LA SUGGESTIONE MENTALE SU
SOGGETTI DA ESPERIENZA, SVEGLI O PRELIMINARMENTE IPNOTIZZATI
Educazione dei soggetti. - Allo
stato di veglia. - La teoria Cumberland, la
sua tecnica, il suo ruolo educativo. - La suggestione mentale
senza contatto. - Nello stato di ipnosi. - Vera
concezione degli stati secondi. - Processo di ipnotizzazione. - In
che modo la suggestione favorisca la percezione. - Indicazioni
pratiche.
Quando si opera su soggetti
presenti e quando si è in condizione di poter ripetere le prove, è
possibile educare questi soggetti, sviluppare la loro percezione,
sia allo stato di veglia attraverso un procedimento che descriverò,
sia nello stato di ipnosi, per mezzo di suggestioni verbali ripetute.
Allo stato di veglia
Educazione alla passività
mentale attraverso i procedimenti di Cumberland. Il procedimento si
basa sulle inevitabili manifestazioni muscolari del pensiero. Tenete
il polso di una persona che penserà intensamente a farvi eseguire un
movimento qualsiasi: voi percepirete,, con un po' di attenzione, un
impulso che il suo braccio riceve dal suo cervello e trasmette alla
vostra mano. Alcuni sperimentatori, virtuosi della lettura muscolare,
arrivano perfino a simulare con il suo aiuto
la lettura dei pensieri. Vi domandano di comandare loro mentalmente
un gesto, vi afferrano il polso e interpretano molto abilmente i
suoi sussulti per eseguire, guidati da voi stessi, l'atto richiesto.
Per far bene ciò, bisogna saper sottrarre la propria attenzione alle
impressioni esterne, ai nessi logici delle idee che tendono a
susseguirsi nello spirito, agli apprezzamenti che l'immaginazione
genera così volentieri, in una parola, bisogna porsi in una
condizione di vuoto, realizzare ciò che le scuole psichiche
orientali chiamano la notte mentale.
La teoria di Cumberland
permette quindi di educare un soggetto a rendersi passivo, a
interrompere la sua attività intellettuale; ciò acuisce
considerevolmente la sua percezione relativa alle suggestioni
mentali senza contatto. Ecco perché utilizzo e consiglio tale
procedimento - conosciuto sotto il nome del suo inventare - e di cui
ecco la tecnica dettagliata:
1°. Scegliere nel locale in
cui si opera, un angolo in cui ci porremo con il soggetto durante
ogni prova. Costituirà il punto di partenza di tutte le traiettorie
che gli verranno suggerite in seguito;
2°. Immaginate un atto da
compiere per il soggetto. All'inizio, sarà qualcosa di semplice, per
esempio andare nella stanza vicina, prendervi un oggetto e deporlo
su una sedia;
3°.. Scomporre la complessità
dell'atto in tanti movimenti parziali quanti ne occorrono per
compierlo. Esempio: camminare verso la porta, - voltarsi verso la
porta, - alzare il braccio, - portarlo verso la maniglia della parta,
- afferrarla, - girarla, - tirare o spingere, - entrare nella stanza
dove si trova l'oggetto da prendere, - avanzare fino a quel luogo, -
fermarsi, - alzare il braccio, - afferrare l'oggetto, - ritirare il
braccio, - voltarsi verso la sedia, - camminare verso la sedia, -
deporvi l'oggetto;
4°. Chiedere a+l soggetto di
tenervi il polso destro con la sua mano sinistra, assai fermamente;
5°. Concentrate la vostra
attenzione sul primo dei mavimenti da suggerire (camminare).
Immaginate il soggetto che mette avanti una gamba, poi .l'altra.
Insistete su tale rappresentazione mentale fino a che egli si metta
in movimento. Continuate a sollecitarlo col pensiero, seguendolo. (Deve
guidarvi, camminare davanti a voi: fatto che in presenza di profani,
suscita veramente l'illusione di una lettura del pensiero). Quando
ha eseguito il primo ordine, suggeritegli il secondo, sempre sotto
forma di immagine accompagnata da un ordine mentale energico;
6°. Se egli sbaglia,
raffiguratevelo nell'atto di interrompere il movimento sbagliato,
ordinando: `Fermati!'. Quando si è fermato, riprendete la
suggestione al punto in cui l'avete lasciata;
7°. Continuando la serie
delle vostre suggestioni parziali, assicuratevi che l'atto
desiderato sia completamente eseguito.
Con l'esercizio, si arriva a
ottenere l'esecuzione degli atti più complessi con una rapidità
sorprendente. Ciò potrebbe costituire un gioco di società o anche
un'attrazione per una sala di spettacoli. Dal punto di vista in cui
ci poniamo, il procedimento di Cumberland predispone il soggetto e
l'operatore alla suggestione mentale senza contatto, perché sviluppa
la percezione dei primo, e nello stesso tempo abitua il secondo alla
concentrazione del pensiero.
Esperienza senza contatto. $
bene scegliere un soggetto al quale sia familiare il metodo
Cumberland e un momento in cui il soggetto sembra ben disposto. L'oggetto
dei tentativi è quasi indifferente, ma consiglio sempre di
cominciare con una o l'altra delle due esperienze seguenti:
I. Disponete su due otre
tavoli dieci, venti, trenta oggetti. Procedete dapprima per contatto
fino a che il soggetto non arriva davanti al tavolo dove si trova l'oggetto
che voi indicate mentalmente. A quel punto, interrompete il contatto
e continuate l'azione di suggestione. Il percipiente non dovrà
affrettarsi, ma aspettare un impulso molto chiaro. È
necessario dire che, in questa esperienza come nelle
precedenti, l'emittente tradurrà le sue suggestioni in immagini? Se
poi vuole dedicare, la vigilia o anche parecchi giorni prima, un po'
di tempo a studiare l'oggetto al fine di farsene un'immagine ben
precisa, l'esperienza procederà senz'altro meglio.
II. Bendate gli occhi del
soggetto e, ponendovi dietro di lui, cercate di ottenere da lui
qualche movimento da fermo: alzare un braccio, voltare la testa, ecc.
In seguito fate descrivere una traiettoria ben determinata.
Tutte le prove del capitolo
iv (comunicazione preordinata) possono naturalmente essere eseguite
anche con un soggetto educato, come abbiamo appena visto.
Nello stato di ipnosi
Più di uno tra i miei
lettori - in particolare tra coloro, malto numerosi, che hanno
studiato e sperimentato positivamente i fenomeni descritti nel mio
Trattato metodico di magnetismo personale -, si meraviglieranno se
dico ora che la realtà degli ,stati ipnotici viene messa in dubbio,
perfino negata, da uomini che per i loro titoli si impongono come le
più moderne personalità competenti. Questi individui sagaci hanno
scoperto il carattere semplicista delle teorie di Braid, l'eccessiva
rigidità di quelle di Charcot, l'inesattezza delle dottrine di
Liébeault e le fantasticherie abbondantemente contenute nel sistema
dei magnetisti. In seguito hanno addirittura gettato via il
bambino con l'acqua sporca. Giudicando inopportuno
il lungo dispendio di tempo e di sforzi, indispensabile a chi voglia
ottenere, attraverso ripetuti tentativi, stati psichici particolari
un tempo etichettati sotto il comun- denominatore' di `ipnosi',* i
dotti negatori in questione non saprebbero vantarsi di un criterio
sperimentale valido. Soltanto a quest'ultimo dovranno invece
rirorrere coloro che vorranno sapere.
Tentate i procedimenti
ipnotici su cento individui qualsiasi: non riscontrerete forse
neppure su uno salo di essi, i famosi stati classici * (catalessi,
sonnambulismo e letargo), ma sicuramente riscontrerete strane
alterazioni momentanee della normale condizione psichica dei
soggetti. Tra queste alterazioni figureranno, nel 20% dei casi circa,
l'incoscienza e un grado di suggestionabilità che permette di
ridurre ',la sensibilità e di agire sul sistema nervoso al punto di
attivare o rallentare istantaneamente ogni funzione.
Potrete constatare così non
uno stato fisso, sempre similmente condizionato, ma tante ipnosi
diverse quanti sono i soggetti influenzati.
Tale diversità, fatta apposta
per metter fuori strada chiunque non abbia sottoposto alla prova un
gran numero di soggetti, una simile inconsistenza che fuorvia il
giudizio di alcuni illustri neurologhi e psichiatri, non è sfuggita
a nessuno di quelli che, avendo fatto dell'ipnotismo il principale
interesse della loro vita, lo hanno assiduamente praticato e ne
restano gli incontestabili maestri. Donato' segnalava, in un'opera
apparsa nel 1882,2 la fugacità dei caratteri classici dell'ipnosi.
Alexandre Lapótre 3 l'analizza in una delle sue' opere.' Io
stesso mettevo in evidenza descrivono ancora i
particolari, sebbene le teorie ipnotiche di Charcot siano oggi
ufficialmente sconfessate.
Questa piccola digressione mi
è sembrata un preambolo utile all'esposizione dei procedimenti che
io consiglio, per provocare l'ipnosi, perché essa indica la
direttiva essenziale da seguire in ogni tentativo ipnotico: non
aspettarsi una specie di fenomeno improvviso, in base al quale il
soggetto si trovi ridotto allo stato di automa passivo e incosciente,
ma perseguire una alterazione più o meno accentuata dell'attività
psichica cosciente che sopraggiunge parallelamente a una dilatazione
dell'attività psichica del subconscio. Proprio questa dilatazione
implica un'accentuarsi della percezione delle suggestioni mentali:
da ciò l'interesse dell'ipnosi dal punto di vista dei fenomeni di
cui trattiamo nel presente volume.
Procedimento per
provocare uno stato di ipnosi. Non preoccupatevi né
dell'età, né del sesso, né dei grado di robustezza fisica,' né delle
qualità intellettuali del soggetto. La disposizione agli stati
secondi dipende da uno o più elementi mal definiti che nessuna
caratteristica apprezzabile esclude.' Fate sedere il vostro
eventuale collaboratore di fronte a voi e ad una lampada a cui voi
volgete le spalle.
l'. Premete nelle mani i
pollici del soggetto e invitatelo a guardarvi. Dirigete e mantenete
il vostro sguardo nel punto equidistante dai bordi interni dei suoi
occhi. Pensate intensamente che darà segni di stanchezza oculare.
Continuate nella vostra azione finché il riflesso delle pal
5 -Hypnotisme et Suggestion,
Paris, 1909.
6 È meglio escludere: gli
epilettici, gli isterici, i cardiaci, i predisposti alla paralisi o
coloro che ne sono stati affetti. Non che vi sia il minimo pericolo,
ma se sopraggiungesse nel malato, subito dopo l'ipnotizzazione,
qualche disturbo conseguente al suo stato, si finirebbe
coll'imputarlo allo sperimentatore.
T Per quanto riguarda i
segni rivelatori di soggetti facili a ipnotizzare, consultare
Méthode Pratique de Magnétisme, Hypnotisme, Suggestion (Ed. Dangles,
Paris).
pebre non si accelera
notevolmente. Se ciò non si verifica in capo a cinque minuti,
passate comunque alla seconda fase.
2°. Presentate davanti agli
occhi del soggetto, a dieci centimetri circa, jin'asticedla di legno
o di metallo terminante con una palla o almeno con una sporgenza.
Invitate il soggetto a fissare la convessità e a seguirne i suoi
movimenti. Fate descrivere molto lentamente, al punto che egli
fissa, un cicloide discendente, spostando il punto di centro di
circa un millimetro a ogni giro. Nello stesso tempo, dite con una
voce chiara, pacata, piuttosto bassa: "Le tue palpebre diventano
pesanti, si appesantiscono. Avverti una specie di pizzicore agli
occhi, una pesantezza sempre più decisa sulle palpebre. Vedi come
una nebbia, come un velo. La tua testa si intorpidisce. La tua vista
diventa confusa. I tuoi occhi si chiudono..."; ripetete le
suggestioni fino a che gli occhi non si chiudano.
3°. Passate dietro a lui.
Mettete le vostre mani lateralmente contro il suo viso, all'altezza
degli occhi, i medi leggermente appoggiati sui globi oculari.
Suggerite l'idea della pesantezza di testa: "La tua testa diventa
pesante, più pesante ancora, sempre più pesante. Pesa enormemente,
come piombo...". Insistete fino a che la testa non reclina -sul
petto.
4°. Ritornate davanti al
soggetto. Ponete le mani in piano sulla testa, i pollici riuniti al
centro della linea di innesto dei capelli. Descrivete con l'estremità
dei pollici senza fermarvi, e con un ritmo costante, dei massaggi
semiciredlari sulla fronte, tangenzialmente alle sopracciglia.
Suggestionate il soggetto con l'idea del sonno: * "Ora hai sonno.
Senti che ti addormenti. Provi un bisogno irresistibile di dormire.
Il sonno ti raggiunge, ti invade. Senti un torpore generale. Ti
addormenti. Ti addormenti sempre più profondamente. Sonno... Sonno...
profondo sonno... Sei addormentato, così bene addormentato che
quando dirò sette, cadrai in un sonno più profondo". Contate
lentamente fino a sette.
50. Premete decisamente la
radice del naso e il sommo della testa del soggetto e dite,
articolando molto distintamente le parole,: "Dormi, dormi, tu dormi.
A ogni secondo tu dormirai sempre più profondamente. Niente può
svegliarti prima che io lo voglia. Sempre più un sonno profondo.
Addormentato. Dormi!'.
Abbassate la luce. Sollevate
delicatamente una delle palpebre del soggetto; se il globo
dell'occhio è stralunato, o se la pupilla si trova dilatata oppure
notevolmente ristretta, la condizione psichica del soggetto si è
alterata, differisce dalla norma nel senso indicato precedentemente.
Potete tentare le diverse esperienze in uso per valutare il grado
dell'ipnosi: anestesia suggerita, contrazioni sinergiche,
indifferenza all'odore dell'ammoniaca, ecc... Dando al soggetto due
o tre ordini verbali, vi farete un'idea della sua passività.
Qualunque ne sia il grado, impartitegli parecchie volte le seguenti
suggestioni: "Tu non pensi a niente. Tu smetti di pensare. Tu puoi
pensare solo ciò che io ti suggerisco verbalmente o mentalmente.
Concentrerò la mia volontà su diverse immagini e idee che si
comunicheranno al tuo spirito e si imporranno alla tua attenzione".
Una volta compiuto ciò, i
tentativi di comunicazione del pensiero o di suggestione mentale
potranno aver inizio, sia in base ai dati del capitolo iv, sia in
base a quelli del presente capitolo per ciò che concerne l'esperienza
allo stato di veglia.
Guardatevi dal dubitare della
vostra disposizione o dal considerare straordinario il fatto di
ottenere simili manifestazioni. I principianti hanno spesso del
resto la buona fortuna di incontrare, fin dal loro primo tentativo,
soggetti molto dotati, molto sensibili. Anzi,
devo dire che molti sono riusciti al primo tentativo, sotto i miei
occhi, a ottenere manifestazioni precise e immediate.
Perché iJ fenomeno si produca, sono necessari
generalmente da tre a cinque minuti di azione. Ma accade anche che
l'emissione mentale dell'operatore abbia effetto fin dal primo
istante.
Un'ultima parola per concludere: evitate di operare con più di due
o tre assistenti, soprattutto all'inizio, o con un nuovo soggetto;
esigete inoltre dalle persone presenti un silenzioso raccoglimento. |