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COME COMBATTERE LE CATTIVE INFLUENZE

 

Turbamenti e delusioni attribuiti all'influenza malevole di altri. - Mania di persecuzione e mitomania. - Perché l'odio genera difficilmente efAetti telepsichici precisi. - In che modo esso può agire. - Una legge generale. - Come difendersi? - Come difendere gli altri?

Tutti i neurologi, tutti gli studiosi della psiche, ricevono le lamentele di un certo numero di persone affette da disturbi sensoriali o cerebrali che esse imputano all'influenza intenzionale di altri. Attribuiscono anche, spesso, a questa influenza le loro delusioni e i loro insuccessi.

  Quasi sempre si tratta di un caso di falso addebito, di mitomania, spiegabile attraverso un processo fisiologico. Se è vero, del resto, che abbiamo quasi tutti da competere con degli invidiosi, dei nemici, degli antagonisti che una nostra sconfitta avvantaggerebbe o che il nostro dispiacere colmerebbe di gioia, nessuno senza dubbio è capace di odio così intenso e continuato per provocare ' un vero sortilegio. Che una pluralità di cattive volontà possa influenzarci negativamente, posso crederlo, ma non con da precisione e l'intensità ammesse da alcuni. Occorrerebbe per questo, oltre un ardore e una costanza poco comuni, un'abilità telepsichica e conoscenze estranee a quasi tutti.

  Abbiamo visto quanto metodo, quanta energia e insistenza occorra per far provare a qualcuno un effetto telepatico preciso. Ciò non si improvvisa. Supponiamo che X ce l'abbia a morte con Z, e vi pensi attivamente, senza tregua per mesi. Che cosa accadrà? Z sarà turbato nel suo punto più debole. Se per esempio è disattento, o molto impressionabile, lo diventerà di più e i suoi riflessi, spesso scoordinati quando attraversa una strada in mezzo a troppe macchine, potranno tradirlo. Si farà travolgere. Se X si augurasse invece non la morte, ma 1a rovina di z, sarebbe allora nel dominio finanziario che le sue facoltà verrebbero meno.

  Possiamo concludere con un'affermazione generale. Dato l'incessante antagonismo dei desideri, tutti coloro che mancano di carattere subiscono necessariamente influenze soggioganti, o svantaggiose o distruttrici. Ecco d'aspetto esatto della questione.

Ciò posto, come difendersi? Come difendere altri?

  Per quanto riguarda se stessi, è l'educazione psichica elementare che permette di isolarsi, di rendersi eterotonici alle vibrazioni psichiche indesiderate. In un'opera precedente, Le Pouvoir de la Volonté, ho detto in che cosa consista l'educazione psichica e ora non vi tornerò sopra. Uedícandosi ogni sera ad un attento esame dei pensieri, degli stimoli, delle decisioni della giornata, ognuno può rendersi conto se, e in quale misura, sia stato influenzato. Decidendo ogni mattina in conformità a una direttiva deliberatamente scelta, di come disporre delle ore della giornata, è quasi come disporre in anticipo di se stessi, abituandosi così a controllare il proprio pensiero e a restarne l'unico agente. Si può far di più: evocando a sé le influenze che concorrono a portare salute, successo, progresso, le si attira realmente. Le circostanze, per quanto fortuite possano apparire, rispondono sempre a un richiamo, a una tendenza interiore.

  Soprattutto, allontaniamo da noi ogni animosità, anche se giustificata, dimentichiamo le cattiverie, rifiutiamoci di pensarvi. Prima di tutto sarebbe dell'energia mentale sprecata, poi ciò contribuirebbe a sintonizzarci con tutta una serie di vibrazioni pregiudizievoli.

  Per migliorare la condizione di chi si crede perseguitato, la prima regola da osservare consiste nel non trattare il suo male come immaginario, anche se lo fosse chiaramente. La seconda nell'assicurargli le migliori condizioni di igiene mentale e fisico. Poi impegnarlo, sollecitarlo a praticare l'educazione psichica. Al bisogno, suggerirglielo con il metodo esposto nel testo. Infine, servirsi della tecnica indicata nel precedente capitolo.

 

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