Brought to you by ISI-CNV

 

 

IL MAGNETISMO PERSONALE

 

La sua accezione semplicista e la sua essenza reale. - Cause dell'influenza dello sguardo e della parola. - Leggi fondamentali del magnetismo personale. - La legge d'intensità e quella di lucidità. - La fermezza e l'ascendente. La legge della qualità. - Varie conseguenze.

La sua accezione semplicista e la sua essenza reale.

Da certi individui sembra emanare una specie di fascino e di ascendente; è un fatto abbastanza ricorrente. I vantaggi pratici che ne derivano, attrassero, circa un mezzo secolo fa, l'attenzione di diversi psicologi americani. Essi cercarono allora di definire la natura di un simile attributo, come anche i metodi da mettere in pratica per la sua acquisizione o il suo sviluppo e furono d'accordo nel designarlo con la seducente espressione di `Magnetismo personale'.

  Da allora, le opere sull'argomento si sono moltiplicate. Nella Bibliograpbie de Caillet, pubblicata nel 1913, si possono rilevare già quarantasei autori di trattati o corsi di magnetismo personale. L'esame di tale lettura lascia a desiderare, fatta eccezione per le opere di Hector Durville, per quanto riguarda la distinzione, insufficiente, tra l'essenziale e il superfluo.

   Secondo quanto ci dicono quasi tutti gli autori, ci sarebbero uomini `magnetici' e uomini `non magnetici'. In 'realtà, ognuno irradia un'influenza fedelmente espressiva di quelle che sono le sue qualificazioni affettive e intellettuali. Insignificante o intensa, armoniosa o disarmonica, alternata o continua, un'influenza invisibile si esteriorizza da ogni creatura umana e impressiona più o meno favorevolmente coloro con i quali essa si trova abitualmente in relazione, quelli a cui essa pensa e anche, come ho già notato, alcuni sconosciuti, messi in rapporto sintonico con l'emittente dalla loro similitudine e complementarità ricettiva. Il magnetismo personale quindi deve essere considerato come una componente consequenziale della vita psichica, cioè del pensiero, e delle sue fonti, quali ho enumerati nel 4° paragrafo del precedente capitolo. Nei temperamenti ardenti, esso è in eccesso, negli apatici, è piuttosto debole. I caratteri decisi, risoluti irradiano un magnetismo dominante tutto diverso da quello dei velleitari. Instabile negli esseri mutevoli, che oscillano spesso dall'esaltazione alla depressione, conserva invece una costanza molto efficace quando l'orientamento del corso dei pensieri, tutto teso al conseguimento di un obiettivo ben definito, ne assicura la loro convergenza. Dalle qualità morali, quali la benevolenza, la socialità, l'integrità., deriva la sua armonia che determina una risonanza simpatica nell'animo delle persone ottimiste e socievoli, come pure la loro fiducia e la loro stima. Nelle persone violente e dispotiche, il magnetismo può essere oppressivo e imporre ad alcuni una vera subordinazione, ma determina all'esterno antagonismi e scontri. Per riassumere, l'agente essenziale del magnetismo personale non è altro che l'influenza radio-psichica di cui abbiamo parlato nel corso del presente volume.

Cause profonde dell'influenza dello sguardo e della parola.

  Nelle prime opere apparse sull'argomento, sembrava che-l'aspetto esteriore, lo sguardo, la parola, l'atteggiamento fossero considerati come elementi di capitale importanza. In realtà tutto ciò è secondario. Tra due uomini, uno con un modo di fare benevolo e modesto, l'altro con un portamento ardito e ostentato, il primo può essere più magnetico del secondo.

  Cerchiamo di spiegarci. Occhi brillanti, penetranti, grandi, costituiscono un elemento fisico di ordine estetico da non sottovalutare. Uno sguardo sfuggente e insicuro suscita un'impressione sgradevole, ma la forza ammalia trice degli occhi si avvicina assai a quella del punto brillante (in questo caso un bisturi) grazie àl quale il Dott. Braid provocò per la prima volta l'ipnosi nel 1841, proprio per dimostrare che uno strumento materiale determinava lo stesso risultato del fascino umano. Esercitarsi a guardare senza sbattere le ciglia e arditamente alla radice del naso, tra i due occhi, quelli con cui si ha a che fare, sviluppa una certa forma di sicurezza; in tal senso è un esercizio utile. Ma è l'intensità della vita psichica che conferisce allo sguardo la sua influenza magnetica: ciò che sta dietro lo sguardo importa molto di più dello sguardo stesso. La fermezza interiore reale prevale qui sulla simulazione esterna dell'ardimento.

   Va da sé che un eloquio distinto, chiaro, equilibrato e deciso, costituisce un mezzo d'influenza considerevole. Il carattere fermo del pensiero, che così si esprime, conferisce d'altra parte alla voce un magnetismo di cui essa rimarrebbe priva qualora l'eccellenza della dizione, la facilità di eloquio e la virtuosità espressiva restassero le sole in gioco. Chi, meglio di un attore possiede la padronanza dei suoi mezzi vocali? Ora, questo stesso artista, così convincente sulla scena, può benissimo mancare di capacità persuasiva, di autorità, perfino di fascino, nella vita quotidiana, proprio e soprattutto quando ciò a cui tiene sopra ogni cosa diventa il soggetto di „una discussione o di una disputa. Si può dire altrettanto dell'uomo abituato professionalmente a comandare, a ottenere l'obbedienza passiva, in virtù di onorificenze e di titoli, abituatoad usare un tono perentorio, che perde spesso tutti i suoi mezzi se entra in contatto con persone che non dipendono da lui.

   Come lo sguardo `magnetico', anche la parola `magnetica', quella che penetra profondamente lo spirito, che vi fa germogliare sentimenti e convinzioni irresistibili, deriva da disposizioni interiori, da un'invisibile influenza inseparabile da qualità intrinseche, del tutto distinte dal talento oratorio. La loquacità del `bel parlatore' e le sottigliezze della retorica costituiscono elementi di suggestione verbale capaci di turbare l'immaginazione e il giudizio degli indecisi, dei -tipi troppo soggettivi e più ancora dei deboli di mente, ma restano senza effetto sugli spiriti obiettivi il cui discernimento, continuamente sveglio, controlla l'im-. pressionabilità fisica e intellettuale.

   Si può dire lo stesso per l'atteggiamento. Quello dei presuntuosi, degli impulsivi, degli infatuati, dà loro l'apparenza della sicurezza di sé; ma tale apparenza riposa su un'illusione. La sicurezza di sé, quella autentica si fonda su delle certezze: certezza di una capacità provata allo sforzo, di un sapere vasto e preciso, di possibilità realizzatrici evidenziate dai precedenti successi, di una impassibilità verificata in parecchie circostanze -pericolose. Anche in tal caso, sono ile disposizioni psichiche che emanano un'influenza, non l'imitazione dell'atteggiamento che tali disposizioni suscitano.

  Un valore intrinseco superiore non è incompatibile con la timidezza, la goffaggine, l'imbarazzo in pubblico: ciò deriva spesso dal fatto che l'interessato, preoccupano soprattutto di cose serie, della realizzazione di qualche ambizioso progetto, di alti ideali, si distoglie difficilmente dalle ricchezze della sua vita interiore e non saprebbe possedere la disinvoltura di una persona mondana. Il suo magnetismo personale, inoperante sull'immensa maggioranza, senza risonanza sull'infantilismo cerebrale di coloro che lo considerano con occhio beffardo, influisce esclusivamente sugli individui la cui mente è ricettiva al tipo e alla qualità dei suoi sentimenti e dei suoi pensieri.

  La messa in pratica dei suggerimenti e degli esercizi indicati nel capitolo precedente, elimina del resto in modo infallibile le diverse forme di timidezza.

Leggi fondamentali del magnetismo personale.

  I. L'ardore, l'attività della vita psichica determinano l'intensità del magnetismo personale.

  II. La lucidità, l'obiettività, la precisione con le quali l'attività psichica è diretta sono responsabili della conformità degli effetti dell'influenza personale alle intenzioni dell'interessato.

  I.II. Dalla fermezza di carattere dipende il grado di ascendenza che l'irradiazione psichica individuale esercita sugli altri.

  IV. Secondo la sua finezza, qualità, distinzione, il pensiero, agente fondamentale del magnetismo personale, attira verso l'emittente individualità analoghe a lui, e animate nei suoi riguardi di disposizioni identiche alle sue.

  V. Per la mediazione di questa -invisibile influenza, ogni intenso desiderio o aspirazione attira il suo oggetto; ogni avversione tende a far cessare o allontanare ciò che la ispira.

  Dai cinque punti, che commenteremo in seguito, e da ciò che precede, possiamo trarre due corollari:

   a) La misura in cui si controlla il proprio pensiero è la misura stessa del magnetismo personale cosciente emesso, detto in altri termini la misura dei risultati favorevoli che possiamo aspettarci.

   b) L'essere più debole, più insignificante, più mediocre, fosse anche per di più difforme, può acquistare, se cerchi insieme di intensificare e controll'aa4 lucidamente la sua attività psichica, un magnetismo personale capace di attrarre il tipo di persone e il genere di cose 'necessarie alla realizzazione delle sue aspirazioni o ambizioni.

La legge d'intensità e quella di lucidità.

   Quando parliamo della vita psichica, da consideriamo sotto due aspetti: intellettivo e affettivo. L'intelletto più o meno attivo, osserva, distingue, si appropria, definisce, paragona, associa, inventa. È il dominio dell'intelligenza. L'aspetto affettivo, più o meno intenso, manifesta le tendenze caratterologiche, aspirazioni, sentimenti, passioni e desideri di ogni tipo. La vita affettiva reagisce costantemente su quella dell'intelligenza. Per esempio, è proprio in ragione delle predisposizioni, dei gusti, delle tendenze che l'intelletto orienta il suo sforzo di comprensione e di appropriazione intellettuale verso un tale ordine di conoscenze piuttosto che verso un altro. Alcuni si appassionano per de scienze esatte, altri per de scienze filosofiche. Un individuo manifesta fin dai primi anni una tendenza a esercitarsi alle arti grafiche e diventerà disegnatore; un altro si interessa precocemente agli aspetti tecnici e sarà ingegnere o industriale. Per tutti si può dire che il grado d'intensità delle principali aspirazioni condiziona l'ardore della vita psichica, ardore che, stimolando le facoltà cerebrali, conferisce loro un'attività più o meno considerevole, che a sua volta traduce con un pensiero più o meno risoluto, più o meno lucido, più o meno preciso. Dallo stesso dinamismo deriva l'influenza designata con l'espressione `magnetismo personale'. Se la sua tensione è bassa e atona, il soggetto, poco emissivo, non può avere che un'influenza insignificante; solo le alte tensioni si esteriorizzano potentemente.

  Una mente, molto assennata, molto cauta, sottile, diciamo magnificamente dotata per le astrazioni, non irradia necessariamente, anche se la sua attività è notevole, una influenza assai energica per imporsi, perché la sua -influenza troverà risonanza soltanto presso mentalità analoghe. Inversamente, una natura entusiasta, focosa, appassionata, volitiva ma impulsiva, violenta, iindisciplinata, irriflessiva - quindi soggetta all'accecamento - manifesta

perfettamente tutta l'intensità necessaria a un'irradiazione psichica e telepsichica persistente, e, di fatto, essa influirà su numerose persone (tutte meno sottili di lei), ma resterà incapace di controllare il suo pensiero, quindi di dirigerlo con deliberato proposito su chiunque con la continuità e regolarità necessarie.

  Nel corso del Libro i ho scritto: "Una mentalità di signore feudale attira sempre i suoi servi". Ora aggiungo: "Non ottiene il servilismo di chi vorrebbe, ma esclusivamente di persone dalla mentalità servile".

  Inoltre, come nel dominio psichico, i simili attirano i simili, la natura dei nostri pensieri abituali, soprattutto se sono intensi, ha un'importanza prioritaria perché tende a risvegliare negli altri, di fronte a noi, disposizioni analoghe a quelle in cui noi cLmòstriamo di fronte a loro.* Lo stesso tipo di pensieri ci mette in rapporto, attira verso di noi individualità favorevoli o ostili, secondo il caso.

  Quelli la cui natura predispone all'intensità psichica, hanno interesse a porre quest'ultima sotto il controllo della coscienza psicologica, dapprima per dirigere con discernimento il suo dinamismo, poi per evitare di disperderlo, sia con manifestazioni esteriori, sia dando libero corso agli impulsi che essa genera. Quando l'intensità fa difetto, conviene cercare le cause di tale atonia. Ho trattato esaurientemente la questione in un precedente volume e non volendo far del presente libro un doppione, mi limiterò a dare alcune indicazioni generali.

  L'insufficienza energetica deriva in parte da cause puramente fisiologiche, endocrine in particolare. Nel maggior numero dei casi, risulta soprattutto dall'anarchia interiore, da una passività dovuta all'abitudine di eludere lo sforzo e a quella di cedere impulsivamente all'attrazione del piacere immediato. Un'azione di rieducazione psicologica ben assimilata, permette sempre di reagire e, in particolare, di assicurare la convergenza delle fonti di energia e del pensiero attraverso il loro metodico orientamento verso la realizzazione di un piano ponderatamente concepito.

  Bisogna metter in evidenza che per quasi tutti, l'elaborazione dell'energia si effettua in modo soddisfacente, ma essa viene dispersa, sciupata senza utilità e spesso in modo deplorevole, ciò ostacola la concentrazione indispensabile a un alto grado continuo di tensione.

  Uno dei . primi analisti del magnetismo personale, V. Turnhull, i cui lavori furono pubblicati dalla "Society for psychical Research of Chicago", :si era ben reso conto che contenendo 'tutti gli impulsi capaci di disperdere l'energia psichica, si determinava un'elevazione della sua tensione di esteriorizzazione:

  "Il desiderio sotto ogni sua forma - dice l'autore - è una corrente mentale carica di potenza, la stessa potenza che l'uomo magnetico esercita sul suo prossimo. Quando dico `corrente mentale', parlo letteralmente, non mi servo solamente di una metafora. Tutti i desideri agiscono in base al principio delle correnti elettriche e sono retti, se non dalle stesse leggi, almeno da leggi analoghe. Quando vi siete resi conto che potete trarre dal desiderio, sotto qualsiasi forma si presenti, la sua potenza e il suo magnetismo, avete scoperto, per così dire, una miniera d'oro nel vostro giardino. Perché il desiderio è sempre accessibile e la sua fonte si manifesta in un'infinità di modi. Quando cedete al desiderio, disperdete forza e diminuite di conseguenza la vostra potenza di attrazione; scaricate il magnetismo che avreste dovuto tenere in riserva al fine di attirare verso di voi le cose buone della vita. Quando avrete imparato a considerare il desiderio, non come un ostacolo ma come una risorsa, il vostro successo nella vita sarà assicurato. La forza del desiderio si manifesta sotto un gran numero di flussi mentali, quali l'impazienza, la collera, la prodigalità, l'indolenza o la vanità. Quest'ultima corrente è forse fra tutte, quella che indebolisce maggiormente. Si manifesta sotto forme così insidiose che un uomo non si rende conto, spesso, che cerca con deliberato proposito di soddisfare la vanità,.che agisce in lui in modo indistinto.

  "Quindi il modo di procedere, non appena sentite una corrente di desiderio, è quello di trattenerla in voi, di rifiutare di soddisfarla. Attraverso lo sforzo cosciente della vostra volontà, vi preservate dalla scarica debilitante di forza e nello stesso tempo create uno stato di attrazione, che esisterà per tutto il tempo in cui tale desiderio non sarà neutralizzato dalla soddisfazione. Serviamoci dapprima di un esempio fra i più comuni e più capaci di indebolire la corrente della vanità, il desiderio di sorprendere.

  "In primo luogo, cercate di capire l'importanza della riservatezza. Quando avete una notizia, per quanto banale, nonostante il piacere che provereste nel comunicarla a un conoscente, conservate il silenzio perché rappresenta una prima prova della messa in atto dell'acquisizione del magnetismo attraverso la repressione del desiderio. Il vostro segreto è un'unità di magnetismo mentale messa in riserva nella batteria del vostro cervello, e il segreto custodito produce una forza che ne attira un'altra dal di fuori, allo stesso modo in cui R vostro denaro messo in banca matura gli interessi. Più segreti avete nella riserva del vostro ,spirito, più è grande l'impressione e l'attrazione che esercitate! Inoltre, quanto più padroneggiate i vostri impulsi, tanto maggiore è l'accumulo di forza di riserva che rimane latente, intatta e pronta a servirvi nelle_ iniziative importanti".

  Alcuni giorni sono sufficienti per verificare l'efficacia del metodo suggerito da Turnbull. Tutto avviene come se il fatto di contenere ogni impulso, di astenersi da ogni manifestazione espansiva, di reprimere ogni forma di desiderio, ricaricasse, positivamente, la `batteria di riserva'. Ciò non nuoce affatto alla socialità, anzi al contrario, perché moderando le manifestazioni esterne, misurando la portata delle proprie parole, ascoltando più volentieri di quanto non si parli, non si può che produrre un'eccellente impressione.

  Quando Turnbull indica nella vanità una delle principali cause di dispersione psichica, mette in guardia 'lo studente contro questa tendenza, assai naturale ma perniciosa, tendenza che si può osservare a ogni istante in parecchie persone, tendenza a ricercare l'approvazione, a dare direttamente o indirettamente un'idea favorevole delle loro qualificazioni, a `farsi valere'. Evitate, dice Turnbull, di provocare la lusinga. Guardatevi dal fare mostra delle vostre conoscenze, del vostro sapere, della vostra abilità. Vincendo tale tendenza, ci si abitua non. solo a ",trattenere in sé un potenziale" che contribuirà ad innalzare la tensione d'esteriorizzazione magnetica, ma anche a controllare il pensiero, fatto che costituisce la principale condizione richiesta per praticare sistematicamente da telepsichia, come. ho più volte ripetuto nel corso del volume.

La fermezza e l'Ascendente.

  Cercare di dare allo sguardo un'espressione decisa, parlare pacatamente con un tono affermativo, comporre con abilità le frasi, infine mantenere una maschera imperturbabile: tali sono le principali raccomandazioni fatte all'interessato nella maggior parte dei corsi sul magnetismo personale. Il rispetto di tali raccomandazioni esercita utilmente la volontà deliberata e concorre alla padronanza di sé.

  Tutto questo aiuterà in modo consistente colui a cui è dato di comandare, di dirigere, senza conferirgli tuttavia iLL profondo ascendente dell'uomo al quale i subordinati obbediscono anche quando non si sentono sorvegliati, seguito volentieri dai suoi pari e preso in considerazione dai superiori. Un tale ascendente deriva dalla qualità del carattere che si chiama `fermezza' e che dà al pensiero, quindi al magnetismo personale, una potenza dominatrice a cui niente può supplire.

   In che cosa consiste dunque -la fermezza? Consiste nel conformare se stesso inflessibilmente alle decisioni prese, nel compiere ogni giorno, a dispetto di ogni motivo fortuito conseguente o inibitorio, e nell'ordine previsto, il programma di attività che ci si è assegnati, nell'astenersi da tutto ciò che si giudica inutile e dannoso, nel resistere a ogni influenza umana o circostanziale tendente eventualmente a dissuaderci dall'osservare le regole precedenti.

   Tale definizione, volutamente rigida, rappresenta l'assoluto della fermezza. La misura in cui un uomo ne realizza tutte le componenti, segna la misura del suo ascendente magnetico. Può essere amato (se è giusto, benevolo, diplomatico) oppure detestato (se è pieno d'arbitrio, duro e sprovvisto di tatto). Nei due casi, la sua influenza dominante resta identica. Inversamente, un uomo simpatico e anche profondamente buono, ma senza fermezza, ha poca autorità e difficilmente resiste all'ascendente degli psichiami risoluti. Anche questi, pur stimandolo, abusano a volte di lui. Il fatto è che il magnetismo personale non è un `agente' semplice, ma un'influenza composita, una risul. tante fedele di tutti gli elementi della psicologia individuale.

La legge della qualità.

  La sottigliezza dell'intelligenza gioca un ruolo distinto da quello di ciascuno degli elementi che abbiamo preso in considerazione. In particolare, essa determina il campo dell'influenza psichica individuale: non possiamo influire in modo apprezzabile su spiriti più sottili del nostro, perché le nostre vibrazioni mentali non troveranno in essi alcuna risonanza, proprio per il fatto che esse esprimono un tipo di pensieri meno precisi e meno elevati di quelli che sono loro familiari.

  Se due persone pensano su piani molto distinti, emettono su lunghezze d'onda senza reciproca ricettività. Un'attrazione fisica, una coincidenza di ambizione possono momentaneamente avvicinarli, illuderli sull'unisono reale nel loro più profondo intimo; ma, come l'abitudine non tarda a smussare l'intensità delle reazioni sensoriali, l'egotismo genera discordanze d'interessi, e allora le divergenze profonde, mascherate per un momento, si rivelano e la dissociazione, se non l'antagonismo, ne è la conseguenza. Chi si assomiglia si unisce; ognuno si aggrega in un gruppo, una catena di individui che presentano con lui delle analogie psicologiche. Un incontro di natura fortuita e seguito da un'amicizia armoniosa, assidua, rivela spesso imponderabili affinità che, da lungo tempo, e inconsapevolmente, mettevano in rapporto le due parti.

  La nobiltà morale non ha minor importanza dell'intensità della vita interiore, della fermezza della volontà, della lucidità di giudizio e della precisione delle rappresentazioni mentali. Questa integrità morale, almeno quale io la concepisco, comporta prima di tutto un'equità che non deve mai venir meno, un profondo senso di giustizia senza il quale l'onestà, l'integrità e la lealtà restano relative. L'uomo equo desidera soltanto ciò che è giusto e usa esclusivamente mezzi irreprensibili. Fedele alla parola data, per le piccole come per le grandi cose, coscienzioso nel soddisfare agli obblighi che ha contratto, ispira e si crea simpatie soprattutto tra quelli da cui può attendersi una complementarità favorevole. ,Il suo magnetismo personale gli attira coloro che ricercano `una persona di fiducia', senza che egli si dia da fare, con iniziative, sollecitazioni, proteste, per attirare o fissare l'attenzione altrui.

  I sentimenti altruisti, soprattutto se si manifestano assennatamente e senza debolezza, integrano l'irradiazione personale con una proprietà benefica capace di suscitare negli altri un'eco della loro parte migliore, quella che del resto, frena negli esseri più tarati i cattivi istinti e inibisce le peggiori intenzioni, covate da alcuni. Se è vero che anche il pensiero più fuggevole lascia una traccia duratura, l'indulgenza (giusta e comprensiva considerazione delle possibilità di ognuno), la benevolenza, la bontà, parti integranti del carattere, agiscono attraverso la mediazione radio-psichica con un'efficacia corta e benefica. I sentimenti altruisti conferiscono al magnetismo personale la proprietà di continua attrazione e fascino, privilegio incompatibile con l'aridità d'animo.

Varie conseguenze.

   I nostri pensieri, le nostre emozioni agiscono prima di tutto su noi stessi. Le loro ripercussioni sulla composizione chimica del sangue, sull'attività viscerale, sulle funzioni endocrine sono sperimentalmente verificate. Alcune determinano effetti decisamente tossici, ben conosciuti fin dalle esperienze di Pavlow. Secondo la loro azione regolatrice e stimolante, o perturbatrice e deprimente, svolgono un ruolo salutare o nocivo.

   Ogni serie di immagini mentali, considerata con compiacenza e a lungo, tende del resto a riprodursi, a imporsi, a determinare degli atti, a intromettersi nel determinismo del comportamento. L'idea fissa e l'ossessione non hanno altra origine. Essa attira inoltre dal di fuori influenze analoghe alla sua, e se ha per oggetto una o più persone, la sua -risonanza provoca nei nostri riguardi disposizioni amichevoli o ostili secondo il caso. L'invidia, la gelosia, l'astio, il rancore, l'odio devono essere considerati come forze pericolosamente risonanti, forze destinate a disorganizzare e ferire se stessi.

   L'osservazione ci. insegna che vi è intorno a noi tutto un mondo di forze sottili di cui alcune sono portatrici di fiducia, di vivacità, di ottimismo, di energia, di buone aspirazioni. Viviamo in un oceano di vibrazioni, alcune favorevoli, costruttive, altre dannose e perturbatrici: impariamo ad attirarci le prime e isolarci dall'azione delle seconde.

   Alcune anime nobili nutrono buoni pensieri anche verso coloro che vogliono loro o fanno loro del male. Sarebbe troppo domandare altrettanto alla maggior parte di noi; ma non fosse altro che per l'igiene mentale, è meglio considerare con la più perfetta indifferenza ogni persona con cui abbiamo dei motivi di risentimento, eliminarla dal nostro campo mentale, rifiutare di pensarci. È in casi simili che si rivela particolarmente preziosa la superiorità del pensiero deliberato sul pensiero spontaneo.

  Vi sono altre emozioni, quali il timore e l'apprensione, di cui è bene rendersi padrone. Del resto ognuno può osservare che raramente avviene ciò che temiamo; l'avversità reale differisce quasi sempre dalle eventualità la cui possibilità ci tormentava: i `colpi della sorte', generalmente imprevisti, arrivano improvvisamente. Il fatto è che ogni angosciosa prospettiva, se essa fa insorgere lospt'rito con sufficiente vigore, si trova quasi sempre stroncata: raramente si verifica ciò che fermamente siete deciso a non subire, perché la• vostra influenza telepsichica lo allontana o ve ne tiene lontani.

  -Il seguace del `magnetismo personale', intendo colui che lo pratica, dispone di uno dei più sicuri mezzi di autodifesa. Per quanto handicappato possa essere al momento in cui comincia a mettere in pratica i principi e i procedimenti telepsichici, sa che progressivamente supererà le oppressioni, le costrizioni e gli ostacoli, che trasformando se stesso, modificherà, -per ciò che lo riguarda, la mentalità di quelli che lo circondano e gli imponderabili fattori dalla cui risultante derivano le circostanze, il clima del suo avvenire. Mettendo da parte ogni superficiale ottimismo, faaffidamento sulla propria attività, il proprio sforzo, perspicacia, ingegnosità, invece di vivere, come tanti altri, nell'aspettativa di avvenimenti fortuiti e gratuiti.

  La continuità, la persistenza, la convergenza simultanea dei suoi pensieri verso gli obiettivi che vuole raggiungere gli preparerebbero la strada verso ciò che, al momento attuale, gli sembra inaccessibile. Animato da una lodevole fiducia, giustificata dall'energia che egli spende silenziosamente giorno per giorno, senza distogliersi da ciò a cui mirano le sue aspirazioni, conserva uno stato d'animo calmo, attento, raccolto e conosce una serenità interiore che nessuna sorpresa sconcerta a lungo. Anche se `perde una battaglia', non si abbatte, e non perde né il suo tempo né le sue energie a lamentarsi, o a ricercare, esprimendo de sue lagnanze, la compassione di chicchessia, lo stimolo di bevande forti o i diversivi dissoluti. Fa ricorso all'isolamento, alla meditazione, riunisce le sue forze, cerca e trova in che cosa le circostanze richiedano un riadattamento del suo piano. Una volta riveduto il suo programma, si rimette all'opera e, di nuovo agisce con risolutezza. Da un errore, da un eventuale insuccesso, da una contrarietà, trae un insegnamento, riflettendo sull'origine, sulle cause che lo hanno determinato. Così, il suo psichísmo, i suoi mezzi d'influenza e d'azione si arricchiscono degli insegnamenti dell'esperienza, perché egli cerca di comprenderli con intelligenza e di reagire senza disorientarsi.

  -Si capisce che quando si tratta di intraprendere un'azione mentale, di suggestionare, di 'imporre qualcosa a qualcuno l'uomo abituato a una concentrazione sostenuta e efficace dispone di un innegabile vantaggio. La sua situazione è paragonabile alla condizione del culturista abituato all'esercizio fisico, per il quale il trasporto di un peso qualsiasi o ogni altra fatica eccezionale sarà infinitamente più leggera di quanto non sarebbe se avesse lasciato ridursi la sua capacità toracica e atrofizzare i suoi muscoli.

  Lo ripeto ancora una volta: il meno dotato, il più debole, l'inerte, (lo stuporoso può, se ha una certa continuità nelle idee, dinamizzare e dirigere la sua invisibile influenza con un'applicazione perseverante. Le prospettive che gli si offrono terranno all'erta ' l suo spirito e lo incoraggeranno momento per momento nel compito che intraprende.

 

back                                       Back to Index                                                  next