facilmente guaribili colla sola suggestione, e si possono
eliminare anche i disturbi più gravi. Perfino delle paralisi di origine
isterica, e infine la balbuzie sipossono togliere con questo mezzo allo stato di
veglia. Infine non vanno dimenticati l'alcoolismo e la morfinomania,
l'ipocondria per i quali non esiste altro rimedio che la suggestione.
!
In questo campo un medico francese, il Coue de Nancy, ha sviluppato un
sistema curativo del tutto originale basato unicamente sulla suggestione ed in
appoggio del suo metodo ha fatto una sua teoria che spiega il meccanismo della
sua cura.
I successi ottenuti e
il largo consenso fra i suoi colleghi hanno dimostrato l'efficacia del suo
metodo, per cui crediamo utile occuparci dello stesso più diffusamente. Secondo
il Coué il mezzo da impiegare è l'auto-suggestione, che costituisce una forza di
potenza inaudita e che a seconda delle circostanze produce i migliori od i
peggiori effetti. La conoscenza di questa forza sarebbe utile a tutti ma
particolarmente indispensabile ai medici.
Egli spiega i fenomeni della suggestione o meglio dell'auto-suggestione nel
modo seguente. In ognuno di noi esistono due individui distinti uno dall'altro.
Entrambi sono intelligenti : ma mentre uno è cosciente l'altro è incosciente.
Per questa ragione la sua esistenza passa generalmente inavvertita.
Tale esistenza si può facilmente constatare se si esaminano alcuni dei
fenomeni e facendo qualche riflessione.
Tutti sanno ad esempio che un sonnambulo si alza di notte, senza svegliarsi
esce dalla stanza, scende le scale, attraversa i corridoi e dopo ayer compiuto
certi atti ritorna al suo letto, si corica, e l'indomani si mostra stupito
quando trova terminato un lavoro che il giorno innanzi aveva lasciato
incompleto.
È stato tuttavia lui a eseguirlo, pur non sapendo nulla. Egli ha obbedito
evidentemente ad una forza incosciente.
Passando poi ad altri casi analoghi di azioni compiute incoscientemente,
come quelle che abbiamo citato nei capitoli precedenti, il Coué fa rilevare che
mentre l'essere cosciente è dotato di una memoria labile, l'incosciente al
contrario ha una memoria meravigliosa che registra tutti gli avvenimenti a
nostra insaputa. Esso è inoltre credulo e accetta tutto ciò che gli si dice. E
poiché, come sappiamo, è lui che provvede al funzionamento dei molti organi per
mezzo del cervello, avviene questo fatto, che se esso crede che questo o
quell'organo funzioni bene o male, che noi risentiamo tale o tal'altra
impressione, quell'organo in realtà funziona bene o male, oppure noi
risentiamo quest'impressione.
Ma l'incosciente non solo presiede alle funzioni organiche, ma anche al
compiersi di tutte le nostre azioni. E lui che chiamiamo immaginazione e che ci
fa sempre agire, anche contro la nostra volontà e quando vi sia antagonismo fra
queste due forze.
Si supponga ad esempio di porre sul suolo nn'asse lunga e larga venticinque
centimetri. È evidente che ognuno sarà capace di percorrerla da un capo all'altro
senza mettere il piede fuori di essa. Ma se si cambiano le condizioni
dell'esperimento e si suppone l'asse posta all'altezza delle torri di una
cattedrale, nessuno sarà capace di avanzarsi anche di un solo metro per quel
cammino. Uno che avesse fatto anche solo due passi si metterebbe a tremare, e
malgrado tutti gli sforzi cadrebbe a terra. Cio perché nel primo caso ci si
immagina che è facile percorrere l'asse, mentre nel secondo ci si immagina che
ciò è impossibile. Va notato che tutti gli sforzi sarebbero vani perché quando
si immagina di non poterlo fare, si e nell'assoluta impossibilità di farlo. Le
persone del mestiere come ad esempio i muratori sono capaci di farlo perché si
immaginano di poterlo fare.
Così una persona che soffre d'insonnia, se non si sforzerà a dormire rimarrà tranquilla nel letto, mentre al
contrario se vuol dormire si ecciterà quanto più si forzerà a dormire.
Sulla base di una serie di esempi del genere che non ripeteremo il Coué
dimostra che in tutti i conflitti è l'immaginazione che vince sulla volontà
senza alcuna eccezione.
Egli definisce infine la suggestione, come l'azione di imporre un'idea al
cervello di una persona. Una tale azione però non esisterebbe in realtà. Per
poter esistere deve trasformarsi in auto-suggestione. Se l'incosciente non
accetta la suggestione se non la digerisce per trasformarla in
auto-suggestione, essa non produce alcun effetto.
Per giungere al subcosciente e per produrre l'autosuggestione ponderando
bene l'oggetto e a seconda che la ragione risponde affermativamente o
negativamente si deve ripetere parecchie volte, « questo sarà, oppure
questo non sarà ». Se l'incosciente accetta questa suggestione, se si
auto-suggestiona si vedrà la cosa realizzarsi completamente.
Così compresa l'auto-suggestione sarebbe l'ipnotismo come lo intende il
Coué e che egli definisce con le parole : influenza dell'immaginazione
sull'essere morale e sul fisico dell'uomo.
Si vede da questa breve esposizione della sua teoria che il Coué a
differenza di quanto si fa solitamente, ricorre all'immaginazione anziché alla
volontà per ottenere l'effetto voluto dell'auto-suggestione. Egli dimostra
infatti che e l'immaginazione che influisce sul subcosciente. Così taluno
predice in anticipo che avrà l'emicrania il tal giorno, e realmente nel tal
giorno esso la risente. Egli stesso si è causato il male con l'auto-suggestione
cosciente.
Molte persone sono ammalate sia moralmente sia fisicamente perché si immaginano
di essere ammalate sia
nel morale che nel fisico. Ed è appunto su queste persone che si producono
le guarigioni più straordinarie.
Ma se l'incosciente è l'origine di molti dei nostri mali, può determinare
anche la guarigione delle nostre infermità fisiche e morali. Può secondo il
Coué non soltanto riparare il male da esso arrecato, ma di più guarire malattie
reali, tal è il suo potere sul nostro organismo.
Dalle sue esperienze il Coué ha tratto le seguenti conclusioni:
1) Quando la volontà e
l'immaginazione sono in conflitto, vince sempre l'immaginazione, senza alcuna eccezione.
2) Nel contrasto tra volontà e
immaginazione la forza d'immaginazione è in ragione diretta del quadrato della
volontà.
3) Quando la volontà e
l'immaginazione sono d'accordo, l'una non si aggiunge all'altra ma si
moltiplica con l'altra.
4) L'immaginazione può essere
educata.
Il metodo usato dal Coué per praticare 1' auto-suggestione viene così
riassunto:
Ogni pensiero che occupi esclusivamente la nostra mente, diviene vero per
noi ed ha tendenza a trasformarsi in atto. Se si riesce a far pensare ad un
ammalato che la sua sofferenza
sparisce, essa sparirà.
Nella prima esperienza si richiede al soggetto di rimanere ritto, il corpo
rigido, in piedi giunti, le caviglie ciotte; gli si dice di considerarsi come
un'asse con i cardini alla base, e che se si spinge l'asse da una parte o
dall'altra esso cade senza resistenza. Indi lo si tira all'indietro per le
spalle e se l'esperienza non riesce, si ricomincia finché sia riuscita.
Nella seconda esperienza gli si spiega che per inoltrargli l'azione
dell'immaginazione lo si pregherà di penche cade all'indietro. Chiedendogli poi
di alzare in
alto la testa e di chiudere gli occhi, gli si pone il pugno sulla nuca e la
sinistra sulla fronte e gli si dice di pensare : « Ora cado indietro, e in
realtà voi cadrete indietro ecc. ». Contemporaneamente si fa scivolare la mano
sinistra all'indietro della tempia destra sopra l'orecchio e si ritira molto
lentamente il pugno destro. Il soggetto quasi sempre cadrà all'indietro.
L'esperienza va continuata finché il soggetto cade realmente. Nella terza
esperienza si procede analogamente facendo cadere il soggetto in avanti. Nella
quarta si prega il soggetto di stringere le dita al massimo e gli si ordina di
pensare che non le può più staccare, che non può più aprire il pugno. Questa
esperienza va fatta fissando in faccia il soggetto. Se può ancora separare le
mani è segno che non ha pensato bene. Allora si ricomincia l'esperienza.
Conviene in queste esperienze usare un tono imperativo che non tollera disubbidienza.
Come si vede il Coué non fa che ripetere presso a poco tutte le esperienze
degli ipnotizzatori e con ciò prepara il soggetto alla suggestione o secondo la
sua teoria all'auto-suggestione.
Egli tratta poi l'ammalato nel seguente modo : « Sedetevi e chiudete gli
occhi. Non cercherò di addormentarvi, è inutile. Vi prego di chiudere gli occhi
perché la vostra attenzione non sia distratta da ciò che vi circonda. Ditevi
ora che tutte le parole che io pronuncerò dovranno fissarsi, incidersi, nel
vostro cervello ed è necessario che vi rimangano sempre fissate senza che voi
lo sappiate o lo vogliate in modo che il vostro organismo e voi stesso mi
obbediate. Vi ordino innanzi tutto che tre volte al giorno, al mattino, a
mezzogiorno e la sera, all'ora dei pasti, voi avrete fame e cioè voi proverete
quella sensazione piacevole che vi farà dire: « Oh come mangerei volentieri !
». E voi mangerete effettivamente volentieri, molto volentieri.... e così di
seguito.
Poi : Tutte le notti, a partire dal momento in cui desiderateaddormentarvi fino al momento in cui desiderate sevegliarvi al mattino,
dormirete un sonno calmo, tranquillo, e da esso uscirete riposato, lieto e ben
disposto».
Il lettore intravede facilmente il procedimento di persuasione usato da
quel medico, analogamente agli esempi che abbiamo riportato. Il tatto, il buon
senso del medico, la conoscenza del carattere del paziente devono servire da
guida per il modo e la forma in cui deve esprimersi per ottenere la massima
efficacia. Tutte queste suggestioni ancorche sembrarvi lunghe e forse infantili
sono invece necessarie in aggiunta a quelle particolari applicabili al
soggetto.
Infine è secondo il Coué necessario che il paziente assecondi l'opera del
medico e gli deve perciò ordinare di ripetere tutte le sere per una ventina di
volte di seguito la frase : « Ogni giorno, sotto tutti i rapporti, io vado di
bene in meglio ». Questa suggestione generica in cui va accentuato « sotto
tutti i rapporti » è più efficace delle suggestioni particolari.
Questo è per sommi capi il sistema usato dal medico francese, che abbiamo
voluto riportare un po' diffusa-niente per l'importanza che esso può avere
nelle sue applicazióni pratiche dati i successi, non tutti raggiunti da lui e
dai suoi discepoli nella lunga pratica.
Si sarebbe forse propensi a credere che questo genere di cura possa servire
soltanto per certe malattie come l'isterismo, le malattie nervose e in genere
tutte quelle in cui lo spirito ha una parte preponderante. Invece secondo
quanto riferisce il Coué stesso e più ancora i suoi discepoli il sistema si
presta per la cura di quasi tutti i mali organici. Sono state pubblicate
relazioni su casi di emorragie cessate istantaneamente, di asma, paralisi,
dolori nevralgici, dispepsia, enterite, eczema, congestioni polmonari. La cura
non avrebbe, s'intende, efficacia nelle malattie infettive, ma può essere
tuttavia di grande giovamento, se accompagna la cura principale, assecondandola
e predisponendo l'organismo alla resistenza e alla guarigione.
Sarà forse discutibile la teoria un po' semplicista del Coué ma è fuori
dubbio che il suo sistema di cura studiato bene e applicato con criteri sulla
base di lunghe esperienze dà dei risultati veramente degni di ammirazione e
dimostra di quale potenza disponga il nostro organismo. Se questa potenza è
diretta bene in maniera cosciente e saggia essa dà la padronanza sul proprio
corpo e anche sullo spirito, ci permette di sottrarci alle malattie fìsiche e
morali, e di vivere relativamente
tranquilli in
qualsiasi contingenza della vita; d'altronde questa stessa
forza puo essere di danno quando non è diretta bene e con sano criterio.
A questa stessa influenza dell'auto-suggestione sono dovute infine anche
tutte le guarigioni miracolose che in antico tempo si ottenevano nei tempi di
Esculapio e che oggi giorno si ottengono nei diversi santuari fra cui citeremo
Lourdes che è il più noto. Molto spesso i giornali portano le notizie di
guarigioni di ammalati cronici, che guariscono improvvisamente. Tali fatti non
sono né inventati né esagerati ma sono reali e ora che abbiamo esaminato il
meccanismo e che conosciamo il potere della suggestione ci appaiono tutt'altro
che inverosimili.
Infine non dobbiamo dimenticare la possibilità che si presenta talvolta di
curare un ammalato sulla base delle indicazioni da esso stesso fornite nello
stato d'ipnosi. Di queste abbiamo citato qualche esempio per illustrare certe
facoltà di chiaroveggenza degli ipnotizzati. Purtroppo tale sistema di cura non
è oggi impiegato da quasi nessun medico per ragioni abbastanza evidenti. Ciò
non toglie che la possibilità esiste e che moltissimi casi di malattia ribelli
ad ogni trattamento e ad ogni cura si potrebbero guarire ricorrendo a questo
mezzo. Esso richiede però molta pazienza e molto tempo ed è già questo un
impedimento per un'applicazione su più vasta scala.
Il Puysegur cita tutta una serie di questi casi. A complemento di quelli
già riportati ne riferiamo qui uno dei più caratteristici:
« Una donna di circa quarantacinque anni era tutta coperta di pustole e di
piaghe che si chiudevano e si riaprivano continuamente. Quando si rivolse al
medico si trovava già da circa sei mesi in quelle pietose condizioni. Pur non
potendo né dormire né riposare, era senza febbre e non aveva mai perduto
l'appetito. Sottoposta al sonno ipnotico, la donna disse che per curarla era
necessario far bollire in una pentola di buon vino rosso da venticinque a
trenta chicchi di solatro (erba mora), fino a tanto che il volume fosse ridotto
al contenuto di un bicchiere, e farle bere quella pozione tutti i giorni per
otto giorni di seguito. Quella pianta costituisce un purgante molto violento e
potrebbe essere dannoso somministrato in dosi forti. Tutti gli abitanti del
paese poi protestarono sapendo che quella pianta era velenosa.
Non volendo perciò eseguire gli ordini dell'ammalata, il medico le fece
presente durante l'ipnosi gli effetti del solatro, che potevano anche essere
funesti. Ella rispose: È necessario che non me ne parlate di ciò allo stato di
veglia, perché anch'io ritengo che si tratti di un veleno, e non lo -vorrei
prendere; ma in questo stato lo berrei lenza alcuna ripugnanza. Non temete; ciò
potrà far male ad altri, ma a me non farà che bene; è il solo rimedio the mi
conviene, e vedrete che di giorno in giorno le mie piaghe si chiuderanno e fra
dieci giorni sarò guarita. Dopo aver avuto delle altre rassicurazioni
tranquillanti sulla medicina, il medico gliela propinò tutti i giorni, però
sempre nello stato ipnotico. Tutto andò meravigliosamente bene e il decimo giorno
la paziente era parità.
Per molto tempo egli non ebbe più notizie di quella donna quando un giorno
fu avvicinato da un suo figlio dal quale seppe che il male non si era più
riprodotto ».
Da questo caso si vede come possa essere utile in molti casi
l'ipnotizzazione del malato per l'indicazione della cura da seguire, e in ogni
caso anche se la prova fosse negativa a tale effetto, per favorire con la
suggestione ipnotica l'effetto della cura e per sollevare il morale e
migliorare la disposizione
generale del paziente.
|