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INTRODUZIONE ALLO STUDIO DEL POTERE DEL PENSIERO

 

Ciascuno può mettere in atto o subire la comunicazione e l'impostazione del pensiero. - L'influenza telepsichica è una componente costante dell'attività affettiva e cere brale. - È possibile farne un uso deliberato. - La necessaria preparazione preliminare.

La realtà dei vari fenomeni d'influenza diretta di uno spirito su un altro è stata largamente verificata. Numerose ricerche, condotte simultaneamente in Europa e negli Stati Uniti, da personalità o gruppi scientifici, hanno permesso di trarre da una serie importante di osservazioni la certezza che il pensiero si comunica a volte spontaneamente, da una persona all'altra, a distanza. Numerosi ricercatori hanno tentato con successo la trasmissione concentrata di immagini a un collaboratore lontano; si è ottenuta anche l'esecuzione di ordini dati mentalmente a un soggetto; si è infine riusciti a provocare l'ipnosi, aji'improvviso, senza la presenza dell'ipnotizzato.

  A priori, tutto ciò non sembra implicare la possibilità generalizzata di influire su qualcuno attraverso suggestioni interiormente formulate: per quanto numerosi, coloro che si sano rivelati soggetti agenti o percipienti di influssi mentali non costituiscono che una minoranza.

  Dobbiamo quindi considerare la comunicazione o l'imposizione del pensiero come eccezionali e la maggior parte di noi come incapaci a operare o a subire l'azione telepsichica? È l'opinione di alcuni studiosi. Altri, non meno competenti, affermano invece che ogni pensiero si esteriorizza é tende a impressionare, in conformità a ciò che esprime, l'individuo oggetto del pensiero. La mia esperienza pratica mi fa essere, senza riserve, di quest'ultimo avviso.

  Certamente, la trasposizione istantanea, integrale, di un'immagine, di uno stato affettivo sullo schermo mentale o la sensibilità di un terzo, vicino o lontano, è e resta eccezionale. Da tutte le prove raccolte, risulta che una simile manifestazione richiede, da parte dell'agente, una sensibilità emotiva di una qualità e di una forza singolari.

  Naturalmente, un'idea, un'immagine suggerite non potrebbero invadere al primo tentativo la coscienza di chi non offre a una simile azione psichica la più estrema ricettività. Ciò che sostengo, ciò che ho verificato e che anche altri hanno verificato, consiste in questo: se si ripete a lungo, con forza, l'azione di suggestione, tutto avviene come se si proiettasse sul soggetto una penetrante emanazione che risveglia gradatamente e fa_ ben presto predominare in lui le disposizigni suggerite.,

  Ogni individuo volitivo e tenace, per quanto estraneo sia ad una conoscenza, anche imprecisa, di questa legge, tende ad imporre inconsciamente le sue esigenze. E come la goccia d'acqua la cui caduta reiterata corrode a poco a poco una dura pietra, l'azione mentale del più debole può, a lungo andare, scavare la propria impronta sui caratteri ' più risoluti.

  Tutti subiamo l'azione, a nostra insaputa, di innumerevoli influssi psichici, come pure impressioniamo, senza saperlo, non solo le persone precisate dai nostri pensieri ma anche coloro - a volte sconosciuti - che essi evocano. Questo costante fenomeno resta oscuro, -inosservato, perché siamo capaci di distinguere soltanto una minima parte degli elementi il cui confluire dà luogo alle nostre impressioni, ai nostri sentimenti e alle nostre convinzioni. Se alcuni di tali elementi ci vengono dal di fuori, sfuggono quindi necessariamente alla coscienza.

  Così, l'influsso telepsichico, conseguenza inevitabile dell'attività affettiva e cerebrale, deve essere considerato come una proprietà normale dello spirito umano. Se esso genera solo raramente le comunicazioni immediate- che l'hanno reso evidente, il ruolo che gioca nella vita quotidiana non è per questo meno costante e considerevole. Gli uragani non hanno forse tuonato per secoli prima che ci si rendesse conto della presenza e dell'attività universale dell'agente di cui erano la sola manifestazione sensibile?

   Mi propongo di mostrare come utilizzare deliberatamente tale proprietà del pensiero che ciascuno inconsciamente esplica - e spesso in un senso contrario al suo vantaggio. Per farne un usò proficuo, è necessario controlldrne l'emissione e proporzionare la sua energia, durata e frequenza alle resistenze opposte al suo influsso dalle caratteristiche morali del destinatario.

   Del resto, per quanto precisamente e lungamente manifestata, una sollecitazione mentale non possiede per se stessa che una debole energia propulsiva: questa è la ragione per cui una fredda e sistematica sperimentazione di laboratorio si rivela insufficiente a rendere integralmente conto del potere del pensiero. Infatti, sono proprio le emozioni intense, i sentimenti esaltati, le ardenti bramosie che irradiano nel modo più efficace la nostra invisibile influenza. Inoltre bisogna anche saper concentrare, per poi emetterlo con alta. tensione, il dinamismo cerebrale che le precedenti condizioni generano a profusione ma che disperdono facilmente se non se ne controllano le molteplici manifestazioni.

   Conformandosi alle indicazioni del testò, ciascuno può realizzare le condizioni indispensabili per verificare personalmente la realtà dell'azione a distanza. La tecnica operativa che verrà in seguito esposta - già professata verbalmente con grande soddisfazione di qualcuno - deriva interamente dalle mie ricerche.

  A varie riprese, ho già trattato l'argomento e indicato ogni volta procedimenti diversi. Il fatto è che, di anno in anno, dal 1909, anno in cui apparve il mio primo lavoro, fino al 1918 - data della prima pubblicazione del mio Méthode scientifique moderne de Magnétisme, Hypnotisme, Suggestion - e fino ad oggi, la mia concezione si è continuamente evoluta attraverso le lezioni dell'esperienza.

 

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