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LA CATENA TELE_SIQIICA

 

Principio della catena. - Pratiche empiriche. - Catena preordinata. - Obiettivi materiali. - Trattamenti fisici. Trattamenti morali. - Contro-catena.

Principio della catena.

Inconsapevolmente, ognuno di noi entra in invisibile rapporto con quelli i cui pensieri, aspirazioni, bramosie sono complementari o analoghi ai propri. Inversamente, noi -influiamo sulle menti opposte o diverse dalle nostre come queste agiscono su di noi in modo stimolante e perturbatore, secondo che noi siamo più forti o più deboli.

  Quando parecchi individui perseguono concordemente lo stesso obiettivo, formano una specie di batteria mentale di un'efficacia particolare, tanto più potente in quanto resta silenziosa e segreta, al fine di non risvegliare possibili oppositori.

  "La corrente emessa da una piccola cerchia di individui ben uniti e sempre d'accordo è di un valore inestimabile e potente, dice Prentice Mulford: attrae verso il gruppo il pensiero e la forza di spiriti saggi, vigorosi e benevoli, che verranno in suo aiuto non appena uno dei suoi membri ne manifesterà il desiderio. La genesi di pensieri nobili e puri emessi in comunione, la ricerca della verità, il desiderio ded bene universale purificano l'intelligenza, accrescono l'energia, preservano dall'errore e dalle delusioni, migliorano la salute. Essa comunica inoltre una potenza che attira tutti i beni materiali".

Una famiglia unita e ben ordinata rappresenta il tipo della catena più feconda che ci sia. L'accordo organizzativo, l'equa distribuzione dei compiti, un obiettivo comune ben definito a cui tutti cooperano, il consenso all'autorità che le responsabilità e l'esperienza comportano: tali sono le caratteristiche di una catena familiare perfetta, in grado di apportare salute, successo e piacere.

  Parlando in senso generale, abbiamo tutto l'interesse a vivere in un gruppo ristretto in seno al quale potere esercitare un'iniziativa coordinata con quella di tutti i suoi membri. La dispersione e la passività annullano le risorse mentali anche nei meglio dotati. In Vos Forces, sua opera maggiore, Prentice Mulford, già citato, ha descritto mirabilmente il meccanismo delle interazioni psichiche.

   "Ogni luogo di riunione, ogni salotto, dice, in cui si incontrano degli sfaccendati, più o meno sotto l'influenza di uno stimolo, ogni ambiente, qualunque -sia la sua destinazione convenzionale, nel quale vi si mente o vi si svolge qualche pratica 'illecita, è un serbatoio di pensiero inferiore. Vi zampilla, benché invisibile, così reale come l'acqua che sgorga da una fontana. Ogni gruppo di individui chiacchieroni, ciarloni, diffamatori, scanda disti è una fonte di cattivi pensieri, come pure una famiglia in cui regnano il disordine, le parole pungenti, gli sguardi malevoli, l'umore bisbetico. Anche dotato di una sana struttura mentale, nessuno può vivere in un simile ambiente senza esserne influenzato. $ necessaria una continua tensione delle proprie forze per resistervi. Si è inevitabilmente immischiati, si finisce per essere preso nella rete, accecato datila oscura meschinità dell'ambiente, schiacciato dal suo peso. Avete potuto constatare personalmente in che misura vi liberate da ogni desiderio disordinato quando lasciate la città per risiedere in campagna.

  "Circondati come siamo dall'invisibile forza-pensiero, continua Mulford, diventa una necessità ricercare esclusi-vamente la presenza di quelli le cui aspirazioni sono naturalmente sane. Riunirsi spesso con un gruppo così caratterizzato farebbe nascere attraverso una tacita comunione una corrente limpida di pensiero. Con una tale cooperazione ogni membro dei gruppo avrà più forza per mettersi al riparo, durante il giorno o la notte, dagli attacchi ostili. e dalle influenze distruttrici che ci circondano. Si costituirà così una catena che farà accedere ogni membro alla regione più spirituale, più pura, più alta e più potente".

  Così il nostro comportamento, secondo l'orientamento dei pensieri che esso implica, ci integra o in una comunità psichica sana e costruttiva o in una confluenza di forze disgregatrici.

Pratiche empiriche.

  La conoscenza delle interferenze radio-psichiche ha dato origine a un certo numero di pratiche superstiziose, il cui carattere empirico limita notevolmente l'efficacia, perché presuppone un consenso che si trova esclusivamente tra mentalità soggettive. Pratiche di tal genere sono per esempio le `catene di preghiere' che, diffuse in diverse regioni, trovano credito nonostante la disapprovazione dei ministri del culto ortodosso. Numerose persone trovano, un giorno, nella posta una formula di invocazione accompagnata dall'avviso categorico (con la minaccia di ogni sorta di calamità), di ricopiare sette volte la detta formula, poi di spedirla a sette persone ordinando a ciascuno di fare altrettanto. A quelli che obbediscono vengono promessi salute, guadagni e piaceri come pure fortuna eccezionali. Non eseguire gli ordini significherebbe `spezzare la catena' e tagliare il filo di una specie di spada di Damocle. È chiaro che alcuni obbediscono più per paura che per convinzione. Ora, cedere alla minaccia equivale a porsi in una condizione di passività quando invece il , vigore psichico procede direttamente dall'iniziativa e dall'obiettività.

   Ci sono stati anche i `club successo' di cui il primo fu lanciato negli Stati Uniti versori 1900 da A. Victor Segno, autore di un'opera intitolata La Loi du Mentalisme. Ogni socio riceveva tutti i mesi un plico contenente una breve formula. In teoria, ogni giorno e nello stesso istante, tutti gli aderenti si mettevano in comunicazione mentale leggendo la formula-chiave e il potenziale-pensiero di tutti agiva a profitto di ognuno. Perché una tale pratica potesse dare dei risultati, sarebbe stato necessario che la formula ispirasse rappresentazioni identiche in tutti, mentre invece ciascuno la considerava diversamente secondo il grado di cultura, le predisposizioni e i desideri particolari, diciamo "attraverso la lente colorata del suo subcosciente".

   Le concezioni di Segno non mancavano di una certa portata, 'ma il suo tentativo fece fiasco, perché non teneva conto dell'infinita diversità delle menti, quindi del numero ristretto delle possibili sintonie.

Catene preordinate.

  Voglio ora occuparmi delle condizioni che bisogna soddisfare, per costituire, con deliberato proposito e con cognizione di causa, una catena di influenza telepsichica. Ecco le condizioni:

   a) Ognuno dei partecipanti deve conoscere le leggi che regolano l'influenza telepsichica;

  b) Tre di loro - almeno tre - dovranno essere sperimentatori già provati, sicuri di se stessi, avendo già ottenuto in passato risultati indiscutibilmente positivi mettendo in pratica le indicazioni esposte nella prima parte del testo. Se ce ne fosse solo uno, la sua superiorità (anche giustificata) provocherebbe scetticismo nello spirito di alcuni dei suoi cooperatori; due, numero bipolare, non conviene perché determinerebbe inevitabilmente antagonismo. Tre o più di tre permettono l'armoniosa sinergia;

  c) L'obiettivo considerato deve essere tale che tutti i partecipanti provino nei suoi riguardi un'intensa e ardente bramosia;

  d) Una visione complessiva comune, un piano concepito e deciso con il consenso di tutti, poi suddiviso in tappe da percorrere gradualmente, si rendono indispensabili.

  Chiarito ciò, resta da considerare il modus operandi, che si presenta sotto un triplice aspetto:

   1°. Tutti i partecipanti riuniti in silenzio,* il più spesso possibile, soddisferanno alla creazione delle immagini mentali e allo sforzo di concentrazione previsti per la seduta in corso; 1',ordine e l'oggetto delle sedute saranno definiti dai tre leader della catena;

  2°. I giorni in cui i partecipanti non si riuniscono, ognuno di loro, in uno stesso momento per tutti, si isolerà nel silenzio e (dopo aver visualizzato con l'immaginazione tutti i suoi colleghi) effettuerà lo sforzo psichico conforme al programma previsto par quel giorno;

   3°. L'attività intellettuale e materiale di tutti sarà regolata, nel corso della vita quotidiana, in funzione dell'obiettivo perseguito.

  Anzi a proposito di tale obiettivo, una sola considerazione si impone: che sia legittimo, cioè conforme ai principi dell'integrità morale più irreprensibile.

   Nel vii paragrafo vedremo che misconoscere la legge suprema dell'Equità comporta automaticamente conseguenze negative di importanza esattamente proporzionale alla potenza esercitata. 

Obiettivi materiali.

  Ogni comunione di interessi implica una catena telepsichica alla quale partecipano inconsciamente tutti gli intecessati. Se uno di loro, munito di una conoscenza esatta e di una sicurezza sperimentale acquisita con la pratica, esercita sui collaboratori un ascendente tale da far di lui un `leader', ila coordinazione degli sforzi di tutti rimane realizzata con molto vantaggio. L'essenziale è che il buon andamento dell'affare, il suo contenuto, il suo sviluppo restino continuamente in primo piano tra le preoccupazioni degli associati. La totalità delle bramosie ardenti costituisce allora una sinergia estremamente potente. Le divergenze relative alla condotta dell'affare stesso contribuiscono però ad attenuarne il rendimento, perché. provocano una dispersione delle forze mentali direttrici e una conseguente inibizione. Allo stesso modo, la concentrazione d'insieme viene ad essere diminuita quando uno dei partecipanti sente più interesse per un obiettivo personale, privato, piuttosto che per l'obiettivo comune.

   Le migliori condizioni psichiche di successo finanziario, industriale o commerciale stabili sono, per ordine d'importanza, le seguenti:

a) Pensiero in armonia con l'interesse generale;

  b) Comportamento leale nei confronti della competizione;

  c) Gerarchia interna al gruppo giustificata da una giusta valutazione delle qualità individuali e armoniosamente coordinata con il consenso di tutti;

  d) Assemblee regolari e frequenti dei dirigenti al fine di fare il punto della situazione, di confermare (adattandole al momento presente) le loro decisioni teoriche e di comunicare un impulso rinnovato agli esecutori;

  e) Attuazione delle indicazioni date nel paragrafo 3, per quanto riguarda le sedute, specialmente quelle dedicate alle emissioni telepsichiche collettive.

   Trattamenti fisici

  Le persone vicine a un malato influiscono collettivamente su di lui, non sempre in modo armonico, per quanto bene intenzionati, perché l'unanimità dell'affetto non si accompagna necessariamente a quella del pensiero, dell'atteggiamento e del comportamento.

  Quando noi usiamo la parola `psichismo', intendiamo con questo l'attività puramente intellettiva e la vita affettiva insieme: l'una e l'altra sono inseparabili. Potremmo paragonarle a un ingranaggio di due ruote dentate in cui la forza che anima una determina nell'altra un movimento connesso. Supponiamo che in seno a una famiglia ben unità vi sia un malato il cui stato impietosisce tutti. Si crea così una catena affettiva, la cui influenza collettiva contribuisce a sostenere la vitalità e il morale del malato. La catena sarebbe più efficace se almeno uno dei partecipanti, fornito di conoscenze fisiólogiche e patologiche sufficienti, fosse in grado di rappresentarsi con precisione, prima di tutto in che modo i meccanismi interni del malato si sono alterati, poi il processo normale di un'evoluzione dalla condizione attuale all'equilibrio, cioè alla guarigione. Questi, effettuando ogni giorno con tutti gli intimi una seduta di emissione telepsichica, dirigerebbe utilmente il totale delle energie psico-affettive rappresentate da quella batteria umana che è la catena. L'optimum sarebbe un'azione esercitata da parecchi specialisti, individualmente preparati all'osservazione delle indicazioni . del capitolo iv.

  Nelle malattie gravi si tratta, prima di tuttQ, di transfondere nel paziente un potenziale di energia destinato a sostenere le reazioni di autodifesa; in secondo luogo si penserà ad attenuare la sofferenza; infine il sonno del paziente sarà oggetto di un'attenzione particolare, perché il fatto di dormire ogni notte, profondamente e a lungo, contribuisce in larghissima misura alla guarigione.

   Nelle malattie croniche, come nelle gravi crisi, è di primaria importanza riattivare l'energia vitale. In secondo luogo, conviene suggerire al malato uno scrupoloso rispetto delle prescrizioni igieniche corrispondenti al suo stato. Queste due condizioni insieme bastano a migliorare notevolmente lo stato generale del malato; inoltre rendono possibili le modificazioni tissutali, funzionali e organiche che ognuno degli operatori si rappresenterà chiaramente e con intensità, in perfetta unanimità con tutti i membri della catena.

   Il miracolo immediato e i miglioramenti molto rapidi sono eccezionali: occorre tempo e perseveranza per effettwaTe cure radicali e permanenti per mezzo dell'azione telepsichica, ma essa si rivela spesso efficace là dove tutte le altre terapie avevano fallito. Non vi sono casi, per quanto disperati possano apparire, in cui essa non possa determinare risultati apprezzabili.

Trattamenti morali

   Ispirandosi ai lavori del Dupre, alcuni psichiatri considerano la perversione parallelamente alla mitomania, all'iperemotività e alla paranoia come una psicosi costituzionale. In verità sembra che alcuni individui manifestino insieme e continuamente l'amoralità e l'inaffettività che, secondo Regis, caratterizzano la costituzione detta 'perversa'. Dupré insiste sulla irriducibilità delle tendenze proprie di questa costituzione e che si traducono con la 'recidività continua e l'incorreggibilità. Se è vero (e tutto porta ad ammetterlo) che la costituzione `perversa' deriva da un'anomalia della struttura cerebrale, diciamo da una singolarità anatomica, quelli che la considerano dal punto di vista fisico e patologico, non possono che dichiararla incoercibile. Abbiamo però il diritto di disperare?

   Il cervello, organo materiale del pensiero, può benissimo essere concepito come lo strumento dell'entità psichica invisibile la cui realtà è stata messa in evidenza da certi fenomeni di esteffiorizzazione * e di sdoppiamento - certamente eccezionali - ma perfettamente verificati. Tale entità che i teosofi designano con l'espressione `Il Pensatore' giocherebbe nei confronti del cervello un ruolo analogo a quello del pianista nei confronti del piano.

  Ad ogni modo, l'esperienza mostra che una catena di volontà sufficientemente capaci di concentrazione intensa, prolungata e regolarmente effettuata, determina a poco a poco modificazioni assai profonde per attenuare in larga misura le anomalie più gravi. I risultati sono più rapidi quando si tratta di influire su un individuo normale momentaneamente fuorviato da qualche trasporto passionale squilibrato dagli effetti di una vita dissipata, o più generalmente ridotto in una condizione degradante.

  Per ottenere un nuovo comportamento, è bene suggerire prima di tutto al soggetto i pensieri, le disposizioni morali in grado di produrre il cambiamento di condotta desiderato. Esse nasceranno come pensieri spontanei e, perseverando nello sforzo di suggestione, ben presto diventeranno predominanti: insofferenza per il tipo di soddisfazione deleteria al quale si è abituato, avversione per le conseguenze degli errori presenti, desiderio di ciò di cui essi lo privano, risveglio del sentimento della dignità e di aspirazioni più nobili.

   Come per tutti gli interventi telepsichici, è necessario che un piano sistematico, suddiviso in tappe e :programmato fino nei dettagli per ogni seduta, sia concepito, di comune accordo, da quelli che insieme intraprendono il trattamento di una deviazione morale, perché la concordanza delle loro rappresentazioni, il loro unisono ne assicura la sinergia.

   Come ho già avuto occasione di precisare, la suggestione mentale ha rispetto alla suggestione verbale il vantaggio

    * Specialmente l'eteroscopia, almeno quello dei suoi procedimenti che permette al metagnomo di leggere nell'inconscio di un'altra persona. di non suscitare reazioni contrarie. Si può ritorcere il ragionamento più assennato, resistere agli ammonimenti più convincenti, e meglio espressi. Infatti le suggestioni verbali risvegliano quasi sempre automaticamente una sorda resistenza, una deplorevole avversione. Quelli che si assumono il compito di influire mentalmente sul morale di un individuo hanno tutto d'interesse ad evitare ogni ricorso alla parola, in altri termini, a suggestionarlo unicamente a sua insaputa.

Contro-catena.

  Si sa che ogni azione genera una reazione uguale e contraria. Così, il dinamismo irradiante da una batteria di influenza psichica, per quanto abilmente congegnata, determina immancabilmente la formazione di una catena antagonista, quando i risultati a cui mirano i suoi promotori implicano il misconoscimento dei diritti altrui. L'arbitrio e il dispotismo galvanizzano di colpo le energie mentali dei più lucidi e forti fra i danneggiati; poi l'invisibile risonanza della loro rivolta interiore si trasmette di giorno in giorno a numerosi altri e li coordina in una somma sempre crescente di focolai di emissione.

  Negli anni trenta in un paese d'Europa, si costituì sotto l'egida di alcune volontà risolute un centro di influenza telepsichica di, una forza senza precedenti. I suoi organizzatori riuscirono a porre novanta milioni di uomini in una condizione di monodeismo fanatico.* Tutto ciò che noi abbiamo osservato, appreso e verificato tende a mettere in luce un fatto: il creatore della catena in questione procedette - intuitivamente forse, ma con una perfetta precisione - in conformità alle leggi del fenomenismo inter-psichico. L'impulso centrifugo, irradiato dal vertice alla base (cioè da una volontà propulsiva alla moltitudine dei passivi, attraverso la gerarchia di molte catene intermediarie), ritornava al vertice in modo centripeto, moltiplicandone allora incommensurabilmente la potenza. Proprio per il fatto della sua implacabile imperiosità, la formidabile catena portava in sé, fin dall'origine, il determinismo del suo proprio annientamento. L'intensità della rivolta silenziosa di qualcuno, diffondendosi anche dal fondo delle prigioni, si comunicò a centinaia di esseri, fino a che continenti interi vibrarono all'unisono.

  E come si manifestò, sostanzialmente, il contraccolpo? Attraverso l'alterazione progressiva della lucidità di spirito dei principali detentori del potere centrale. A partire da un certo momento, le loro valutazioni e le loro decisioni furono di una stupefacente stravaganza. In quei realisti, il senso della realtà sembrò, negli ultimi tempi, completamente venir meno al punto da alienarli di fronte alle più lampanti evidenze. La loro antica influenza, frapponendosi come uno schermo tra il giudizio dei loro sudditi e il mondo esterno, permise loro di creare la psicosi collettiva grazie alla quale ciascuno diventava un docile e ardente ausiliario delle loro ambizioni.

  Rigorosa, la legge del contraccolpo venne a disorganizzare e finalmente annientare il senno dei despoti.

  Lungo tutto il corso della Storia, si vedono crollare, più o meno a lungo termine, i regimi apparentemente meglio costituiti; si vedono gli imperi più vasti spezzarsi volta per volta. Il fatto è che non vi è mai stato regime -rigorosamente equo né impero edificato con altri mezzi che l'uso arbitrario e tracotante della forza brutale. L'uso politico delle forze psichiche, di cui il secondo quarto di secolo doveva vedere l'avvento, si è dimostrato di una efficienza inverosimilmente rapida e massiccia, fino a dare l'impressione di identificarsi con la certezza di un'irresistibile supremazia. Ancora più folgorante ne é stata la ripercussione disgregatrice.

  Ristretta o estesa, ogni catena emissiva di esigenze contrarie all'equità, si vota da sola all'inevitabile distruzione.

 

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