Come esteriorizzare la forza magnetica.
1. L'irradiazione magnetica.
Sappiamo dalla la parte che il nostro
organismo genera una forma di energia che irradia intorno a noi con un perpetuo
moto ondulatorio. Questa ondulazione magnetica si comunica alle persone
presenti e influisce su di loro tanto più quanto maggiore è la vibrazione.
Uno o più individui posti a una debole distanza da
voi (fino a cinque metri) si impregnano sempre più o meno del vostro influsso:
questo si trasmette senza che voi ne abbiate coscienza. L'intenzione, il
desiderio di influire specialmente su uno di essi polarizza verso dì lui la
maggior parte della vostra irradiazione. Ma questa agisce secondo una modalità
conforme al vostro equilibrio psico-fisico : potente, ma disordinata, essa
turba in maniera irritante ; se voi siete calmo e pieno di serenità ma privo di
forza di accumulazione e di una tensione d'esteriorizzazione insufficiente, la
vostra influenza sarà dolce ma poco accentuata. L'euritmia risulta da
un'energia interna espansiva, la cui emissione è regolata da una perfetta
padronanza di se stessi.
Esistono degli individui dotati di euritmia ma
senza mai aver fatto nulla per ciò: le circostanze li hanno posti nelle
condizioni necessarie. Questa qualità s'incontra a tutti i gradi della scala
sociale e la natura ne dota spesso degli esseri fisicamente brutti. Esso può
mancare affatto a una donna bella e anche ammirabile moralmente. Se col fascino
fisico essa ottiene degli omaggi, se conclude un matrimonio, ben presto viene
trascurata. Lo sviluppo magnetico deve dunque venir preso in seria
considerazione e voi potete modificarlo se lo possedete in grado insufficiente.
L'abitudine di ricevere le vibrazioni magnetiche di
una persona ne crea 11 bisogno. Abbiate una forte irradiazione e la vostra
attenzione su qualunque individuo che desideriate trattenere sarà tale che non
potrà più far senza di voi.
Per realizzare l'euritmia occorre anzitutto un
regime fisico tale che non vi sottragga forza nervosa. Se vi intossicate, se vi
strapazzate, se dimenticate di respirare ampiamente, di mantenervi puliti e
sani, l'imperfetta combustione interna produrrà una devitalizzazione nociva.
Se non imparate a dominare le emozioni, sarete
soggetto a continue perdite di magnetismo che indeboliranno d'altrettanto la
vostra influenza personale. Per poco che ci sentiamo impressionati, noi
proviamo allora una caratteristica costrizione nella regione epigastrica, ed
esattamente al plesso solare.
Si arriva a dominarsi, a conservare una
imperturbabile serenità anche nelle circostanze più penose incominciando con un
piccolo sforzo a dominare l'emotività degli impulsi di ogni giorno.
Un enorme dispendio di forza accompagna la
soddisfazione degli impulsi emozionali. Raccomandiamo dunque ancora una volta
di evitare l'espansività (non manifestate le vostre impressioni, non
diffondetevi a commentare senza fine piccoli incidenti, a criticare chi passa o
le azioni alle quali assistete). Quando avete necessità di parlare non fatelo
meccanicamente, automaticamente: pesate le vostre espressioni, sostituite a
quelle che stavate per pronunciare
impulsivamente delle altre parole
ponderate.
Non discorrete con animazione, non discutete.
Ascoltate con calma quanto vi si comunica e non esprimete il vostro parere che
se è indispensabile. Non permettete che vi si faccia parlare a vostro malgrado.
È incominciando a dominare un leggero movimento
d'impazienza che si arriva a conservare un sangue freddo imperturbabile anche
in presenza di provocazioni gravi. Il disappunto, l'irritazione, lo snervamento
determinano delle espressioni fisionomiche, ,dei gesti, degli scoppi di voce
che occorre vietarsi a ogni costo. L'esercizio dell'impassibilità è forse il
più utile per sviluppare la potenza magnetica.
Se tenete calcolo di quanto precede, avrete senza
neppur pensarvi un'attrazione notevole su coloro che vi avvicinano.
Per influenzare particolarmente qualcuno, è
preferibile rinnovare il colloquio a una breve distanza. Non dimenticate che
sotto l'influsso dell'intenzione, del desiderio, della volontà di un sentimento
vibrante, l'esteriorizzazione del magnetismo si avviva notevolmente.
Gli oggetti maneggiati a lungo o mantenuti a
contatto colla pelle, in specie la carta, la tela, il cotone, la lana, la cera,
il legno, si caricano di influssi magnetici e sono utilizzabili con vera
efficacia. Noteremo per terminare che allenandosi alla pratica del magnetismo
sperimentale, si sviluppa considerevolmente l'irradiazione (1).
2. Elementi di suggestione applicata.
Abbiamo già parlato dell'importanza della voce e
dello sguardo. Qualunque sia la meta a cui mirate quando tentate di influenzare
qualcuno, vi perverrete sforzandovi d'introdurre nel corso del pensiero del
soggetto tutti gli elementi della disposizione mentale che desiderate che egli
abbia. Non lasciate conoscere che vi piacerebbe che si provasse il tal
desiderio, che si avesse la tal idea, che si prendesse la tal decisione, che si
agisse nella tal maniera: ma avviatevi gradualmente l'interlocutore. Una prima
impressione può essere il germe di una futura passione. Una considerazione,
un'idea generale che voi esprimete davanti a qualcuno può generare in lui un
profondo turbamento. Di tre o quattro proposizioni che fate agevolmente
ammettere l'una dopo l'altra, perchè, separate, sono soggettivamente
indifferenti pel vostro interlocutore, egli subirà inconsciamente la
conclusione, mentre avrebbe rifiutato di ammetterne l'enunciazione formale.
(1) Vedere Biblioteca Hermes N. 43: L'IPNOTISMO
PRATICO (Corso Elementare) L. 6,— e N. 67: L'IPNOTISMO PRATICO (Corso Superiore)
L. 6,—.
Le vostre parole più irresistibilmente persuasive
sono quelle che non sembrano ispirate dai vostri disegni, ma che risvegliano « dopo
», nello spirito di colui a cui si rivolgono un'incitazione ad agire
conformemente ai vostri desideri.
Ricorderemo qui la forza immensa che la ripetizione
ha sulla suggestione. Una suggestione, anche se al principio non fa presa,
finisce per imporsi a furia di sentirsela ripetere. La reclame non ha una
diversa psicologia. Bevete il tal amaro! Prendete le tali pillole! Queste
frasi ripetute milioni di volte finiscono per impiantarsi nello spirito in modo
tale che voi non potete più dissociare dal concetto di amaro o di pillole il
nome dei loro fabbricanti X e Y. Il pensiero più fuggitivo lascia una traccia
durevole e cresce d'importanza ogni volta che se ne rinnova l'invocazione sotto
una forma differente.
Dunque voi dovete introdurre nell'imaginazione
dell'interlocutore, mediante allusioni impersonali, la rappresentazione
obiettiva di ciò che desiderate veder realizzato. Occorrono tatto e buon senso,
giacché se il soggetto si accorge d'essere oggetto d'una manovra, la battaglia
è perduta.
Si tratta dunque di non risvegliare la difensiva.
Poiché lo spirito umano è disposto a lasciarsi penetrare dalle idee che si
presentano a lui impersonalmente e respingere invece quelle che si cerca di
imporgli o che gli giungono accompagnate da una impressione sgradevole, bisogna
evitare davanti alla persona a cui parlate di esprimervi in modo da
contrariarla, irritarla, annoiarla o ripugnarle: tutto ciò determinerebbe in
lei una specie di risentimento che la porterebbe a respingere le vostre parole,
a sottrarsi alla vostra influenza.
Nella discussione, qualunque sia il soggetto,
bisogna guardarsi bene dall'emettere delle contraddizioni recise, ciò che
eccita l'interlocutore a sostenere aspramente il suo punto di vista e a
trascurare, senza esame, i vostri argomenti. Accogliete con calma quanto vi si
dice, senza affrettarvi a sfoderare un'opinione diversa. Se desiderate far mutare
d'avviso qualcuno fatelo gradatamente. Esprimete con tranquillità delle
considerazioni dapprima appena divergenti da quelle che cercate dì modificare e
non insistete oltre. Lasciate che la conversazione segua il suo corso.
Afferrate il momento opportuno e senza parere di farlo apposta, tornate sul
punto controverso.
Rispetto a chi vi scontenta, raddoppiate di
attenzioni. Ditegli in linguaggio corretto, calmo e sobrio gli appunto ai quali
dà luogo la sua condotta; astenetevi da commentari e conclusioni comminatorie.
Non abbiate l'aria di subire una perturbazione interiore pel suo modo di agire,
ma conservate l'atteggiamento sicuro della persona che sa ciò che vuole e non
ha fretta perchè è sicura di ottenere.
Questo atteggiamento ha alcunché che turba profondamente:
la sua singolarità impressiona assai più e in modo assai più durevole che una
scena violenta: essa impone a chi la subisce le riflessioni più modificatrici.
Assaltare qualcuno con minaccie giuste o no, manifestare dell'agitazione,
prendere un tono di sfida e impiegare delle parole offensive o diffondersi in
querimonie è ostacolare il magnetismo verbale giacché scatena un antagonismo
dannoso.
Dopo aver parlato sin qui della suggestione
indiretta, parleremo della suggestione diretta, affermativa, quella che si
propone di impressionare di colpo, potentemente.
In generale questa seconda suggestione non conviene
che alle l'orti personalità e se non si raggiunge lo scopo al primo tentativo,
si rischia di compromettere ogni cosa.
Tuttavia, sia che vogliate provocare una brusca
decisione, sia che vogliate dissuadere il soggetto da una determinazione presa
o sottoporlo all'effetto di una serie di impressioni emozionanti, potete far
uso della suggestione affermativa, vale a dire esprimere energicamente la vostra
volontà e costringere il soggetto ad ascoltarvi con interesse. Lo sguardo fìsso
centrale e la paiola coltivata secondo le nostre indicazioni riescono per ciò
della più grande utilità.
La prima condizione di successo quando si vuol
preparare una suggestione affermativa è di far uso di un'occasione in cui non
si ha il tempo misurato. I giorni precedenti notate tutti gli argomenti che vi
verranno in mente e che credete capaci di influire sull'interessato. Un piano
perfettamente combinato dovrà essere stabilito per classificare ciò che direte
in principio, quel che seguirà, le conclusioni, ecc. Un'ora almeno prima del
momento d'agire bisognerà rilassarsi in un modo qualunque per disporvi alla
calma.
Turnbull consiglia una sorta di « prova generale »
del colloquio, fatta in un luogo dove sarete assolutamente solo, dove non si
possa né vedervi né sentirvi; in un prato, per es. se siete in campagna o nella
vostra stanza di città. Dapprima respirate lentamente e lungamente durante
cinque minuti; drizzatevi allora con energia e pensate a una persona imaginaria
che voi supponete si trovi accanto a voi, seduta in una sedia vuota (1).
Parlate in maniera naturale, rivolgendovi al personaggio imagìnario con voce
forte, piena e sicura. Accentuate bene ogni sillaba. Bisogna che le vostre
parole risuonino ed escano direttamente dal vostro petto. Percorrete la camera
a grandi passi, minacciate col
dito, gesticolate in maniera tragica, insomma dite e fate tutto ciò che desiderereste dire e fare
se la persona alla quale parlate fosse realmente là.
(1) Si
può invece parlare alla nostra imagine riflessa da un grande specchio.
Questo ottimo esercizio farà aumentare la
confidenza in voi, e ne risentirete indirettamente gli effetti in mille modi.
Mezz'ora di questo esercizio quando vi sentite scoraggiato o volete aumentare
la vostra fiducia in voi stesso, produrrà un effetto sorprendente.
Giunto il momento del convegno previsto, accostate
l'interessato gradevolmente, con molta calma, senza parer provare ansietà o
fretta di convincerlo. Dopo alcune battute cortesi incominciate a sviluppare il
vostro punto di vista senza dimenticarvi di utilizzare lo sguardo fìsso
centrale, né di tener conto delle indicazioni di quanto siamo andati dicendo
sin qui per non alienarvi il soggetto. Se vi permetteste la minima vivacità di
espressione, risvegliereste la sua difensiva. Voi potete manifestare molta
emozione. Se questa emozione è sincera, avrà molto più effetto che se è
simulata, a condizione beninteso di esprimerla con misura. Nel paragrafo
successivo troverete delle indicazioni per aiutare la vostra influenza
suggestiva coll'invisibile influenza del pensiero.
Le vostre parole possono avere un effetto
immediato; esse possono anche giungere allo scopo dopo finito il colloquio. Per
conseguenza ciò che sopratutto importa alla fine di un colloquio è di
deliberarne un altro per poter usare dell'irresistibile potenza della
ripetizione. A tale scopo prendete sempre tutte le disposizioni affinchè il
vostro colloquio comporti sempre qualche cosa di attraente. Siate certo che in
tal modo, separandovi dall'interlocutore avrete lasciato nel suo spirito sino
alla prossima visita delle impressioni che serviranno ai vostri disegni.
3. La proiezione psichica.
Abbiamo già dimostrato che la nostra attività morale
(emotiva e intellettuale) trasmette il suo movimento all'ambiente, e tende a
risvegliare in coloro che ci sono vicini dei pensieri analoghi ai nostri, a
modificare il loro stato d'animo in un senso conforme a quello da noi pensato.
Noi esercitiamo dunque tutti un'influenza psichica
e nello stesso modo subiamo quella degli altri vicini a noi, o che pur essendo
lontani, hanno con noi un rapporto morale qualunque. Questa intercomunicazione
non ha nulla di supernormale : essa è inerente alla natura umana, e se lo
scambio continuo di vibrazioni mentali non dà luogo che eccezionalmente a
fenomeni immediatamente evidenti, non opera meno per ciò di
continuo degli effetti reali.
(1)
Ampie informazioni ed esercizi pratici di allenamento all'azione telepsichica si trovano nel
vol. N. 41 : LA TELEPATIA (L. 4).
È quindi stabilito che la modalità dei vostri più
frequenti stati di spirito e il genere di pensieri che emettete d'ordinario
verso gli altri, tendono a suscitare da parte loro un atteggiamento psichico corrispondente.
La vostra attrazione dunque si accresce del vostro desiderio di attirare e
anche dei sentimenti benevoli che mantenete verso i vostri simili.
L'efficacia della vostra azione deriva poi dalla
compatibilità dei vostri pensieri colla mentalità della persona alla quale
pensate; dall'energia e dall'ardore delle vostre rappresentazioni mentali,
dalla durata e dalla frequenza con cui le sostenete e finalmente dalla loro
precisione.
L'irradiazione psichica si intensifica mediante le
riserve di forza nervosa accumulate. Perciò il primo sforzo da fare se si vuole
impiegare la proiezione psichica, consiste nell'infrenare la diffusione
consueta del pensiero ed allenarsi a concentrarlo abitualmente su quanto si fa.
Così, quando parlate, non lasciate vagare il vostro
spirito: mantenete la vostra attenzione sull'effetto che desiderate che le
vostre parole determinino. Se per es. dite: «Posso sperare di vederla il tal
giorno, alla tal'ora? » imaginatevi che siete già nel momento in cui volete che
il soggetto torni a vedervi. Imagi-natelo che arriva sorridente e vi si accosta
come di consueto. Se dite : « Andrò il tal giorno nel tal luogo » e avete il
desiderio di ottenere che la persona alla quale parlate venga per vedervi,
rappresentatevi mentalmente il luogo dove volete andare, il soggetto che
arriva, vi vede, viene a parlarvi, ecc.. Questo procedimento crea le vibrazioni
volute per far nascere nello spirito del soggetto l'imagine gradevole,
tentatrice, di ciò che volete fargli fare. Insomma, quando esprimete qualche
cosa, accompagnate le vostre parole con una volizione interiore;
rappresentatevi l'effetto che volete esse abbiano.
Senza stancarvi, voi potete ogni sera, comodamente
seduto o coricato, dirigere il vostro pensiero verso tutti coloro sui quali
desiderate acquistare influenza. Arrestate a lungo lo spirito su ciascuno di
essi ricordandovi un momento il suo viso, il suo aspetto e pensando a ciò che
attendete da lui. Imaginate il contegno che vorreste vedergli adottare verso di
voi e ripetetevi mentalmente che lo adotterà senza dubbio. Questo esercizio
dilettevole aggiungerà forza al vostro magnetismo aumentando la vostra capacità
di proiezione psichica e vi preparerà così utilmente a sforzi maggiori. Esso
non tarderà a darvi la certezza della vostra influenza psichica, giacché, per
poco che siate dotati, esistono fra i vostri conoscenti delle persone
abbastanza ricettive delle vostre vibrazioni mentali ed è su di esse che
verificherete l'efficacia della vostra azione.
Quando si cerca la simpatia e si trova
l'indifferenza, quando ci si accorge di un raffredamento nell'essere che si
ama, quando si subisce l'infedeltà e l'abbandono, si sciupa generalmente
l'energia sostanziata col desiderio e l'emozione che si prova, la si lascia
esteriorizzarsi in molte inutili divagazoni invece di ricondurla senza tregua
alla sua sola espressione attiva: la volontà di modificare la persona che vi
preoccupa. Coll'aiuto dell'auto-controllo, della padronanza di sé, è
tuttavia possibile condensare in una forma determinata e durante un momento
prestabilito tutti ì pensieri relativi a uno stesso oggetto. Una vibrante
emozione, una volontà impetuosa, una mentalità autoritaria e tenace generano
una potentissima proiezione psichica capace di imporsi. Non tutti possediamo un
simile carattere, ma se è vero che un sentimento ardente, un'idea generosa, un
nobile ideale possono rendere momentaneamente intrepidi i più pusillanimi,
l'ambascia emotiva crea in tutti una iperattività emozionale che supplisce
all'irìsufficenza dei mezzi ordinari, a patto di dirigerla utilmente.
Per incominciare conviene dunque incanalare
l'afflusso dei pensieri e per ciò distrarne l'attenzione almeno per mezza
giornata. Siccome poi il miglior momento per praticare la proiezione psichica è
a tarda sera o meglio a metà della notte, bisogna far in modo da risparmiarsi
per questo momento una riserva di forza che sarà data prima da un opportuno
derivativo — per es. il lavoro quotidiano.
Se agli inizi di una crisi morale ci si sente
affranti, bisogna attendere la reazione che non potrà tardare se ci isoliamo
nella calma e reprimiamo interamente il desiderio di parlare a chicchesia
di quanto ci preoccupa. Non siate espansivo: concentrate in voi stessi le
vostre vibrazioni per poterle proiettare in un potente fascio al momento
opportuno.
Dunque, durante il giorno: 1° Rifiutate di pensare
alla vostra pena; 2° Non parlatene ad alcuno. Ripetete quante volte occorre lo
sforzo di distrarre il vostro spirito e applicatelo attentamente alle vostre
occupazioni.
La telepsichica (o proiezione psichica a distanza)
non richiede facoltà eccezionali. Per dedicarvisi si crede comunemente che sia
necessario obbligarsi a una tensione di spirito formidabile, mentre basta
semplicemente mettersi in uno stato tale che l'elemento mentale vibri da sé,
con forza, e orientare la propria attività in modo positivo.
Per prepararsi a questo, concentratevi come è stato
spiegato, in ambiente calmo e possibilmente oscuro. Chiamate a raccolta tutti i
motivi, i desideri, i sentimenti che siano di natura tale da esaltare la
volontà. È il momento di considerare ciò che si prova sotto gli aspetti più
emotivi. Bisogna ben guardarsi dal lasciarsi dominare dall'afflusso di idee
che si risvegliano in tal modo. Mantenendole sotto la sorveglianza dell'attenzione, si
sentirà ben presto partire dalle più riposte latebre della coscienza un
movimento volitivo potente.
Quando vi sentite in piena vibrazione, in «
pressione », riportate il vostro pensiero sulla persona da influenzare,
imaginandovì i suoi lineamenti, la sua statura. La precisione e la vita che si
sa mettere in questa allucinazione volontaria aiutano in modo notevole
l'efficacia della suggestione a distanza. Senza perdere di vista questa imagine
mentale, rivolgete allora tutte le incitazioni che vi vengono dallo spirito.
In generale bisogna rappresentarsi in imagine,
sotto forma concreta, ciò che si desidera ottenere e nel tempo stesso emettere
una volizione determinata, imperiosa: «voglio questo, lo determino, lo
impongo». Assistete, in una parola, in spirito alla realizzazione di quanto si
suggerisce (1).
(1) Vedere la discussione sul modo di proiettare la
volontà, in appendice al citato vol. 41:
LA TELEPATIA (L. 4,—>.
La modificazione graduale è facile. Quando si cerca
di modificare le disposizioni di qualcuno a nostro riguardo, val meglio
incominciare a suggerire un leggerissimo cambiamento dello stato d'animo che
gli conosciamo; poi si accentua questa suggestione sino a darle l'intera
espressione voluta.
È più agevole trasformare a poco a poco i
sentimenti di qualcuno che imporgli direttamente quelli che si desidererebbe
vedergli nutrire.
In principio, nelle persone non allenate alla
telepsichia, noi suggeriamo di prolungare più che si può la durata delle
sedute, e di supplire colla persistenza dell'impulsione psichica a ciò che
lascia desiderare rispetto al vigore.
Canalizzare in modo calmo durante due ore la
propria attività psichica nell'espressione affermativamente volontaria di ciò a
cui si aspira, non può non essere efficace anche pei meno bene dotati.
Beninteso, raramente una seduta basta; ciò che del
resto è un bene, giacché sarebbe assai pericoloso che avessimo il potere di
subordinare quasi istantaneamente il pensiero altrui.
Quando si è personalmente allenati a un'esperienza
di proiezione psichica, si possiede con ciò stesso un grande vantaggio. Infatti
come abbiamo visto, provare un sentimento è trovarsi in uno stato psichico tale
che facilita enormemente la sua suggestione in altri.
Ecco perchè ogni persona anche inesperta di
fenomeni ultrapsichici ne ricava un vantaggio personale. Del resto tutti
possono — seguendo il nostro corso completo di scienze ultra-psichiche —
iniziarsi praticamente a questi fenomeni in modo da ricavarne i migliori
elementi di successo.
FINE
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