Come evitare le perdite magnetiche.
Un problema finanziario ha sempre due aspetti:
evitare le perdite, aumentare i profitti. Paragonando il nostro magnetismo ad
un capitale, esaminiamo ora la prima parte dell'assunto.
Poniamo intanto questo principio: la maggior
parte degli uomini creano sufficiente magnetismo personale e potrebbero
diventare degli esseri superiori se non lo sciupassero (1).
1. L'individuo non magnetico.
Facciamoci un'imagine chiara dell'individuo
sprovvisto di magnetismo. Egli è quel che si dice volgarmente uno scocciatore;
la prima caratteristica è quella di indisporre coloro che avvicina. Se
siete seccato egli aumenta il vostro malumore; se siete melanconico vi
rattrista ancor più; se vi sentite felice, la sua presenza vi pesa. Infatti è un
vero peso che voi dovete sollevare. Egli vi. domanda della simpatia,
protesta che nessuno lo comprende: si lamenta della sorte, del tempo, di una
persona qualunque.
Oltre che un brontolone è un chiacchierone. Vi
comunica i suoi segreti: vuole che voi prendiate parte alle sue noie. È un
individuo impulsivo, indiscreto, che manca di calma, di giudìzio, di misura e
d'interesse.
L'individuo non magnetico personifica l'insuccesso
: egli si lamenta sempre.
La prima cosa da fare in presenza di un uomo di tal
genere è di liberarvene. Lusingatelo, carezzate il suo egoismo, ditegli qualche
cosa che gli faccia piacere e sbarazzatevi di lui, lasciatelo andare. Voi
dovete far ciò senza indugio, perchè egli è un ladro della vostra energia
mentale.
Ricordatevi dunque di abolire subito questi
difetti, caso mai ne possedeste qualcuno. « Non lamentatevi, non accusate.
Non cercate né la simpatia né la lusingai).
(1) Vedi in Biblioteca Hermes N. 44: ECONOMIA
MENTALE (L. 6,—) un completo corso di istruzioni pratiche per economizzare le
nostre forze mentali e quindi averne sempre a disposizione. Vedi anche il N.
76: L'ENERGIA MENTALE (l'arte di accrescere il proprio potenziale nervoso) L.
6,—.
2. Il
desiderio di approvazione.
Vogliamo richiamare l'attenzione del lettore su una
delle cause più importanti ma meno conosciute di perdita magnetica, cioè il
desiderio di approvazione. Che cos'è?
Tutti, ricordando i nostri momenti di debolezza,
ricorderemo anche il desiderio che ci prende in quegli istanti di dire qualche
cosa che serva a dare ad altri, direttamente o no, un'idea della nostra
importanza, dei nostri talenti, della nostra superiorità. È il desiderio di
approvazione. Noi non ci rendiamo conto che questo desiderio è una delle più
potenti forze della natura. Esso ci spinge ad agire contro volontà, contro
ragione, contro giudizio, contro il buon gusto. Ma quel che più importa è che
questa forza pressoché irresistibile è una corrente mentale da cui potremmo
trarre profìtto invece di impiegarla a perdere energia, a « scaricarci » con un
bagliore fallace, come la scintilla elettrica di una macchina statica.
Provatevi, alla prima occasione, a reprimere
l'impulso che vi spinge a farvi l'esaltatore di voi stessi. Proverete allora un
crescente sentimento di amor proprio, di dignità cosciente, di potenza. Dopo
ogni espressione della forza-desiderio, potete sentire in modo positivo la
potenza dei vostri nervi. Vi sarà dato inoltre osservare un mutamento nel modo
di comportarsi degli altri a vostro riguardo. Essi proveranno il desiderio
ancora più vivo di farvi parlare, di conversare e intrattenersi con voi. Voi
potete sempre conservare e far crescere questo stato ricordandovi la regola
della curiosità «non soddisfatta». Lasciate stupire i vostri amici, ma non
lasciate comprender loro che avete uno scopo per agire in tal modo.
3. Perdite
di magnetismo fisico.
I nervi e il cervello, se non vi prestiamo attenzione,
lasciano perdere l'energia magnetica, nella guisa stessa di una botte mal
connessa. La nervosità, il cosidetto « nervosismo » non è altra cosa che lo
scemare e il disperdersi della forza magnetica. Il « nervosismo » si manifesta
con scoppi bruschi, arresti improvvisi, mutamenti di direzione ad angolo acuto,
instabilità, agitazione, tremore. Continuando un paragone, potremmo dire che il
magnetismo sfugge sotto l'influenza dell'agitazione come l'acqua da un
recipiente colmo che venga agitato. Ecco perchè una gran fonte di perdite è
imputabile alla debolezza e all'instabilità del sistema nervoso. Però
l'indebolirsi di questo sistema ha cause numerose e diverse.
Una delle cause che maggiormente turbano il sistema
nervoso è l'intemperanza nelle funzioni sessuali. Desideriamo esser ben intesi
perchè non è nostra abitudine spaventare per nulla. La funzione sessuale è una funzione naturale normale,
come il mangiare, il bere, il dormire, il muoversi. L'esercizio della funzione
sessuale è dunque un fatto normale, regolato dallo stimolo, dalla turgescenza
delle parti genitali. È un abuso o una degenerazione tanto l'astinenza completa
quanto la dissolutezza. Ma dove incomincia l'abuso? Un primo abuso si ha dalla
esagerata frequenza degli stimoli, provocata dalla nostra nutrizione troppo
riscaldante (1), dalla vita sedentaria, artificiosa, dai contatti, dalle
letture malsane, ecc. Un secondo abuso si ha dall'esercizio antinaturale della
funzione sessuale: vizi segreti, degradanti, coito interrotto, ecc. Un terzo
abuso, insospettato ai più, è l'abuso di eccitazione sessuale psichica. Non
imporla molto che l'atto sessuale si compia o no: anzi oseremmo dire che sino a
un certo punto la libertà sessuale è un bene. Quando per mancanza di occasioni,
timidezza, povertà, bruttezza o altro, un individuo, pur non avendo che rare
occasioni di compiere l'atto sessuale, si comporta cerebralmente come un
libertino, vale a dire quando ha un cervello da libertino, sempre occupato,
ossessionato dalle imagìni e dalle cose del sesso, le sue perdite nervose
divengono per questo fatto continue, né più né meno che se fosse un libertino
in realtà.
(1)
Vedere Biblioteca Hermes N. 70: MEDICINA NATURISTA -II. L'alimentazione
naturista.
Ciò che importa dunque nella nostra condotta
sessuale non è tanto di astenersi materialmente, quanto di astenersi
cerebralmente, vale a dire imparare a dare alle cose sessuali il giusto posto
che loro spetta e non farne argomento di continua ruminazione. Un psichiatra
austriaco, S. Freud, ha dimostrato che l'emotività, la nevrastenia, la
timidezza, la misantropia, il pessimismo, derivano in gran parte di questa
continua dispersione nervosa che il cervello occupato da imagini licenziose
subisce senza tregua.
Non indugeremo a descrivere tutte le altre cause di
dispersione nervosa prodotte da cattiva igiene e intossicazione, stitichezza,
inattività fisica, scioperataggine mentale, ecc. Chi non vive in modo normale
ne sconta le colpe non solo abbreviandosi l'esistenza, ma vivendo in modo
incompleto. Egli è una macchina che mal tenuta non rende affatto in ragione
della sua potenzialità (1).
(1) Richiamiamo
l'attenzione del lettore sull'estrema importanza che ha la conoscenza
dell'igiene personale sullo spirito. Il più valido aiuto a una riforma del
proprio modo di vivere egli troverà consultando i volumetti di questa
Biblioteca, dedicati alla MEDICINA NATURISTA (Medicina senza medicine), N.
69: Le leggi fondamentali - N. 70 : L'alimentazione naturista -
N. 71 : Acqua e moto -volumetto costa L. 6,—. Si vedano anche i vol. n.
88: La cura della nevrastenia e n. 89 : L'arte di riposare.
4 Soppressione di perdite magnetiche.
Le perdite magnetiche si manifestano colla mancanza
di auto-controllo e con movimenti nervosi. Ne risulta che gli esercizi
destinati a sopprimere queste perdite sono esercizi di controllo
neuro-muscolare.
1.
Evitate di battere o di tamburellare colle dita su una tavola, una sedia
o un oggetto qualunque. La cosa può sembrare insignificante, ma non lo è,
perchè denota della nervosità e una perdita di magnetismo, ed evitandola
coscienziosamente taglie-rete corto a questa perdita e vi abituerete a
controllare i vostri nervi. Voi non potete sperare di giungere a dominare i
vostri nervi nelle grandi cose se non siete giunti a dominarli nelle piccole.
2.
Evitate di martellare il suolo col piede. Molte persone sono afflitte da
questa abitudine quando leggono, studiano o pensano o discorrono.
3.
Evitate di dondolare il piede quando siete seduti. Quest'abitudine è
molto comune, specialmente quando si legge, si pensa o si studia. Essa diventa
talmente tirannica in molti studiosi che riesce loro impossibile pensare e
studiare senza dondolare ritmicamente il piede. Essa denota delle nervosità e
un'immensa quantità di magnetismo viene così consumata a causa della mancanza
di controllo (1).
(1) Un celebre neurologo francese, Pierre Janet,
dissente da questa teoria. Egli osserva che un'abitudine innocente dì tal
genere serve a incanalare tutte le energie fisiche superflue al lavoro mentale
e che in realtà un movimento automatico inconscio lascia libera tutta
l'attenzione psichica. Si può sempre obiettare che chi riesce a rimanere
perfettamente inerte col corpo avrà sempre maggior energia disponibile di chi
ne disperde sia pure in minima parte. Naturalmente occorre esercitarsi. E il
primo esercizio da imparare è quello che il Baumann chiamava « riposo-statua »
cioè l'immobilità, la fissità integrale, mantenuta per un tempo sempre più
lungo.
4. Evitate ogni dondolio della testa o del corpo,
ritmico o no.
5.
Evitate ogni movimento muscolare o contorsione del viso, delle labbra o
della bocca scrivendo, disegnando, lavorando. Tutte queste contorsioni denotano
una nervosità analoga a quella che si manifesta nel ballo di San Vito.
6.
Evitate di canticchiare o fischiare incoscientemente (e mentalmente!).
7.
Evitate ogni stiramento, strabuzzamento, sbattimento anormale delle
palpebre.
8.
Evitate di spaventarvi per rumori improvvisi, specialmente per lo
sbattere di una porta chiusa, uno sparo, il rumore di una caduta, le grida di
una persona.
9.
Evitate le inquietudini e i tormenti. Questi due stati dello spirito
cagionano una spaventevole perdita di forza vitale, e il fatto è così noto che
esistono agli Stati Uniti dei circoli chiamati « Don't worry Clubs », o,
letteralmente, « Club non tormentatevi » il cui scopo è di migliorare la salute
e aumentare la prosperità e il benessere dei loro membri. L'ansia e i tormenti
non hanno per sé la più piccola giustificazione, qualunque sia la loro origine.
L'ansietà e i tormenti denotano la mancanza di
auto-controllo, di una concezione veramente filosofica della vita colle sue
condizioni e relazioni, la mancanza di fiducia in sé, di fede, di pazienza. «
La libertà è il premio di una eterna vigilanza » sopratutto quando si tratta di
sfuggire alla stretta tirannica e mortale di questi due stati di spirito.
Quando essi si impadroniscono di voi, strappateli dalla vostra coscienza: se
non potete pervenirvi con alcun altro mezzo, andate in un angolo solitario e
mettetevi a gridare: «Sono libero! Sono libero!» (1).
(1) L'Inquietudine, l'ansia, l'angoscia
indeterminata sono stati da noi analizzati in varie operette dove abbiamo
insegnato anche i rimedi più efficaci per curare questi stati deprimenti.
Vedere Biblioteca Hermes N. 42: L'EDUCAZIONE DELLA VOLONTÀ - N. 57: IL
SEGRETO DEL SUCCESSO - N. 50: L'EDUCAZIONE DEL CORAGGIO.
10.
Evitate la collera, il rancore e l'odio. La legge onnipotente e
onnipresente dell'Universo è l'amore, e la collera, il rancore e l'odiò sono i
termini negativi. È coll'amore, colla legge, che voi siete entrati in possesso
della vostra personalità e della vostra individualità: infatti è coll'amore che
voi esistete, che voi siete. La vostra esistenza è un'espressione
dell'Amore, della Legge, del Tutto; e la collera, il rancore, l'odio sono i
principii negativi della vostra esistenza: principii disintegratori e
distruttori.
11.
Evitate ogni pensiero inutile. Questa regola non significa già che le
incursioni nel dominio dell'ideale, dell'imaginazione, della distrazione
piacevole debbano essere proscritte come inutili. Tali attività dello spirito
hanno il loro posto nella vita del pensiero intelligente, e dopo aver ricevuto
la considerazione che meritano formano l'oggetto di giudizi e conclusioni:
oppure, se si tratta di una semplice esposizione di fatti, questi sono
registrati o compresi. Ora, qualunque sia il caso che si presenta, allorché
abbiamo formulato un giudizio o l'esposizione dei fatti è stata
sufficientemente esaminata, tali questioni devono essere abbandonate dal pensiero
cosciente, altrimenti l'attività dello spirito diventerebbe non solo inutile,
ma anche nociva. Molte persone permettono a cose dì importanza minima di
occupare senza posa il cervello. Esse rimuginano sempre gli
stessi problemi, come il bove rimastica il cibo. Lo spirito ha bisogno di venir
rinfrescato coll'aiuto di nuove idee attinte alla fonte pura della verità.
12. Evitate ogni timore, sia della povertà, che
della malattia o della morte. Non lasciatevi invadere dal timore che una
calamità qualunque sopraggiunga, che voi vi siate attirata o che vi venga
imposta (1).
(1) Dottor Hack Tucke dice giustamente parlando
degli ipocondriaci: «La riflessione, e specialmente la riflessione ansiosa,
relativa alle sensazioni corporee, le aggrava fino a renderle morbose e può
dare origine a una quantità di disordini imaginarì ». Lo stesso può dirsi per
la riflessione sulle sensazioni intellettuali.
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