CIO' CHE BISOGNA AVER CAPITO
PRIMA DI PASSARE ALLA FASE DI
SPERIMENTAZIONE
Le analogie del telefono senza
fi i e della telepsichia. - L'accordo
radiofonico e l'accordo mentale. - Il sintonismoe la ricettività
spontanea. - La superiorità della modulazione e l'imposizione del
pensiero. - Necessità di una condizione speciale, di un'emissione
prolungata e rinnovata. -La penetrazione progressivamente
modificatrice. - Leggi dell'azione mentale a
distanza. - Commenti. - Dalla chiarezza delle immagini suggerite
dipende il conformarsi dei risultati alle
intenzioni. - La loro energia propulsiva è
proporzionale all'intensità del desiderio di realizzarle. -
L'intenzione per se stessa efficace. -Psicologia di
un'esperienza classica. - La determinazione periodica dello
stato efficiente. - Necessità di una elaborazione e
di una concentrazione sistematica dell'energia psichica.
Le ipotesi provvisoriamente
accettate per spiegare la telefonia senza fili sarebbero apparse
aberranti un secolo fa. Quando, oggi, con un dispositivo a quadro,
si ascolta in un locale chiuso un concerto lontano la cui emissione
attraversa lo spazio e la materia densa, si è portati ad ammettere
che le onde radiofoniche si trasmettono per ondulazione, in seno ad
un agente assai sottile per compenetrarsi in ogni corpo. Sia che lo
si chiami etere o con un altro nome, resta comunque certa l'esistenza
di un veicolo suscettibile di impregnare ogni cosa all'infinito e di
condurre le onde radioelettriche.
In modo probabilmente analogo -
se non identico - si spiegheranno un giorno o
l'altro i fenomeni di telepsichia, ciò che avvalorerà del resto, una
teoria professata fin dall'antichità dai seguaci della scienza
occulta. Tutto avviene in effetti come se, immersi e impregnati da
un invisibile oceano fluidico- senza limiti, le nostre anime si
trovassero in costante comunicazione.
Un bambino che possieda una
comune radio a galena sa molto presto regolarne i cursori in modo
tale da rendere sensibile l'apparecchio a ogni lunghezza d'onda. La
accorda, così, al tono delle vibrazioni emesse dalla stazione
trasmittente che desidera ascoltare e, di fatto, una volta stabilita
la sintonizzazione, l'apparecchio ricevente trasmette tutte le
comunicazioni emesse in sintonia con tale accordo.
Spesso avviene qualcosa di
analogo tra due individui mentalmente in sintonia per la loro
intimità, le loro somiglianze e la reciproca predilezione. I
pensieri dell'uno impressionano la mente dell'altro comunicandogli
la modulazione che tende a risvegliare in lui dei pensieri analoghi.
Tale fenomeno si verifica a volte con una tale istantaneità, forza,
precisione, che il pensiero dell'uno si riflette integralmente nello
spirito dell'altro, proprio nel momento in cui viene emesso.
Passando in rassegna le migliaia di osservazioni raccolte da
cinquant'anni a questa parte, si può constatare precisamente che le
comunicazioni telepsichiche più notevoli hanno avuto luogo tra
intimi.
Supponiamo ora che si voglia
agire su un individuo non più isotonico (da iso che significa uguale),
ma indifferente o eterotonico (da etero che significa diverso). In
mancanza di una ricettività istantanea che, sola, permette la
comunicazione propriamente detta del pensiero,* sarà sufficiente
realizzare da noi stessi una modulazione psichica superiore in
intensità a quella del soggetto. La mo
* Tra due sperimentatori,
uno desideroso di trasmettere, l'altro di percepire immagini mentali,
è possibile realizzare artificialmente un accordo, come esporrò nel
capitolo iv dulazione più forte trascinerà a
poco a poco la sua propria e le si imporrà. L'emissione dovrà essere
dunque effettuata con una particolare energia e una lunga insistenza.
Raramente una sola seduta è. sufficiente per impregnare qualcuno a
tal punto da influire perentoriamente sulle sue disposizioni.
Bisognerà quindi, in quasi tutti i casi, ripetere l'azione
giornalmente, per un periodo più o meno lungo. Infine, è ovvio che
se si ha a che fare con un terreno psicologico poco compatibile con
l'oggetto delle suggestioni, queste potrebbero modificarlo soltanto
gradualmente, grazie a sforzi energici e instancabilmente rinnovati.
In India ci sono, a quanto
sembra, seguaci della dottrina Yoga, la cui influenza su una o più
persone si stabilisce in pochi minuti. Tali adepti riescono, senza
manifestare all'apparenza uno sforzo penoso, ad allucinare una folla
intera. Si crede di assistere a una scena terrificante, quando in
realtà non succede niente e lo stesso miraggio inganna tutti gli
spettatori. Le latitudini orientali favorirebbero forse questo
genere di fenomeni? Gli yoghi beneficerebbero di facoltà psichiche
sviluppate, di generazione in generazione, attraverso un esercizio
continuo? Nel ripetere incessantemente le stesse esperienze, vi
acquisirebbero un virtuosismo particolare? Lo ignoro, ma in
Occidente gli annali dello psichismo non hanno mai registrato finora
ripercussioni psichiche così istantanee.
Ecco probabilmente ciò che
avviene quando si agisce:
Un primo flusso ondulatorio
arriva al soggetto e determina insensibilmente una reazione sugli
elementi del suo spirito ai quali l'operatore cerca di sostituirne
altri. Alla debole penetrazione realizzata dal primo flusso, si
aggiungeranno gli effetti successivi di venti, trenta, cento nuove
emissioni. Combinandosi ai pensieri propri del soggetto, l'elemento
suggerito, che così gli, perviene, dapprima li modifica in maniera
insignificante, poi suscita, dalle profondità inconscie del suo
psichismo inferiore. * L'elaborazione e l'enunciazione
delle leggi che seguono sono diverse.
Quindici anni fa, per la
prima volta, ho potuto osservare ciò che avviene nell'esperienza,
conosciutissima, che consiste nell'obbligare qualcuno a voltarsi
concentrando su di lui l'ordine mentale e lo sguardo alla nuca. Da
anni, mi era accaduto, - come a tutti coloro che hanno tentato l'esperienza
- di fissare il mio sguardo e l'attenzione dieci o quindici minuti
senza alcun risultato. Finalmente una sera avvenne ciò che per tanto
tempo avevo desiderato: mentre il mio sguardo vagava distrattamente,
durante un intervallo, fu attratto dalla nuca e dalle spalle di una
spettatrice, il cui volto mi ispirò sull'istante la più viva
curiosità. Mentre congetturavo i lineamenti, immaginando e
desiderando l'impressione soave che dovevano dispensare, l'oggetto
della mia contemplazione manifestò ben presto una evidente
agitazione. Dei brividi percorsero la zona oggetto del mio sguardo.
Una mano sembrò voler scacciare dalla pelle qualche irritante
contatto. Infine la testa si voltò bruscamente... E credo che una
certa intuizione della causa del turbamento non fu estranea allo
sguardo incisivo che incontrò il mio.
Nella sua apparente futilità,
il fatto racchiudeva la sostanza dell'insegnamento enunciato
precedentemente: l'energia propulsiva di un'emissione telepsichica è
proporzionale all'intensità con cui si desidera il loro effetto. La
loro principale condizione di efficacia altro non è se non l'aspirazione
categorica al risultato perseguito. In tal modo l'esaltazione del
centro emozionale si comunica al centro cerebrale che vibra
attivamente e irradia le sue vibrazioni con forza.
La difficoltà consiste nel
far nascere periodicamente, al momento opportuno, questo stato
fortemente emozionale, nel conservarlo tutto il tempo necessario,
poi nell'annullarlo fino alla seduta seguente perché la sua
persistenza stancherebbe rapidamente. I cultori di quell'ermetismo
fuorviato che si chiama magia l'avevano già capito da secoli, poiché
i loro più antichi formulari abbondavano in ricette di elettuari e
filtri a base di eccitanti psichici
- efficaci ma pericolosi.
Eliphas i évi afferma, nel Dogme et Rituel de Haute Magie, che per
compiere prodigi, bisogna essere fuori dalle normali condizioni
dello stato umano, resi distaccati dalla saggezza o esaltati dalla
follia. Non sufficientemente evoluti per raggiungere così presto uno
stato di distaccata serenità, ma nello stesso tempo preoccupati di
evitare le sostanze tossiche deleterie per il nostro equilibrio,
dobbiamo servirci di mezzi compatibili con le nostre possibilità.
Tali mezzi consistono nell'osservare le condizioni di una ricca
elaborazione di energia psichica e nel ritenere in se stessi,
nell'accumulare, concentrare tale energia man mano che essa si
elabora, rallentando considerevolment~ la sua portata. Si viene così
a creare una forte tensione all'esteriorizzazione che porta a un
grado di parossismo l'intensità della volontà, del desiderio, dei
sentimenti, aspirazioni, appetiti, e bramosie.*
Che si tratti di trasmettere
un messaggio mentale a un collaboratore capace di una volontaria
passività ricettiva, o di esercitare un'azione di suggestione
attraverso il pensiero su un soggetto sveglio o addormentato, di
provocare il sonnambulismo artificiale a distanza o di influire
sulle disposizioni morali di una terza persona, Ll'immaginare
metodicamente e nettamente il risultato e il desiderio di ottenerlo
costituiscono i due più importanti fattori del successo.
Al fine di disporre della
riserva di energia indispensabile per oggettivare facilmente le
immagini e per emetterle con il necessario vigore propulsivo, è il
caso di osservare, nel corso della vita quotidiana, alcune regole
che io vi esporrò. Esse esigono un attento
sforzo di padronanza su se stessi. Riuscire a compiere un tale
sforzo significa conquistare la prerogativa di manovrare
deliberatamente l'agente sottile da cui sono mossi la maggior parte
degli esseri: il pensiero.,
Dirigere i propri pensieri e controllare i loro effetti invece di
subire gli uni e gli altri: questa è la possibilità che la
conoscenza delle leggi psichiche apre. Dopo aver riflettuto su ciò
che essa comporta, nessuno esiterà. |